Durante la sua lunga carriera, Bertelli ha composto numerosi brani, alcuni dei quali entrati a pieno titolo nella tradizione dei canti politici italiani. Tra questi possiamo senz’altro ricordare “Vedrai com’è bello”, pubblicata nel 1967 da I Dischi del Sole (DS 206) come 45 giri (che includeva anche “Ingranaggi due canzoni sindacali”), di cui è divenuta famosa la versione di Bruno Lauzi. Sempre alla metà degli anni Sessanta risale “Nina ti te ricordi”, brano pubblicato in 45 giri (con “Vorrei credervi on. Moro”) per l’etichetta La linea rossa (LR 45/7) e che è stato incluso ne “Il fischio del vapore”, l’album del 2002 di Francesco De Gregori e Giovanna Marini. In entrambi i brani – come in tutto il canzoniere bertelliano – emerge la finezza di uno sguardo che individua i fenomeni più laceranti della nostra società. Fenomeni che ancora oggi costituiscono un problema irrisolto, come recita una parte di “Nina ti te ricordi”: Amarse no xe no un pecato/ ma ancuo el xe un lusso de pochi/ e intanti ti Nina te speti/ e mi so disocupà. Oppure l’incipit di “Vedrai com’è bello”: M’hanno detto a quindici anni/ di studiare elettrotecnica/ è un diploma sicuro, /d’avvenire tranquillo/ con quel pezzo di carta/ non avrai mai problemi/ non avrai mai padroni/ avrai sempre il tuo lavoro.
Il concerto è previsto per le ore 21.15 e tutte le informazioni possono reperirsi qui.