Poi spingiamo PLAY. E molliamo gli ormeggi.
Non sono i primi, Sandro Paradisi e Pablo Raster, talentuosi musicisti umbri, a cercare commistioni tra strumenti acustici e suggestioni elettroniche, certo. Ma quello che intanto incuriosisce in “White”, album strumentale davvero sui generis, è capire come “questo” strumento, la fisarmonica, fatto di mantice, spinte, sudori, meccaniche antiche, si adagi nell’incavo di un’elettronica pura, fatta di pad ritmici, dilatazioni dub, pulsazioni profonde, derive di bassi che si riverberano. Si ascolti dunque l’alba liquida, quasi lounge, di “Wake up the sun”, le movenze in levare di “Happy Reggae” e quell’ “After the rain” che è forse l’autentico gioiello dell’album, un pezzo che nasce da voci appositamente campionate in India (per essere precisi a quella Goa “La Dourada” ove già volse il suo pellegrinaggio uno speranzoso Guido Gozzano), su cui è costruito un autentico mantra ipnotico che poi, impercettibilmente, scivola a poco a poco su tempi dispari che ammaliano e avvolgono.
Controluce, dicevamo, perché se questo è un album che esalta la fisarmonica, non è tuttavia un disco per fisarmonicisti: la scelta coraggiosa di affidarsi alla produzione e al silicio di Pablo Raster, affermato DJ e producer di area dub e reggaemuffin, fa sì che in questo White (edizioni Barvin) il giunto cardanico sia la composizione musicale, non il tecnicismo fine a se stesso. Se in alcuni pezzi è infatti facilmente riconoscibile l’abilità strumentale, in altri la fisarmonica è volutamente suonata semplice, perché questo vuole la musica, a volte: semplicità. E in questo senso vanno letti anche i contributi, in un paio di pezzi, del tamburello di Alessia Salvucci e della chitarra elettrica di Simone Gianlorenzi, un nome sicuramente noto ai cultori della sei corde elettrificata.
In definitiva, “White” si staglia come un disco da ascoltare senza pregiudizi di alcun tipo, con l’immaginazione accesa che corre dove la porta l’istinto, o la necessità.
Andrea Caponeri, Radio Orvieto Web
White-Emotional-Electronic-Accordion
Sandro Paradisi: fisarmonica e synth
Pablo Raster: programmazione ed elettronica
Edizioni Musicali Barvin