MYSTERIOUS JAZZ
Delitti in jazz e in blues
(terza parte)
Ci avete fatto caso? Da qualche tempo, in Scandinavia gli scrittori di gialli crescono come funghi dopo un temporale. C’è da pensare che in quelle terre ghiacciate ci siano più autori di crime story che alci. In Scandinavia sono nati anche tanti fantastici jazzisti, ma qualche commissario di carta – e qualche morto ammazzato su cui indaga – preferisce John Coltrane ai propri compatrioti. Kurt Wallander, il tristissimo commissario della tristissima Ystad (Svezia) inventato da Henning Mankell, per esempio, trova, a casa della vittima di un omicidio, un vinile di John Coltrane[I].
Di tutt’altro genere sono gli incontri col jazz di un gigante della letteratura poliziesca: il commissario Maigret. Maigret il jazz sembra più subirlo che amarlo. Lo incontra nei locali che è costretto a frequentare suo malgrado per svolgere le indagini su qualche omicidio. È nella convulsa Parigi notturna che risuonano le note del jazz, nei night club equivoci, dove piccoli e grandi delinquenti si danno appuntamento per pianificare qualche crimine. Lì, “la musica jazz filtra attraverso le tende di velluto che mascherano l’ingresso della sala[III]” o è cantata da donne come Tania, che in Maigret al Night club[IV] alterna la professione musicale a quella di spogliarellista.
Di tutt’altra pasta è fatto Nestor Burma, detective molto privato e molto noir. Il suo papà è Léo Malet, giornalista, poeta, scrittore, frequentatore assiduo di André Breton e degli altri surrealisti. Burma somiglia un po’ ai private eye americani, cinici e disincantati, con un pizzico di sfortuna e tanta simpatia. Nel corso delle sue indagini vaga da un quartiere all’altro di Parigi e incontra spesso jazz e jazzisti. A volte anche in formato cadavere. È il caso del batterista assassinato in La notte di Saint-Germain-Des-Prés[VI] (1955), che ha da tempo abbandonato la musica preferendole il furto e il traffico di droga: “È noto che certi musicisti di jazz sono affezionati alla marijuana…” afferma Burma. Ma non sembra scandalizzarsene. Il morto è steso sul proprio letto. In terra una pila di dischi in cima alla quale ne spicca uno di Dizzy Gillespie.
Erede di Burma (ma un pizzico anche di Maigret) è Fabio Montale, personaggio italo-francese dell’altrettanto italo-francese Jean-Claude Izzo. Montale vive a Marsiglia come il suo autore ed è un poliziotto del tutto particolare, “più educatore di strada nei quartieri difficili che sbirro”, come recita la nota in quarta di copertina del primo romanzo[VIII] della trilogia di cui è protagonista.
Il sole di Marsiglia è, invece, solamente un miraggio per Nick Miller, sergente di polizia, che indaga tra le nebbie e sotto la pioggia di Londra. Uno dei romanzi di cui è protagonista s’intitola addirittura Ammazzando sotto la pioggia e narra di un serial killer che uccide solamente quando fa cattivo tempo. A Londra, praticamente, una strage… L’autore di questi romanzi così umidi – di pioggia e di sangue, brrrrrrr – è Harry Patterson[XI], da non confondere col semi omonimo James, americano di Washington D. C. Tra l’ombrello e la rivoltella, entrambi d’ordinanza, Nick trova sempre spazio per il suo pianoforte. I suoi cavalli di battaglia sono The Lady Is A Tramp e Blue Moon e suona così bene che un’amica dice di lui che lo “si prende per Oscar Peterson”.
