“Che Schönberg mi perdoni” (1° parte)
La serata è solenne. Il pubblico è quello delle grandi occasioni. Dalle quinte, un occhio indiscreto scruta, segretamente, la sala ormai piena. È il momento di iniziare. Per l’ultima volta (…)
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La serata è solenne. Il pubblico è quello delle grandi occasioni. Dalle quinte, un occhio indiscreto scruta, segretamente, la sala ormai piena. È il momento di iniziare. Per l’ultima volta (…)
Bruxelles, 1950. A La Rose Noire, locale famoso per la musica dal vivo che vi si suona ogni sera, il sassofonista e flautista belga Bobby Jaspar esegue Panama Rag, un jazz standard di William (…)