Cari amici di Strumenti&Musica, siamo giunti all’undicesima lezione contenuta nella rubrica Pillole di Jazz. In quest’appuntamento vedremo come poter variare/cambiare una qualsiasi melodia. La variazione è quel procedimento compositivo in virtù del quale un elemento tematico di base viene trasformato in un qualcosa d’altro che però mantiene con il modello un rapporto strettissimo di parentela. Per improvvisare su una melodia o eseguire delle variazioni di essa, non è necessario avere grandi capacità teorico-tecniche su uno strumento. Anzi, un positivo rapporto improvvisativo con lo strumento rende ancora più interessante approfondire la stessa tecnica esecutiva, cioè avvicinarsi al perfezionamento tecnico utilizzando quel gusto della scoperta tipico dell’improvvisatore. Una delle tecniche di improvvisazione/variazione più usate è basata sull’uso delle note d’approccio. Questa tecnica consiste nell’approcciare una nota melodica o cordale, attraverso un’altra nota vicina. Esistono quattro tipi di note d’approccio: approccio per semitono superiore, approccio per tono superiore, approccio per semitono inferiore, approccio per tono inferiore. La figura in basso mostra come poter variare una melodia data.
Come abbiamo visto, nelle variazioni si può tener conto sia delle note di approccio, sia delle note cordali. Un altro elemento importante è costituito dalla variazione delle figure ritmiche, cosicché le semiminime della melodia originale possono diventare delle crome, terzine di crome, semicrome etc.
Di seguito, ulteriori esempi di variazioni su una melodia prestabilita.
Si consiglia sempre di suonare queste variazioni in tutte le tonalità ed esercitarsi a costruirne di nuove ed interessanti anche su altre melodie e altre successioni armoniche.
Per approfondimenti e informazioni scrivere a: autori.metodo@gmail.com
Le lezioni precedenti:
PER APPROFONDIMENTI
Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare
Metodo completo di Fisarmonica Moderna