Festival Le forme del suono 2015: Il programma del 25 Maggio

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Le forme del suono 2015FESTIVAL LE FORME DEL SUONO 2015

6° edizione
Lunedì 25 Maggio  
Auditorium Roffredo Caetani del Conservatorio di Latina

 

 

 

 

 

 

 

  • Ore 18 Stefano Di Loreto

recital di fisarmonica

musiche di Bach, Harada, Bonilauri, Frescobaldi, Gubaiduina, Hölszky, Mozart

 

  • Ore 21 Francesco Antonioni

Preludi diatonici

Silvia d’Augello pianoforte

X-Traces  performance – Improvvisazione Daniele Roccato contrabbasso, Luigi Ceccarelli, live-electronics

 

Il Festival Le Forme del Suono del Conservatorio di Latina propone il 25 Maggio alle ore 18 il recital di fisarmonica del giovane concertista Stefano Di Loreto, con musiche di Bach, Bonilauri, Frescobaldi, Gubaiduina, Hölszky, Mozart, Harada. Una importante occasione per conoscere più da vicino i segreti di uno strumento di estrazione popolare che sempre più si afferma come prezioso interprete della musica colta.

Stefano di Loreto vede la sua formazione con Patrizia Angeloni al Conservatorio “O. Respighi” di Latina (I) dove consegue il diploma con il massimo dei voti e la lode. Giovanissimo vincitore di alcuni concorsi di esecuzione fisarmonicistica, già finalista al “Premio Nazionale delle Arti 2012”, vincitore del premio “The World of Accordion” 2013 sezione musica classica e contemporanea, è vincitore assoluto della settima edizione del Premio Nazionale delle Arti 2013, sezione Fisarmonica, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Svolge una apprezzata attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche (con la formazione strumentale AccoENSEMBLE Quartet, Kora Ensemble con percussioni, in duo con soprano, con clarinetto, con fisarmonica, in quintetto con clarinetti) in ambiti diversi, tra cui: Festival Il Mantice Armonico, Reggio Emilia 2011; Festival Le Forme del Suono, Latina, nelle edizioni 2010, 2011, 2012, 2013; Aosta Incontra 2012; Festival Nuova Consonanza, Roma 2012; Festival Freon, Roma 2013. Prosegue gli studi in fisarmonica con Stefan Hussong alla Musik Hochschule di Würzburg (D).

 

Il pianoforte di Silvia d’Augello offre nella prima parte del concerto previsto dal Festival alle ore 21.00,  l’ascolto di Preludi diatonici di Francesco Antonioni, tra i più stimati compositori italiani di oggi, la cui musica viene eseguita nei maggiori festival e stagioni concertistiche internazionali è stata salutata dalla critica come una promessa, ricca di inventiva, di freschezza e di indipendente originalità;  docente di Composizione al Conservatorio di Latina è anche autore e conduttore di programmi radiofonici su Radio 3.

Nella seconda parte del concerto:

X-Traces

performance / improvvisazione per contrabbasso e live electronics con Luigi Ceccarelli / Daniele Roccato

 

Luigi Ceccarelli, performer elettroacustico e il contrabbassista Daniele Roccato presentano X-Traces, improvvisazione strutturata per contrabbasso ed elaborazione elettronica in tempo reale. Il contrabbasso suonato con le tecniche della musica contemporanea viene amplificato ed il suo suono viene elaborato in tempo reale da un sistema elettroacustico complesso.

Nella performance di Daniele Roccato e Luigi Ceccarelli i suoni del contrabbasso dal vivo ed elaborati si intrecciano in un denso contrappunto armonico, ritmico e timbrico. Il contrabbassista suona reagendo musicalmente ai suoi stessi suoni prodotti pochi istanti prima e trasformati digitalmente. È un cerchio chiuso che si sviluppa in un dialogo serratissimo, dove i due musicisti sono strettamente interdipendenti.

Non una performance tradizionale, dove ogni musicista ha il controllo esclusivo del proprio strumento, ma una esecuzione in simbiosi che richiede una intesa estrema, in cui ogni esecutore elabora a proprio modo le vibrazioni acustiche generate dall’altro. Il contrabbasso così si moltiplica in infinite sovrapposizioni, alternando stratificazioni timbriche cangianti con giochi poliritmici di grande densità, espressivi contrappunti melodici con astratte risonanze spaziali.

