Physa e Harmonicus, una favola sonora a teatro

A Fano la prima dello spettacolo promosso dall'AFI in collaborazione con il gruppo teatrale TeatroinFaccia

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Physa e HarmonicusGrande attesa per il debutto del 4 luglio, alle ore 19 presso la Pinacoteca di San Domenico, dell’opera musicale teatrale “Physa e Harmonicus” tratta dall’omonima favola scritta da Alessandra Palazzo e Francesca Tombari edita dalla casa editrice Sillabe di Livorno. Lo spettacolo è promosso dall’AFI, Associazione Fisarmonicista Italiana, nell’ambito del progetto FisarmonikArte in collaborazione con il gruppo teatrale TeatroinFaccia ed è accolto nella programmazione dell’importante rassegna “Impronte Femminili” curata da Sara Cucchiarini, Assessore Pari Opportunità di Fano, per la sezione “Kids”. Un lavoro composito dedicato ai bambini, destinatari privilegiati di tutti i progetti dell’AFI, con l’intento preciso di promuovere la cultura della fisarmonica a partire dalla prima infanzia. Infatti, questa data è solo la tappa iniziale di un viaggio che precede il coinvolgimento di tutto il territorio nazionale. La favola si apre in un posto reale, un parco, uno dei luoghi abitualmente più frequentati dai bambini e dalle famiglie per trascorrere momenti di svago e divertimento. A interrompere questa ordinarietà accade un fatto imprevisto che sposta la narrazione in un posto irreale, dove le due creature di fantasia protagoniste, Physa e Harmonicus, hanno trascorso fino a quel momento la loro vita e dove vengono misteriosamente trasferite. Quale fatto accade? E come diventerà il vero assunto della favola nel momento in cui tutti gli altri personaggi protagonisti entreranno nella storia per animarla? Nel flusso spazio temporale vivace e divertente della storia tra dimensione reale e irreale si allude al principio leibniziano secondo il quale la realtà è il migliore dei mondi possibili, un principio che deve fiduciosamente e può costruttivamente appassionare ciascuno bambino al desiderio di contribuire a questo miglioramento imparando a prendere coscienza della bellezza che contiene, a estrinsecarla, a renderla condivisibile, aggiuntiva e arricchente per tutti. La musica consente questa felice esperienza educativa, formativa e umana. Lo strumento, e la fisarmonica in particolare, per la polifonia di voci con cui svolge il suo linguaggio melodico si presta a valorizzare in modo straordinariamente efficace questo aspetto pluralistico inclusivo ed equiparante. La favola è liberamente ispirata e dedicata al grande M° Fisarmonicista Salvatore Di Gesualdo (1940- 2012). Le musiche, composte per l’occasione da Paolo Picchio ed eseguite dal vivo dal M° Francesco Palazzo, conferiscono sofisticata bellezza a questa esperienza rendendola davvero unica. Ad introdurre lo spettacolo un preziosissimo contributo video del grande scrittore poeta Bruno Tognolini con la sua “Filastrocca Fisarmonica” appositamente composta per l’AFI.