Pillole di jazz… Walking Bass – Lezione n. 8

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Cari amici di Strumenti&Musica, eccoci arrivati all’ultimo appuntamento di Pillole di Jazz prima della pausa estiva. Oggi tratteremo il Walking Bass ed alcuni Patterns ritmici comunemente usati nel Jazz.

Con il termine Walking Bass (basso che cammina) si fa riferimento a un modo di accompagnare particolarmente usato nel jazz, in particolare in brani swing e blues. In sintesi, il Walking Bass, consiste nell’accompagnare con una nota ogni quarto della battuta, muovendosi quindi in una successione di note che appunto “camminano”.

Questa tecnica con la mano sinistra al pianoforte è uno stile particolarmente ritmico, nonché di grande effetto ed è molto usata in contesti di accompagnamento di un solista. Il Walking Bass riprende in modo diretto lo stile del contrabbasso il quale, però, ha un suono più caldo e intenso ed inoltre talune sfumature sono impossibili con il pianoforte come ad esempio il glissando e il bender sulla corda.

A tal fine è fondamentale dare la giusta “intenzione” all’esecuzione pianistica, sapendo accentare correttamente le note sul secondo e sul quarto beat della battuta. Suonare correttamente il Walking Bass richiede una buona conoscenza dell’armonia, con particolare riferimento alla struttura degli accordi e alle scale, e un senso del ritmo decisamente importante.

Le regole per il Walking Bass in stile swing jazz sono le seguenti:

Suonare la fondamentale dell’accordo come prima nota o la terza o la quinta se l’accordo viene ripetuto.

Suonare note dell’accordo privilegiando la fondamentale e la quinta alla terza o note di passaggio tra le note cordali muovendo la linea di basso per semitoni o toni. Nel cambio di accordo la nota del basso può scendere di quinta, o salire di quarta o muoversi per tono o semitono. Quindi i salti permessi tra un cambio di accordo e l’altro sono quinta discendente, quarta ascendente, semitono e tono.

Nei due esercizi seguenti si proverà a costruire una semplicissima linea di Walking Bass utilizzando prima solo la tonica, la quinta e l’ottava di ogni accordo. Successivamente verranno utilizzate altre varianti come note di passaggio, di approccio diatonico e cromatico.

È importante concentrarsi sul movimento che crea il basso e sulla sua spinta ritmica al brano. La tonica, la quinta e l’ottava sono note comuni a qualsiasi accordo, maggiore o minore esso sia: la I rappresenta la “Tonica”, mentre la V viene definita la “Dominante”. Attraverso l’uso di queste note è possibile costruire linee di basso in grado di accompagnare con efficacia e senza timore di errori qualsiasi accordo.

In questo giro blues l’utilizzo della tonica e della quinta è in grado di creare movimento con l’alternarsi dell’ottava e conferisce un affidabile linea di basso. Esercitarsi a costruire linee di basso del giro blues nelle tonalità di DO – SOL – RE – LA – SIb – MIb.

 

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel seguente esempio sono introdotte note di passaggio e di approccio diatonico e cromatico. Cercare, partendo da questo esempio, di variare il tipo di intervallo o salto tra un accordo e l’altro.

Non cambiare accordo usando sempre un intervallo di semitono o di tono o di quinta discendente o di quarta ascendente.

Esercitarsi a costruire linee di basso del giro blues con queste varianti nelle tonalità di DO – SOL – RE – LA – SIb – MIb.

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 2)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 3)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 4)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pillole di jazz... Walking Bass – Lezione 8 (esempio 6)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trasportare in tutte le tonalità

 

Per approfondimenti e informazioni scrivere a: autori.metodo@gmail.com

 

Le lezioni precedenti:

Lezione 1

Lezione 2

Lezione 3

Lezione 4

Lezione 5

Lezione 6

Lezione 7

 

PER APPROFONDIMENTI

Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare

Metodo completo di Fisarmonica Moderna

 

Metodo pratico di pianoforte jazz complementareVIRGINIO AIELLO nato a Catanzaro ha una formazione musicale di estrazione classica iniziata a soli 6 anni con lo studio della fisarmonica e del pianoforte e convertitasi più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. È diplomato in Pianoforte e Musica Jazz presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 consegue, con il massimo dei voti, il Biennio specialistico in Musica Jazz ad indirizzo compositivo. Ha vinto numerosi Concorsi sia come fisarmonicista che come pianista, tra cui il primo premio al Concorso Pianistico “Città di Castellaneta” e il secondo premio nei Concorsi Pianistici “AMA Calabria” e “Città di Terzo (AL)”. Metodo completo di fisarmonica moderna (copertina)Nel suo percorso di studi ha partecipato a seminari e stages con: Roberto Spadoni, Luigi Giannatempo, Giancarlo Gazzani (arrangiamento); Pietro Condorelli, Tino Tracanna, Riccardo Fassi, Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi, Nicola Pisani (improvvisazione e musica d’insieme); S. Battaglia, F. D’Andrea, E. Pieranunzi (pianoforte e improvvisazione); Carlo Boccadoro (composizione); Nino De Rose (head arrangement); Marcello Piras, Stefano Zenni (storia del jazz). Nel 2015 pubblica con il quartetto Sertango il lavoro discografico “El Barrio” composto da brani originali e classici del Tango Nuevo. Insegna pianoforte jazz complementare presso il Conservatorio di Musica di Cosenza ed è docente di pianoforte presso le Scuole Secondarie di Primo Grado ad Indirizzo Musicale. Ha collaborato a vari progetti, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, esibendosi in Italia con musicisti quali Sandro Satta, Nicola Pisani, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano, Marco Sannini, Attilio Zanchi, Nino De Rose, Giancarlo Maurino, Gaetano Partipilo. Ha pubblicato il volume “Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare” per M.A.P. Editions.