 

Luigi Ceccarelli si dedica fin dagli anni ’70 alla composizione musicale elettroacustica con particolare attenzione allo spazio sonoro. Le sue opere, hanno ottenuto premi internazionali (IMEB di Bourges, Ars Elettronica di Linz, premio “Hear” della televisione Ungherese, premio “Opus” del “Conseil de la Musique du Quebec”, International Computer Music Conference). Oltre all’ambito prettamente musicale, Luigi Ceccarelli si dedica al teatro musicale dove ha realizzato spettacoli con il Teatro delle Albe e Fanny & Alexander e ha ricevuto il Premio UBU 2002 (assegnato per la prima volta ad un musicista), il premio del Bitef Festival di Belgrado e del Mess Festival di Sarajevo. Ha lavorato come musicista con la coreografa Lucia Latour, e negli anni seguenti con la compagnia di danza norvegese Wee e con la coreografa sudafricana Robin Orlin. Ha composto varie opere radiofoniche prodotte da Rai RadioTre con testi di Stefano Benni, Valerio Magrelli ed Elias Canetti. È tra i soci fondatori di Edison Studio con cui ha creato le colonne sonore di vari film degli anni ’10, ricevendo il premio AITS  per il film “Inferno”. Dal 1979 è titolare della cattedra di Musica Elettronica e coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie presso il Conservatorio di Musica di Perugia. Da Novembre 2015 insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Latina.

 
Daniele Roccato contrabbassista solista e compositore, Daniele Roccato è stato invitato a suonare in molti dei festival e delle sale da concerto più prestigiose del mondo, spesso presentando proprie composizioni. Per lui hanno scritto e approvato trascrizioni Gavin Bryars, Julio Estrada, Ivan Fedele, Hans Werner Henze, Terry Riley, Stefano Scodanibbio, Sofia Gubaidulina. Assieme a Scodanibbio ha fondato l’ensemble di contrabbassi “Ludus Gravis”, del quale è concertatore e solista. Con lo scrittore, drammaturgo e attore Vitaliano Trevisan ha realizzato vari lavori teatrali in qualità di performer. Ha musiche per le performances del coreografo Virgilio Sieni e nell’ambito del teatro d’avanguardia ha scritto le musiche per la Socìetas Raffaello Sanzio (Chiara Guidi) e, con Luigi Ceccarelli, LUS, realizzato dal Teatro delle Albe. Nel campo della creazione estemporanea e dell’improvvisazione ha realizzato progetti concertistici e discografici con Mark Dresser, Vinko Globokar, Garth Knox, Joëlle Léandre, Thollem McDonas, Butch Morris, Barre Phillips, Michele Rabbia, Terry Riley. Alcuni dei suoi molti lavori di trascrizione sono in corso di pubblicazione per le edizioni Sikorski, Schott e Salabert. È titolare della cattedra di contrabbasso presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Ha registrato per ECM, Wergo, Sony.

 