Gli strumenti musicali possono trasformarsi anche in strumenti di morte, lo sapevate? Noooo?! Be’, provate a sdraiarvi sotto un pianoforte o a suonare una chitarra elettrica mentre fate il pediluvio e poi saprete dirmi… Anche la voce di certi cantanti può fare del male seriamente. Ascoltate un album di Toto Cotugno, per esempio, o, anche, solamente un paio di sue canzoni… Come va? Ancora vivi? Una tromba, poi, se «suonata» in testa, può essere letale. Ne sa qualcosa un certo signor Fellsinger, trombettista jazz per diletto, che dopo aver aiutato un amico ingiustamente condannato per omicidio ed evaso da San Quintino, riceve il proprio strumento dove non avrebbe voluto. Lo racconta David Goodis nel 1952, nel romanzo Giungla umana. Per i pochi lettori che non vi avessero soggiornato, San Quintino si trova a San Francisco ed è lì che possiamo incontrare anche August Riordan, personaggio dei romanzi di Mark Coggins con doppia professione: detective privato e contrabbassista jazz.
Restiamo in California, ma torniamo a Los Angeles dopo un mese di assenza. È qui che si muove Toby Peters, l’investigatore privato di Stuart Kaminsky, un po’ Humphrey Bogart e un po’ Woody Allen.
Un altro grande scrittore – anche lui di Los Angeles – che ama farcire i propri romanzi di personaggi realmente esistiti è James Ellroy.
Sì, è caldo. Non solo il bourbon del tenente Klein. È stata una giornata torrida. Come quelle che fanno da scenario a tante crime story. Ma, come in ogni hard boiled che si rispetti, una pioggia notturna, ora, sta scendendo a lavare le ferite dell’anima di ogni detective che si rispetti. Batto le ultime righe dell’articolo. Il ghiaccio è finito. Il bourbon anche. Non mi resta che indossare l’impermeabile bianco alla Bogart e scendere al bar per comprarne una bottiglia. E mentre chiudo la porta dietro di me, il sax tenore di Lester Young suona dallo stereo le ultime note struggenti di On The Sunny Side Of The Street.
NOTE
[I] Henning Mankell, Muro di fuoco, Venezia, Marsilio, 1998.
[II] Åke Edwarson, Il passo della morte, Milano, Giallo Mondadori, 1999, p. 113.
[III] Georges Simenon, La rivoltella di Maigret, Milano, Mondadori, 1957, p. 16.
[IV] G. Simenon Maigret al Night club, Milano, Mondadori, 1954.
[V] Cit. in Ernest Mandel, Delitti per diletto, Milano, Interno Giallo, 1990, p. 66.
[VI] Léo Malet, La notte di Saint-Germain-Des.Prés, Roma, Fazi Editore, 2003.
[VII] Ibidem, p. 12.
[VIII] Jean-Claude Izzo, Casino totale, Roma, E/O, 2002.
[IX] J-C. Izzo, Chourmo, Roma, E/O, 2000.
[X] J-C. Izzo, Solea, Roma, E/O, 2001.
[XI] Harry Patterson, Ammazzando sotto la pioggia, Milano, Giallo Mondadori, 1969, p. 81.
[XII] James Ellroy, White Jazz, Milano, Mondadori, 2012, pp. 62-63.
PER APPROFONDIRE
BIBLIOGRAFIA
Fonte indispensabile per la stesura di questo articolo è stato il libro di Franco Bergoglio, Sassofoni e pistole, Roma, Arcana Jazz, 2015.
Per approfondire il rapporto tra musica jazz e letteratura poliziesca, suggerisco di visitare il blog dell’autore all’indirizzo https://magazzinojazz.wordpress.com/
RICCI, Laura, Paraletteratura. Lingua e stile dei generi di consumo, Roma, Caocci, 2013
RIMONDI, Giorgio, La scrittura sincopata, Milano, Bruno Mondadori, 1999.
SOITOS, Stephen F., The Blues Detective: A Study of African American Detective Fiction, Amherst, Univerity of Massachussets Press, 1996.
SORIANO, Osvaldo., Triste, solitario y final, Torino, Einaudi, 1973.
ULANOV, Barry, Storia del jazz in America, Torino, Einaudi, 1950.
LINK AUDIOVISIVI
https://www.youtube.com/watch?v=tSGUPsAeL34&list=PLyMcPOG2VKI8CaG8nyZhsnIoWtkS_ZT5H
https://www.youtube.com/watch?v=YIE8pOuqMsk