PIF 2016 – Fabrizio Bosso e Luciano Biondini in concerto a Castelfidardo

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41th PIF – PREMIO INTERNAZIONALE DELLA FISARMONICA DI CASTELFIDARDO

FABRIZIO BOSSO e LUCIANO BIONDINI

“FACE TO FACE”

 

Francesco Bosso e Luciano BiondiniVenerdì 23 settembre alle 21.15, il PIF – Premio Internazionale della Fisarmonica – di Castelfidardo, ospiterà al Teatro Astra il trombettista Fabrizio Bosso e il fisarmonicista Luciano Biondini che presentano per l’occasione il progetto “Face to Face”.

Due stelle del firmamento internazionale, ciascuno dotato di una tecnica individuale che tutto il mondo loro invidia e con percorsi di vita che si incrociano a tratti. Entrambi vivono la musica in famiglia fin da piccoli: “Dopo aver rotto le prime due trombe di plastica, a cinque anni me ne hanno comprata una”, racconta Fabrizio Bosso ai microfoni di fisarmonica.tv (la piattaforma che, con pifcastelfidardo.it, raccoglie info, interviste e reportage su eventi e protagonisti del concorso fidardense), mentre Biondini ricorda come già il suo bisnonno improvvisasse poesie accompagnandosi con l’organetto. Entrambi hanno un talento ben presto riconosciuto: Biondini ottiene giovanissimo il favore della temuta giuria a Castelfidardo, a 26 anni i critici definiscono Bosso il miglior talento jazz.

Fabrizio BossoMusicalmente per un tratto percorrono strade diverse. Quella di Biondini subisce uno stop volontario prima di riscoprire il suo strumento in versione jazz; quella di Bosso spazia con grande naturalezza attraverso numerose collaborazioni tra il jazz e il pop. “Sono sempre stato aperto alle contaminazioni – dichiara l’artista di origini torinesi – L’incontro tra tromba e fisarmonica è decisamente inusuale, ma la fisarmonica, specie con un fuoriclasse come Luciano, è uno strumento percussivo che dà un sostegno ritmico forte. In certi momenti può sembrare di sentire più strumenti”. La forza e il pathos di cui sono pieni i temperamenti musicali di questi due eccezionali artisti qualificano un progetto di grande fattura come “Face to Face” che si muove tra i richiami all’estetica del jazz, la libera improvvisazione e le influenze mediterranee.

Da ogni nota emergono “La voglia e il piacere di condividere momenti di vita oltre che artistici” e sul palco si sente. Ispirazione nel vissuto di entrambi musicisti: brani già nel repertorio di Bosso, altri a firma di Biondini, standard e pezzi improvvisati, ma sempre con strutture riconoscibili dal punto di vista melodico. La condivisione di un ampio spettro di riferimenti stilistici, dalla tradizione boppistica a quella mediterranea, la naturale inclinazione verso la libera improvvisazione e la profonda adesione alla formula del duo, rendono questo incontro musicale un fertile e coinvolgente momento di scambio.

Un dialogo tra pari, in cui non emerge una leadership, ma un interplay sempre funzionale all’espressione compiuta del discorso musicale.

Luciano BiondiniFisarmonicista misurato e dal tocco impeccabile, Biondini è dotato del linguaggio maturo proprio di chi possiede una profonda conoscenza della tradizione jazzistica moderna e un revisionismo storico tutto personale. Bosso, trombettista poliedrico e sfaccettato, anche lui giunto a una pregevole intensità artistica, lo asseconda in questa ricerca, tra le irruenze e le delicate alchimie di cui è intriso il suo suono. La forza e il pathos di cui sono pieni i rispettivi temperamenti musicali danno vita ad un progetto dove tutta la loro maestria, maturità stilistica e compositiva si esprime alla massima potenza.

Face to Face è anche un album pubblicato nel 2012 dalla Abeat Records. Il disco si apre con Prendere o lasciare, un brano di Biondini totalmente impostato sull’improvvisazione, dal tema velocissimo, che mette in evidenza il grande interplay e l’affiatamento che i due musicisti hanno costruito in quasi due anni di concerti in giro per l’Italia. Le ispirate e poetiche riletture di standard come The Shadow of Your Smile, o di brani del repertorio di Bosso come Il Gattopardo di Nino Rota (già contenuto nel disco “Enchantment” del 2011), Africa (scritto da Bosso e registrato con i Latin Mood in “Vamos”), o Rumba for Kampei, composta dal trombettista piemontese durante un viaggio a Zanzibar e dedicata all’incontro con un bimbo di nome Kampei, figlio di un masai conosciuto durante quel soggiorno, rivelano la totale sintonia del duo e la compiutezza dell’incastro timbrico dei due strumenti. La ballad Bringi, Prima del Cuore e l’omaggio allo choro brasiliano di Choroso, poi, tutti brani a firma di Biondini, dimostrano come la vena compositiva del fisarmonicista si adatti perfettamente all’abilità interpretativa di Bosso, riuscendo a esaltarne tanto l’intimo e raffinato lirismo, quanto l’esuberanza virtuosistica.

 

Venerdì 23 settembre ore 21.15

Cinema Teatro Astra – Via Giacomo Matteotti, 34 Castelfidardo (AN)

Ingresso libero

 

Per interviste e informazioni Fabrizio Bosso e Luciano Biondini

UFFICIO STAMPA GUIDO GAITO

guido@gaito.it

Mob. +39 329 0704981

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