La straordinaria Angela Hewitt in concerto all’Aula Magna a Roma

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Angela Hewitt, “la più grande interprete di Bach della nostra epoca”, all’Aula Magna per due appuntamenti con Bach, Scarlatti e Beethoven

 

La pianista Angela HewittAtteso ritorno a Roma della pianista canadese Angela Hewitt, molto amata dal pubblico e ammirata dalla critica di tutto il mondo, che l’ha definita “la più grande interprete di Bach della nostra epoca” (The Guardian), “la pianista che rappresenterà Bach nei prossimi anni” (Stereophile: una previsione di qualche anno fa, oggi ampiamente realizzatasi), “la risposta più elettrizzante e coerente a Gould e ai suoi moderni epigoni” (La Repubblica).

Suonerà in due concerti alla IUC, martedì 2 febbraio alle 20.30 per la stagione in abbonamento e mercoledì 3 febbraio alle 11.00 per il ciclo “Musica Pourparler”, pensato specialmente per il pubblico più giovane ma aperto a tutti gli appassionati.

Nel concerto di martedì non può mancare l’autore preferito della Hewitt, Johann Sebastian Bach, e precisamente la Partita n. 2 in do minore BWV 826, una delle sei composizioni di tal genere pubblicate una all’anno dal 1726 al 1731, come prima parte della Clavier Übung (Esercizio per tastiera), ed è quindi una delle poche opere di Bach ad aver avuto l’onore della stampa durante la vita dell’autore. Si tratta in pratica di una suite di danze, in cui lo spirito galante di gusto francese allora predominante nella musica di danza viene nobilitato da Bach e reso più robusto e interessante da intrecci contrappuntistico fitti eppure delicati. La presunta seriosità germanica di Bach non rifiuta qui la piacevolezza e si concede anche spunti scherzosi, come negli ultimi due movimenti, Rondeaux e Capriccio. La Hewitt da giovane ha studiato anche danza e questo l’aiuta molto, come riconosce ella stessa, a ricreare il ritmo e lo spirito giusti delle diverse danze settecentesche. Di lei è stato scritto che “a ogni nota, a ogni dinamica, a ogni colore o spostamento di peso o di fraseggio esprime, anzi proclama, la gioia di ricreare sullo strumento di oggi quella musica (Bach) senza peso né epoca”.

Prima e dopo Bach la Hewitt suona alcune Sonate di un altro genio del periodo  barocco, Domenico Scarlatti. Sono undici Sonate (in re minore K. 9, do maggiore K. 159, si minore K. 87, la maggiore K. 24, si minore K. 377, re maggiore K. 96, do maggiore K. 513, fa maggiore K. 82, la minore K. 109, re minore K. 141, fa minore K. 481) delle 555 scritte dal compositore napoletano. Hanno le dimensioni di una miniatura, ma ognuna di loro è una miniera di idee sorprendenti e vivaci. Sono quasi tutte in tempo velocissimo ma la Hewitt ne ha scelte anche alcune lente, che rivelano una cantabilità e una malinconia già preromantiche.

Si lascia il Settecento con l’ultimo pezzo in programma, la Sonata No. 26 in mi bemolle maggiore, op. 81a “Gli addii” di Ludwig van Beethoven, il cui titolo si riferisce alla partenza da Vienna del suo allievo e amico Rodolfo d’Asburgo, costretto nel 1809 ad allontanarsi da Vienna per l’avvicinarsi delle truppe francesi, che infatti da lì a poco occuparono la città. La destinazione privata della Sonata trova un puntuale corrispettivo nelle sue sonorità sobrie e contenute, nelle dimensioni non vaste e nell’assenza di drammatiche estroversioni, sostituite da sentimenti più intimi e familiari.

Il giorno dopo, mercoledì 3 febbraio alle 11.00, Angela Hewitt sarà all’Aula Magna per una conferenza-concerto della serie “Musica Pourparler”: anche in questo caso suonerà Bach, Scarlatti e Beethoven. Questi incontri della mattina sono pensati particolarmente per gli studenti, sia delle medie e delle superiori che dell’università, ma si rivolgono a tutti gli appassionati e specialmente ai tantissimi ammiratori della Hewitt.

 

Tra le pianiste più conosciute a livello mondiale, Angela Hewitt appare regolarmente in recital e con le più importanti orchestre in Europa, nelle Americhe, in Australia e in Asia. È stata ammessa nella Hall of Fame di Gramophone nel 2015 e le sue performance e registrazioni delle opere di J.S. Bach hanno sempre ottenuto un particolare riconoscimento, segnalandola come una delle interpreti di riferimento del compositore ai giorni nostri.

Eventi della stagione 2015/16 prevedono concerti con la Toronto Symphony Orchestra, i Festival Strings Lucerne e la Zürcher Kammerorchester – ognuna di queste diretta dalla tastiera – oltre che con la Calgary Philharmonic Orchestra. Nella primavera 2016 è previsto un tour dell’Asia con la Academy of St Martin in the Fields e Sir Neville Marriner. Apparizioni recenti con orchestra hanno incluso la National Symphony Orchestra di Washington, l’Orquestra Sinfônica Brasileira, gli Hamburger Symphoniker, la Sinfonica di Vancouver, la Filarmonica Giapponese e la Swedish Chamber Orchestra, oltre a tour con la Camerata Salzburg e la kammerorchesterbasel.

Nel campo dei recital Angela Hewitt si è esibita alla Royal Festival Hall nell’ottobre 2015, come parte dell’International Piano Series, prima di tornare alla Wigmore Hall nell’aprile 2016. Altri eventi della stagione in corso prevedono apparizioni al Festival di Gent, al 92nd Street Y, alla Spivey Hall, alla Philadelphia Chamber Music Society ed alla sala da concerti St George’s di Bristol; oltre ad una serata di parole e musica con Ian McEwan alla Konzerthaus di Vienna.

Le sue premiate registrazioni per Hyperion hanno raccolto elogi e consensi unanimi. Il suo CD con l’Arte della Fuga di Bach è stato pubblicato nell’ottobre 2014 e il suo decennale progetto dedicato alla registrazione di tutte le maggiori opere per tastiera di Bach è stato descritto come “una delle glorie discografiche dei nostri tempi” (The Sunday Times).

Le pubblicazioni più recenti hanno previsto il suo Quinto volume di Sonate di Beethoven, opere per pianoforte solo di Liszt e la Sinfonia Turangalîla di Messiaen con l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese ed Hannu Lintu. Un primo album con le Sonate di Scarlatti è previsto per la primavera 2016. La sua discografia comprende anche CD di Mozart, Schumann, Couperin e Rameau.

Nata in una famiglia di musicisti, Angela Hewitt ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di tre anni, esibendosi in pubblico a quattro e vincendo un anno dopo la sua prima borsa di studio. Ha poi continuato a studiare con il pianista francese Jean-Paul Sevilla. Nel 1985 ha vinto la Toronto Bach Piano Competition.

Angela Hewitt ha ricevuto un OBE (Order of the British Empire) in occasione dei festeggiamenti per il Compleanno della Regina nel 2006 ed è stata nominata Companion of the Order of Canada (CC) nel 2015. Costantemente in viaggio, vive tra Londra, Ottawa (sua città d’origine in Canada) e l’Umbria, regione d’Italia che ama particolarmente e dove da dieci anni è direttore artistico del Trasimeno Music Festival, da lei fondato.

 

BIGLIETTI: Interi da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro) – Giovani: under 30 8 euro – under 18 5 euro

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