Il sogno musicale di un “Paradiso in Terra”

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IL SOGNO MUSICALE DI UN “PARADISO IN TERRA”

Domenico Zipoli nella «Nazione della musica»

 

Il sogno musicale di un "Paradiso in Terra" - Copertina libroNonostante i numerosi titoli accademici e musicali che può vantare – o, più probabilmente, proprio per questo – Sergio Militello sa trattare temi assai complessi facendosi comprendere e apprezzare sia dagli esperti, sia dai profani. Forse perché alla competenza unisce la passione, parlando sì, alle menti, ma anche ai cuori dei propri lettori.
Nel suo Il sogno musicale di un ‘Paradiso in Terra’. Domenico Zipoli, che la Libreria Editrice Vaticana ha mandato in stampa nel 2018 con una presentazione di Papa Francesco, Sergio Militello scava nelle vicende, ma, soprattutto, nell’animo, del gesuita Domenico Zipoli (1688-1726), che fu compositore e organista, formatosi alla scuola di Giovan Francesco Becatelli e di Alessandro Scarlatti. Nel 1716, novizio, assieme ad altri missionari lascia l’Italia alla volta dell’America del Sud dove approfondisce gli studi di filosofia e teologia senza mai abbandonare, però, la musica – “la cosa più grande che possiede” – attraverso la quale espliciterà la propria missione. I gesuiti erano ben coscienti del potenziale evangelizzatore della musica, tanto che nei loro collegi venivano organizzate lezioni e cori oltreché attività teatrali: in quell’epoca, si contano più di seicento gesuiti tra compositori, musicisti e musicologi, oltre alla collaborazione, tra gli altri, di maestri come Giovanni Pierluigi da Palestrina, Tomás Luis de Victoria, Agostino Agazzari. Nella prefazione al libro, Darius Kowalczyk SJ, decano della Facoltà di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana, ricorda che nel film di Roland Joffé, Mission (U.K., 1986), un cardinale afferma: “Con un’orchestra, i gesuiti avrebbero potuto convertire tutto il continente”.
L’opera di Domenico Zipoli si colloca proprio dove la vicenda missionaria-musicale della Compagnia di Gesù meglio e di più si manifesta: nelle Reducciones (missioni) dell’America Latina, i cui popoli nativi mostravano una sensibilità musicale fuori dal comune. È lì che la musica divenne, per i gesuiti, non soltanto una via per l’annuncio del Vangelo, ma “una pratica istituzionalizzata e generalizzata”. E Domenico Zipoli fu proprio tra i più grandi gesuiti che si occuparono della musica nelle Reducciones, sebbene la sua fama sia stata, purtroppo, solo postuma. L’intento, dichiarato fin dall’introduzione, di Sergio Militello, con questo notevole impegno di ricerca, non è, tuttavia, quello di proporre una biografia di Domenico Zipoli, già delineata da altri studiosi, né quello di trattare la pratica missionaria dei Gesuiti, che, come giustamente e doverosamente ricorda, si svolse “al di là di ogni intento di colonizzazione dovuto alle mire delle corone di Spagna e Portogallo”, quanto, senza mai prescindere da una rigorosa ricerca scientifica storiografica, far affiorare i suoi tratti più umani e, al tempo stesso, spirituali, i motivi profondi che lo spinsero a quella scelta così radicale: la missionarietà nei confronti della «Nazione della musica», come venne definita la regione sudamericana nell’esperienza gesuitica. “Il mondo interiore di Domenico Zipoli”, ci fa comprendere Sergio Militello, “è fatto di preghiera, di intimità con Dio, di studio serio, approfondito. Fatto anche, a volte, di tristezze, di malinconie, così come lo spirito di ciascun compositore quando cerca di mettere per iscritto il proprio mondo interiore”.

Sergio Militello è compositore, direttore di coro, organista, pianista, clavicembalista, musicologo, docente di Teologia della Musica presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha fondato, e dirige, il Centro Diffusione Musica Sacra (International Center of Sacred Music).

 

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Sergio Militello, Il sogno musicale di un “Paradiso in Terra”. Domenico Zipoli
Editore: Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano
Anno di edizione: 2018
Pagine: 249, brossura, € 20,00