Come ho già scritto nello scorso articolo, la SIAE svolge l’importante funzione di riscuotere i compensi per diritto d’autore e ripartirli fra gli autori ed editori aderenti, trattenendo per se una provvigione a copertura dei costi di gestione. C’è da premettere che, data la complessità e la grande mole di diritti raccolti, le operazioni di ripartizione avvengono generalmente l’anno successivo a quello di raccolta. Questo è anche il motivo principale per cui alla fine di ogni anno nel bilancio SIAE compare una voce denominata “debito verso gli associati” con un considerevole importo che rappresenta proprio il valore dei diritti in attesa di ripartizione. A volte questa dicitura è stata erroneamente interpretata come segno di una Società indebitata e sull’orlo del fallimento ma, come detto, non è affatto così.
Tornando alla ripartizione, questa avviene semestralmente, entro la fine di gennaio e di luglio dell’anno successivo a quello di incasso, anche se in alcuni casi tale termine può essere superato.
Per quanto riguarda la sezione Musica, le operazioni di ripartizione avvengono applicando i criteri contenuti in un documento detto “ordinanza di ripartizione” che viene annualmente adottata dal Consiglio di Gestione su parere obbligatorio, ma non vincolante, della Commissione della stessa Sezione Musica.
L’ordinanza di ripartizione è un documento molto articolato dato che rappresenta le complesse, e tal volta complicate, procedure di ripartizione dei diritti. Tale documento è presente sul sito SIAE nell’apposita sezione denominata “bollettino sociale”, dove di norma sono pubblicati tutti gli atti che hanno particolare rilevanza per gli autori ed editori associati.
La principale differenziazione nella ripartizione dei diritti è basata sul tipo di sistema in generale adottato.
I due principali sistemi in uso nella ripartizione della sezione Musica sono quello “analitico” e quello “a campionamento”.
Nel sistema analitico il compenso per diritto d’autore incassato per un determinato evento viene ripartito ai brani eseguiti e riportati nel programma musicale (borderò) compilato a cura del “direttore delle esecuzioni” e riconsegnato all’agenzia mandataria di zona.
Nel sistema a campionamento, invece, il compenso per diritto d’autore incassato per un determinato evento viene ripartito tra i brani rilevati nelle registrazioni segrete effettuate dal personale SIAE in una selezione di eventi tale da rappresentare statisticamente l’intero settore di riferimento.
Va da sé che il sistema analitico è quello che riesce a dare il giusto compenso anche ai brani meno famosi purché effettivamente utilizzati e a condizione che il programma musicale venga compilato in modo corretto. Il sistema del campionamento, invece, tende ad avvantaggiare i brani più eseguiti e famosi che statisticamente hanno molte più probabilità di “incappare” nelle registrazioni segrete.
È evidente che la scelta di applicare un sistema in luogo di un altro ha, come dicevo all’inizio, diretta conseguenza sul volume dei diritti incassi dagli associati e mandanti SIAE, specialmente dai piccoli e giovani autori ed editori. Attualmente in SIAE convivono entrambi i sistemi, usati alternativamente ma anche congiuntamente a seconda del settore di riferimento.
Nel prossimo articolo proverò a spiegare in modo semplice i criteri di ripartizione di ogni settore (o meglio “classe” per usare un termine tecnico della SIAE) ritenendo importante che ogni autore ed editore debba poter comprendere le regole che condizionano e disciplinano il proprio lavoro.