Festival delle Nazioni di Città di Castello, quando la musica unisce

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Orchestra Rossini Pesaro

La musica italiana protagonista della 44ma edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello, in programma nella cittadina umbra dal 23 al 4 settembre 2011. Il cartellone di quest’anno, infatti, prevede una serie di concerti che ripercorrono la storia della musica italiana, tra il Settecento e il Novecento, attraverso l’esecuzione dei brani dei maggiori compositori di quel periodo.
Una musica che, prima ancora dell’Unità nazionale del 1861 a cui è dedicata l’edizione del Festival di quest’anno, forniva già un’immagine rappresentativa dell’Italia nel mondo.

“La nostra proposta artistica non vuole essere solo una scontata riproposizione di brani musicali di epoca risorgimentale – spiega Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival delle Nazioni – ma vuole sottolineare come la musica, prima ancora del Risorgimento, contribuisse notevolmente a creare una forte immagine identitaria del nostro Paese. Un concetto che ci sembra di grande attualità visto il dibattito politico sul federalismo”.

Diverse le proposte musicali di quest’anno: dalla grande scuola veneta, con il violinismo di Tartini a quella napoletana con l’inconfondibile impronta lirica di Pergolesi, Provenzale, Scarlatti e Vinci. Non mancherà, inoltre, il melodramma, la lirica sinfonica e i canti dell’Italia popolare dopo l’unificazione. In programma anche la prima assoluta di Salvatore Sciarrino, uno dei compositori italiani contemporanei più affermati nel mondo.

Ad inaugurare la kermesse sarà un concerto dedicato a due simboli della musica italiana nel mondo Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi con un accattivante e brillante programma eseguito dai Virtuosi Italiani con il soprano Cinzia Forte; saranno eseguiti infatti il quartetto d’archi di Verdi nella versione per orchestra da camera e le soirée musicales di Rossini per soprano e archi. Completerà il programma la popolare suite di musiche di Rota scritte per il film il Gattopardo di Visconti.
Due concerti saranno dedicati alle due grandissime scuole musicali italiane, quella veneta e quella napoletana. I due concerti saranno eseguiti dai Solisti di Perugia guidati da Massimo Quarta uno dei violinisti italiani più apprezzati nel mondo e dal Pino de Vittore Ensemble un quartetto (con voce solista) specializzato nella musica da camera del ‘700 napoletano.
Ramin Bahrami pianista affermatosi negli ultimi anni per l’originalità delle sue interpretazioni bachiane, dedicherà un concerto proprio al confronto dell’opera di Domenico Scarlatti con quella di Bach. I due musicisti nati nello stesso anno (1685) con le loro opere hanno segnato un caposaldo della moderna tecnica per tastiera.

“Con l’edizione 2011 – sostiene Giuliano Giubilei, Presidente del Festival – vogliamo ribadire un concetto che spesso viene dimenticato e cioè che la cultura e in questo caso la musica, è un valore aggiunto per l’Italia. La musica da sempre unisce e contribuisce alla crescita economica, sociale e culturale. E il programma del Festival chiarisce molto bene questo concetto. Vorrei anche sottolineare come il Festival, nonostante i fondi sempre più limitati, sia riuscito a commissionare un’opera a Salvatore Sciarrino, uno dei più famosi compositori italiani”.

Oltre all’esclusiva di Sciarrino, che presenterà “Cantiere del poema” (per voce e ensemble da camera), il Festival ha in programma anche “La piccola vendetta lombarda” (per 4 intepreti vocali, coro di voci bianche e ensemble da camera) del compositore Cristian Carrara. Il Festival delle Nazioni presenterà inoltre l’originalissima lettura del Gian Burrasca interpretata da popolare cantante Elio (de Le Storie tese).

Per l’anniversario di uno dei più importanti compositori europei Ferenc Liszt, è previsto un recital per pianoforte di Ilia Kim, dove verranno eseguiti brani ispirati da suggestioni che Liszt ebbe nei suoi viaggi in Italia, come Anni di pellegrinaggio III.
La musica di Liszt sarà  ancora protagonista di una serata in cui Vittorio Sgarbi dialogando con il pianista Nazzareno Carusi, terrà una lezione sull’arte italiana.

Il Festival si concluderà poi sabato 3 settembre con il concerto di chiusura dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini, diretta da Giovanni Di Stefano, che sarà dedicato a sinfonie, arie e cori tratti dal repertorio lirico dell’800 italiano per poi concludere con l’Inno delle Nazioni di Verdi.