Gesto ancora più di spessore se si pensa che l’associazione ha voluto essere parte attiva nelle ingenti spese di riallestimento (coperte per una quota importante dalla Regione Marche), attivando l’Art Bonus (alla fine sono stati raccolti per la causa 10.950 euro), attraverso questo strumento di mecenatismo introdotto dal legislatore tramite erogazioni liberali a sostegno della cultura.
Con il nuovo allestimento, le sette sale espositive sono state suddivise in altrettante aree tematiche (prima l’esposizione era di tipo cronologico) ben identificabili anche dai vari colori e dai diversi titoli. Scende a 130 il numero delle fisarmoniche esposte, ma avranno una rotazione periodica tanto da rendere il museo in continua evoluzione.
Durante il suo intervento il presidente Massimo Pigini, dopo aver ricordato le finalità dell’AMMA, che sono la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio cultuale legato alla produzione della fisarmonica, ha evidenziato con orgoglio, a nome degli imprenditori ed artigiani presenti, come l’associazione Music Marche “crede fortemente nel sostegno della cultura storica a tal punto da aver voluto aiutare attivamente il Museo mediante l’Art Bonus. Una cooperazione necessaria – ha ribadito – in quanto il Museo è storia, è passato, ma noi continuiamo questa storia e siamo rivolti al futuro, per promuovere un museo destinato al futuro”.