Cari amici di Strumenti&Musica, eccoci arrivati all’ultimo appuntamento di Pillole di Jazz prima della pausa estiva. Oggi tratteremo il Walking Bass ed alcuni Patterns ritmici comunemente usati nel Jazz.
Con il termine Walking Bass (basso che cammina) si fa riferimento a un modo di accompagnare particolarmente usato nel jazz, in particolare in brani swing e blues. In sintesi, il Walking Bass, consiste nell’accompagnare con una nota ogni quarto della battuta, muovendosi quindi in una successione di note che appunto “camminano”.
Questa tecnica con la mano sinistra al pianoforte è uno stile particolarmente ritmico, nonché di grande effetto ed è molto usata in contesti di accompagnamento di un solista. Il Walking Bass riprende in modo diretto lo stile del contrabbasso il quale, però, ha un suono più caldo e intenso ed inoltre talune sfumature sono impossibili con il pianoforte come ad esempio il glissando e il bender sulla corda.
A tal fine è fondamentale dare la giusta “intenzione” all’esecuzione pianistica, sapendo accentare correttamente le note sul secondo e sul quarto beat della battuta. Suonare correttamente il Walking Bass richiede una buona conoscenza dell’armonia, con particolare riferimento alla struttura degli accordi e alle scale, e un senso del ritmo decisamente importante.
Le regole per il Walking Bass in stile swing jazz sono le seguenti:
Suonare la fondamentale dell’accordo come prima nota o la terza o la quinta se l’accordo viene ripetuto.
Suonare note dell’accordo privilegiando la fondamentale e la quinta alla terza o note di passaggio tra le note cordali muovendo la linea di basso per semitoni o toni. Nel cambio di accordo la nota del basso può scendere di quinta, o salire di quarta o muoversi per tono o semitono. Quindi i salti permessi tra un cambio di accordo e l’altro sono quinta discendente, quarta ascendente, semitono e tono.
Nei due esercizi seguenti si proverà a costruire una semplicissima linea di Walking Bass utilizzando prima solo la tonica, la quinta e l’ottava di ogni accordo. Successivamente verranno utilizzate altre varianti come note di passaggio, di approccio diatonico e cromatico.
È importante concentrarsi sul movimento che crea il basso e sulla sua spinta ritmica al brano. La tonica, la quinta e l’ottava sono note comuni a qualsiasi accordo, maggiore o minore esso sia: la I rappresenta la “Tonica”, mentre la V viene definita la “Dominante”. Attraverso l’uso di queste note è possibile costruire linee di basso in grado di accompagnare con efficacia e senza timore di errori qualsiasi accordo.
In questo giro blues l’utilizzo della tonica e della quinta è in grado di creare movimento con l’alternarsi dell’ottava e conferisce un affidabile linea di basso. Esercitarsi a costruire linee di basso del giro blues nelle tonalità di DO – SOL – RE – LA – SIb – MIb.
Nel seguente esempio sono introdotte note di passaggio e di approccio diatonico e cromatico. Cercare, partendo da questo esempio, di variare il tipo di intervallo o salto tra un accordo e l’altro.
Non cambiare accordo usando sempre un intervallo di semitono o di tono o di quinta discendente o di quarta ascendente.
Esercitarsi a costruire linee di basso del giro blues con queste varianti nelle tonalità di DO – SOL – RE – LA – SIb – MIb.
Trasportare in tutte le tonalità
Per approfondimenti e informazioni scrivere a: autori.metodo@gmail.com
Le lezioni precedenti:
PER APPROFONDIMENTI
Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare
Metodo completo di Fisarmonica Moderna