Neppure la musica tradisce questo rapporto con il cinema di altri tempi, anzi: la brillante e accattivante colonna sonora composta dal francese Ludovic Bource accompagna la proiezione in sala, giocando un ruolo di primissimo piano. Nello spirito dei più grandi compositori di musica da film – da Max Steiner e Franz Waxman fino a Bernard Hermann – Bource non disdegna, come quei grandi maestri hanno insegnato, qualche sostanzioso riferimento al grande repertorio romantico sinfonico del 19 ° secolo. In “The Artist” la musica parla e sostituisce le parole nel dipingere le emozioni che questo film regala a piene mani.
“Abbiamo ascoltato molte cose, da Chaplin, Max Steiner e Franz Waxman fino a Bernard Hermann solo per citarne alcuni. Abbiamo ascoltato e analizzato tutti quei tesori e siamo anche risaliti alle fonti, ai compositori romantici del 19° secolo. Quindi abbiamo essenzialmente musica sinfonica, una musica estremamente potente, orchestrata, eseguita da 80 musicisti. Siamo partiti da una fantasia per riportare il tutto alle immagini del suo film. Ma contemporaneamente resta un omaggio, una dichiarazione d’amore ai grandi compositori del grande cinema hollywoodiano” spiega Bource.
La colonna sonora è stata registrata a Bruxelles con l’Orchestra Filarmonica delle Fiandre. Il compositore francese ricorda così quel momento. “È stato sublime – ammette – Ho avuto la fortuna di trovare delle persone meravigliose che mi hanno detto che era da tempo che non provavano un’emozione così profonda registrando le musiche di un film. Ci siamo innamorati reciprocamente. Per me è stato un momento molto intenso, come una sorta di compimento. Ho avuto la sensazione di ricevere, e lo dico con estrema modestia, il riconoscimento dei miei colleghi musicisti. È stato commovente e gratificante”. “The Artist”, sostenuto dalla colonna sonora di Bource, è un film d’amore e, al tempo stesso, un atto d’amore a Hollywood e al suo grande cinema.