Il nuovo film dei fratelli Coen racconta la vita di Dave Van Ronk

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Dave Van Ronk e DylanLa critica internazionale è unanime nel considerare “A proposito di Davis” – il nuovo film dei fratelli Coen, uscito nelle sale italiane in questi giorni – un racconto avvincente della vita (appassionante e disgraziata) di Llewyn Davis (il folk singer Dave Van Ronk), ma anche un sentito omaggio a una cultura musicale profonda e sconosciuta al grande pubblico. Una cultura che è stata presa in carico e inserita nei repertori di alcuni grandi artisti, tra cui il Bob Dylan visionario dei primi anni Sessanta. La carriera di quest’ultimo si è sovrapposta (il film lo rappresenta in modo sottile e poetico) a quella di Van Ronk, mettendo in ombra, di lì a poco, i piccoli successi dei tanti altri artisti che, come lui, popolavano i locali del Village di New York, dove si esibivano dalla mattina alla sera.

Oltre al film, che è intriso di musica, nella misura in cui è costruito sulle esibizioni di Davis e dei suoi colleghi di sventure, ciò che vorrei segnalare in queste righe è la colonna sonora. La quale, come può immaginare chi conosce i fratelli Coen, è un capolavoro, non solo per la selezione dei brani, ma anche per gli artisti che sono stati chiamati a interpretarli. Il disco è già in vendita ed è stato pubblicato dalla Nonesuch Records, la label americana più attenta a questo genere musicale e che ha pubblicato negli Stati Uniti i dischi di Paolo Conte e Vinicio Capossela. Il curatore e arrangiatore della colonna sonora è T Bone Burnett, musicista di spicco del panorama folk-blues americano, cui i Coen hanno già affidato la cura di altri lavori, come “Fratello dove sei” e “Il Grinta”. Tra gli interpreti (oltre a un sorprendente Oscar Isaac, l’attore protagonista del film) vi sono alcuni degli esponenti più importanti della musica folk contemporanea, come Marcus Munford, Chris Thile e Punch Brothers.