Sharq Taronalari, il festival della musica lungo la “Via della seta”

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International Music Festival Sharq Taronalari

In passato faceva da ponte tra Oriente e Occidente, nel mezzo della “Via della seta”. E’ Samarcanda, terza città dell’Uzbekistan per numero di abitanti, una delle località più belle e antiche e del mondo. Qui sono passati greci, persiani, condottieri come Alessandro Magno ed espoloratori come Marco Polo.

Dal 1997, la “Perla dell’Est”, ospita ogni due anni, lo Sharq Taronalari (in uzbeko, “melodie d’Oriente”), un importante festival della musica patrocinato dall’UNESCO che si svolge in piazza Registan, dinanzi a uno dei più importanti esempi di archittura islamica al mondo. L’edizione di quest’anno, l’ottava dalla nascita della manifestazione, è in programma dal 25 al 30 agosto. Si prevede la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo (nel 2009 erano 50 i Paesi rappresentati), anche dall’Italia. Attratti dalle bellezze architettoniche di Samarcanda, ma anche dal prestigio del festival che mette in palio premi elevatissimi: dai 10.000 dollari del vincitore del Gran-Prix (nella precedente edizione vinse la cantante turkmena Lale Begnazarova) ai 3.000 dollari del terzo classificato. Il regolamento prevede che ogni partecipante presenti un proprio programma musicale non superiore ai 30 minuti iscrivendosi in una delle tre categorie in concorso: arti popolari, musica tradizionale classica e musica moderna.

L’obiettivo dello Sharq Taronalari, infatti, è di promuovere le migliori forme di arte nazionale, per preservare e sviluppare le grandi tradizioni popolari e per offrire l’opportunità a tutti i partecipanti di conoscere altri musicisti rafforzando così la cooperazione culturale internazionale. Sharq Taranolari, però, non è soltanto una competizione, ma manche formazione: in concomitanza del concorso sono stati programmati dei seminari dedicati a particolari aspetti della musica ai quali partecipano specialisti e studenti provenienti da tutto il mondo.