Rising Grace – Wolfgang Muthspiel Quintet – ECM Records 2016

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Rising Grace – Wolfgang Muthspiel Quintet – ECM Records 2016

A Zurigo c’è un fiume, c’è un lago e c’è il Moods Jazz Club

 

Quintet Rising GraceIl 27 gennaio scorso sul palco di questo locale, fondato nel 1992, si è presentato un quintetto d’eccezione costituito dal chitarrista e compositore austriaco Wolfgang Muthspiel, dal pianista Brad Mehldau, dal giovane trombettista Ambrose Akinmusire, dal bassista Larry Grenadier e da Brian Blade alla batteria.

In sala era presente Manfred Eicher, fondatore di ECM, ed è stato annunciato che un disco era in arrivo. “Rising Grace” è infatti nato pochi giorni dopo in uno studio del sud della Francia dove il quintetto titolato a Muthspiel si è trovato in una sala di registrazione e, come ha dichiarato il chitarrista viennese, è stata subito musica, in due o al massimo tre take.

“L’idea iniziale che ognuno avesse un suo spazio in solo è scomparsa spontaneamente” ha detto Muthspiel. “Si è trattato, invece, di una conversazione costante, di un flusso intenso. È stata una cosa non  pianificata, accaduta perché a ognuno di noi piace questo modo di fare musica”.

“Sono un grande fan di tutti questi musicisti. In questi anni ho ascoltato molto Brad Mehldau. Suonare con lui è stata un’esperienza incredibile. Ha una grande capacità di ascolto e coglie la musica con grande immediatezza, restituendola in modo sottile e sempre originale. Nel suo modo di fare musica c’è qualcosa di estremamente altruistico”.

Brian (Blade) ha un grande talento. Sembra non avere un’idea predefinita di come debba essere la musica. La sviluppa al momento, che poi è sempre l’aspirazione di ogni musicista jazz. È capace di creare intensità anche a un volume di suono relativamente basso e porta la musica verso direzioni inattese.

Larry (Grenadier) ha un suono molto intenso pur suonando poche note. Crea agganci tra la musica lasciando comunque lo spazio perché tutto possa accadere.

Ambrose (Akinmusire) è prorompente. Non ha affatto paura di rischiare, anzi. Segue con grande rispetto la musica e riesce a espanderla sapendo già quali accordi si stanno sviluppando e quali sono le note giuste, suonando in modo da originare una tensione tra le nuove note e le armonie originali, creando una sorta di magia che è impossibile spiegare”.

“Rising Grace” è il secondo disco che Wolfgang Muthspiel registra come leader per ECM. I dieci brani che lo compongono sono tutti suoi ad eccezione di “Wolfgang’s Waltz” un delicatissimo pezzo in 3/4 scritto da Mehldau, e sono accomunati da un incedere delicato, da un senso sottile di nostalgia, da un’incanto, da una grazia che sprigiona dall’inizio fino alla fine.

È musica ben lontana dal farsi incasellare in una definizione precisa. E’ musica che, come ha detto lo stesso Muthspiel, nasce da una profonda concentrazione e dalla sintonia tra musicisti che condividono un modo di suonare frutto dell’ascolto e del rispetto reciproco.

Fin dal primo istante (con “Rising Grace”) ci si immerge in un’atmosfera rarefatta, intima, fatta di dialoghi intensi ed equilibrati, capaci di raggiungere punte di lirismo, come nella splendida “Triad Song”.

“Den Wheeler, Den Kenny”, l’ottavo brano, è dedicato al grande trombettista Kenny Wheeler, scomparso nel 2014, e racchiude un breve delicato assolo di Mehldau che sfuma agganciandosi alle note della chitarra, qui elettrica, di Muthspiel per poi coinvolgere in chiusura, di nuovo, gli altri componenti del quintetto.

Nell’intervista seguente, Wolfgang Muthspiel racconta com’è nato il disco e parla del suo modo di intendere la musica.

 

L’INTERVISTA A WOLFGANG MUTHSPIEL

 

Potresti dirci come è nato questo quintetto così speciale?

Per questo disco avevo in mente di estendere il mio trio (con Larry Grendadier e Brian Blade) e volevo aggiungere il piano e la tromba. I miei musicisti preferiti di questi strumenti sono Brad Mehldau e Ambrose Akinmusire e sono stato felice che fossero interessati a questo progetto. In seguito ho presentato l’idea a Manfred Eicher di ECM. Gli è piaciuta molto, e ha mostrato interesse nel registrare il disco.

Il titolo del disco, “Rising Grace” mi rimanda al concerto al Moods di Zurigo, quando mentre suonavate si percepiva chiaramente una meravigliosa armonia, una grazia che aleggiava nell’aria. Credo che non ci sarebbe stato titolo migliore, cosa ne pensi?

Grazie per avermi ricordato quel momento. Anche per me il titolo è appropriato. È delicato e consapevole. È musica che nasce da musicisti che sanno ascoltare profondamente, e anche la parte del titolo che si riferisce al sorgere (rising) è indice di un certo spirito che permea questa musica.

Qual è, secondo te, il filo che accomuna dei musicisti che attraverso l’interazione di strumenti diversi riescono a instaurare una sintonia così intensa, capace di arrivare intatta all’audience?

Per me suonare in base a ciò che si ascolta, e non per quello che si pensa, è un ottimo punto di partenza. Ma va anche detto che ognuno dei componenti di questo quintetto è molto deciso dal punto di vista ritmico e armonico, quindi ciascuno può giocare con le armonie e con il ritmo esattamente come giocano i bambini. E poi ci sono le composizioni che fanno da cornice a queste improvvisazioni creando gli spazi e le forme in cui poter agire.

Sonny Rollins ha detto che il jazz è l’ombrello sotto cui stanno tutti gli altri generi musicali, sei in qualche modo d’accordo?

Mi piace questo pensiero. Per me il jazz è più un modo di suonare che una musica definita. E’ un modo di porsi rispetto al fare musica. Prende spunto da tutto, per molti aspetti è davvero libero, ed è per questo che è anche una grande sfida . Per me è come una metafora della vita, perchè sa mostrare immediatamente il risultato di un atteggiamento.

Avete in progetto di presentare il disco con qualche concerto in Europa nel prossimo futuro?

Farò un tour all’inizio di marzo e nell’estate del 2017.

Cè qualcosa che vorresti raccontare sulla realizzazione di “Rising Grace”?

Sono davvero riconoscente per questa esperienza, per averla condivisa con Ambrose (Akinmusire), Brad (Mehldau), Larry (Grenadier) and Brian (Blade), e con il nostro produttore Manfred Eicher. È stato un flusso ininterrotto di concentrazione, armonia, positività, qualcosa che è accaduto senza alcuno sforzo, qualcosa di cui eravamo parte. Sono veramente felice di questa musica.

 

Marinella Barigazzi, novembre 2016

 

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Rising Grace

ECM Records 2016
Setlist:

Rising Grace, Intensive Care, Triad Song, Father And Sun, Wolfgang’s Waltz, Superonny, Boogaloo, Den Wheeler, Den Kenny, Ending Music, Oak.

Wolfgang Muthspiel (chitarra) Ambrose Akinmusire (tromba) Brad Mehldau (pianoforte) Larry Grenadier (contrabbasso) Brian Blade (batteria)

Credits: Wolfgang Muthspiel; ECM Records, Ufficio Stampa ECM Italia

FOTOGRAFIE: Laura Pleifer