Francesco Antonioni compone musica per orchestra, opere teatrali, musica da camera, brani solistici ed elettronici, in cui si rispecchia con originalità e indipendenza la sua grande ampiezza di interessi, dalla riflessione sulla cultura postmoderna (Benché’l parlar sia indarno, per trio vocale, presentatore e doppia orchestra) alla elaborazione del confronto fra un canto popolare salentino e una ballata del trecento (Ballata, per otto archi solisti), alla presenza e negazione del corpo nella civiltà multimediale (Chat-opera, opera per attori, coro, dj, strumenti ed elettronica), alla funzione sociale della produzione artistica (Codice Ovvio, cantata visuale su testi, progetti e disegni di Bruno Munari) al paradosso della velocità e immobilità indagato in Gli occhi che si fermano, per orchestra. Ha ricevuto commissioni dall’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Modern, Birmingham Contemporary Music Group, MiTo Settembre Musica, Biennale di Venezia, Arena di Verona, e dai suoi mentori, George Benjamin e Hans Werner Henze, del quale è stato assistente per tre anni. Dal 2009 la sua musica è pubblicata dalla casa editrice Ricordi. Le sue composizioni sono presenti nelle stagioni concertistiche e nei programmi dei festival musicali e sono trasmesse da radio e televisione in Italia, Europa, America e Australia. Numerose orchestre hanno eseguito suoi lavori: Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra dei Pomeriggi Musicali, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Filarmonica ‘900, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra della Toscana, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Albany Symphony Orchestra, Orchestre de Picardie, Orchestre Lyrique Régional di Avignone. La sua musica è stata eseguita presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la Tonhalle di Zurigo, l’Auditorium RAI, il Teatro Regio e il Lingotto di Torino, il Piccolo Teatro e l’Auditorium di Milano, la Schauspielhaus di Francoforte, la Sala Grande del conservatorio di Mosca, il Poisson Rouge di New York. Ha lavorato con l’Ensemble Modern (Frankfurt), Birmingham Contemporary Music Group (UK), The Knights (NY), Smith Quartet (UK), Cassatt Quartet (USA), Sentieri Selvaggi (Milano), Freon e Algoritmo ensemble (Roma), OrchestrUtopica (Lisbona) e con direttori e solisti quali George Benjamin, Pascal Rophé, Daniel Kawka, Jonathan Webb, David Alan Miller, Sian Edwards, Marko Letonja Christophe Mangou, Roland Boer, Lü Jia, Xian Zhang, Giordano Bellincampi Daniele Agiman, Vittorio Parisi, Pietro Borgonovo, Peter-Lukas Graf, Marco Angius, Fabio Maestri, Andrea Pestalozza, Andrea Dindo, Carlo Boccadoro, Emanuele Arciuli, Bruno Canino, Giuseppe Scotese, Beatrice Rana, Andrea Bacchetti, Cristina Zavalloni, Mario Caroli, Angelo Persichilli, Michele Marasco, Margaret Lancaster, Guido Corti, Lorenza Borrani, Marco Rogliano. La sua produzione comprende lavori per grande orchestra: Giga, commissionata dal Goethe Institut, dalla Ernst von Siemens Stiftung e dall’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, che l’ha eseguita per celebrare gli 80 anni di Hans Werner Henze nel giugno 2006, e Demand me Nothing, meditazione sul personaggio di Iago, che ha inaugurato nel 2007 la stagione invernale di opera e di balletto dell’Arena di Verona, con la coreografia di Francesco Ventriglia; composizioni per ensemble: Macchine inutili, scritto per i Sentieri Selvaggi ed inciso per l’etichetta americana Cantaloupe; Toccata, per grande ensemble, commissionato dal festival New Paths di New York, con la direzione di David Alan Miller; Morphing, per quartetto d’archi, commissionato dalla Biennale di Venezia per lo Smith Quartet; il Concerto per violino e orchestra, commissionato dal Teatro Lirico di Cagliari e dalla Albany Symphony Orchestra, e Ouverture Machine, per sintetizzatore e orchestra sinfonica, composizione vincitrice del Premio Mozart al concorso 2 Agosto. Le composizioni per strumento solo prevedono talvolta l’uso di elettronica, come Variazioni su una pop-song per flauto ed harmonizer, cui è stato assegnato il premio Francesco Pennisi dall’associazione Nuova Consonanza nel 2001; oppure Organum II, per flauto contralto, flauti in eco e generatore di sinusoidi. A gennaio 2009 è stata presentata a Birmingham dal BCMG, diretto da George Benjamin, la prima assoluta di Ballata, per otto archi solisti con uno straordinario successo di pubblico e di critica, («A composer who knows exactly what he wants and how to achieve it», ha scritto Andrew Clements sul Guardian di Londra); la partitura è stata successivamente eseguita negli Stati Uniti, sotto la direzione dell’autore, poi in Italia, nella rassegna RAI Nuova Musica; in occasione del festival I cantieri dell’immaginario, a L’Aquila, è stata creata una coreografia da Giorgio Rossi, e la composizione verrà eseguita di nuovo nell’aprile 2013 a Birmingham e alla Wigmore Hall di Londra, sotto la direzione di George Benjamin. A maggio dello stesso anno, l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari ha presentato la prima assoluta di Gli occhi che si fermano, riproposta in seguito alla Biennale Musica di Venezia 2010. Nel settembre 2011 l’Orchestra Filarmonica ‘900 ha eseguito a Torino e a Milano la prima assoluta di Benché ‘l parlar sia indarno per trio vocale, presentatore e doppia orchestra. Il brano è stato commissionato dal festival MiTo SettembreMusica per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ad ottobre dello stesso anno, nell’ambito del festival PlayIt! dell’Orchestra della Toscana, è stata eseguita la prima assoluta di Due colori, nella notte, per ensemble in eco. Nato nel 1971 da una famiglia di musicisti, Francesco Antonioni ha preso le prime lezioni di composizione a undici anni. Suoi maestri sono stati Raffaele Gervasio, Francesco Valdambrini, Edgar Alandia per la composizione e Pierluigi Camicia per il pianoforte. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti i diplomi di conservatorio in entrambe le materie, ha proseguito gli studi musicali con Azio Corghi, nei corsi di perfezionamento dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma. Laureato in Filosofia all’Università La Sapienza, ha studiato composizione e conseguito diversi premi presso il Royal College of Music di Londra, con Julian Anderson, grazie ad una borsa di studio del Regno Unito (Queen Elizabeth the Queen Mother Scholarship). Francesco Antonioni vive a Roma e insegna composizione presso il Conservatorio di Vibo Valentia. Vincitore di alcuni premi internazionali (premio Mozart – Concorso 2 Agosto, premio Franco Evangelisti, premio Nino Carloni), ha ottenuto nel 2009 una borsa di studio Fulbright, come visiting scholar presso la Cornell University (NY). Ad Agosto 2013 è stato invitato ad insegnare composizione (advanced composition) nei corsi estivi di Dartington, in Inghilterra. Nel settembre 2013 è stato compositore in residence presso l’Istituto italiano di cultura di Parigi. Oltre le composizioni da concerto, Francesco Antonioni è autore di musiche applicate, che sono state utilizzate in trasmissioni e documentari televisivi e per una mostra del fotografo Gabriele Basilico. È anche molto ricercato come presentatore, speaker radiofonico e animatore culturale, e conduce per la RAI le trasmissioni Radio3-suite, Primo movimento, Il concerto del mattino e le Lezioni di musica.