Raduno degli ex Farfisa – Il ricordo di Gervasio Marcosignori

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Grande successo per il Castelfidardo Day

Il Castelfidardo Day si è svolto domenica 27 maggio nella città natale della fisarmonica. Un evento che ha riunito tanti musicisti e appassionati legati dall’affetto per la storica azienda di strumenti musicali Farfisa, chiusa definitivamente nel 1998, che per molti anni ha dato lavoro a migliaia di famiglie residenti nel territorio marchigiano. La giornata ha preso il via in mattinata con il saluto in municipio da parte dell’assessore Tania Belvederesi, intervenuta in nome dell’Amministrazione comunale fidardense. In rappresentanza del Comune di Camerano era presente l’assessore Jacopo Facchi. Tanti gli ospiti provenienti da ogni parte d’Italia, alcuni addirittura dalla Sicilia. Non poteva di certo mancare la mente del Castelfidardo Day, Claudio Capponi, colui che ha ideato l’iniziativa, curandone i dettagli e facendosi carico delle spese. Presente anche il direttore del Museo Internazionale della Fisarmonica, Vincenzo Canali, che, insieme alla Pro Loco, ha subito sposato l’iniziativa di Capponi mettendo a disposizione degli ospiti il patrimonio culturale e musicale conservato nelle sale del museo. Ma non sarebbe stata la stessa cosa senza la presenza del grande Gervasio Marcosignori, che ha preso la parola raccontando i momenti vissuti nelle vesti di dimostratore ai tempi d’oro della Farfisa, elogiando la qualità degli strumenti musicali prodotti, fino alla chiusura definitiva dell’azienda, nel 1998, causata dalla concorrenza nel settore da parte dei giapponesi. Durante la visita al museo Marcosignori ha tenuto una vera lectio magistralis sulla storia della fisarmonica, ricordando con grande lucidità ogni dettaglio sin dalla nascita dello strumento (nel lontano 1863 ad opera di Paolo Soprani), fino ad arrivare all’ingresso della fisarmonica nei conservatori italiani. Anche in questa occasione il Maestro non ha mancato di ribadire il suo convincimento sul sistema a bassi sciolti per quinte in luogo di quello cromatico, lamentando, inoltre, il fatto che la fisarmonica non venga costruita su di una lunghezza standard come il pianoforte. Marcosignori, sempre nell’arco della visita al museo, ha più volte affermato che le misure di costruzione dovrebbero rispettare lo standard 41 per 120 (41 tasti per la mano destra e 120 per la sinistra), e che la vera fisarmonica sia da considerare quella a piano. Dopo aver visitato brevemente la città di Castelfidardo, gli ospiti sono stati condotti in pullman in un noto ristorante di Reacanati, all’interno del quale sono stati esposti molti strumenti, in particolare organi, prodotti dalla Farfisa. Nell’arco del pranzo sono stati premiati i musicisti che hanno lavorato in Farfisa nelle vesti di dimostratori: Gervasio Marcosignori, Riccardo Burattini, Mirco Patarini, Santi Latora, Dino Cocchini, Ferruccio Premici, Francesco Castagna, Pino Gulizia. All’iniziativa ha preso parte anche Sandro Strologo, autore in passato di un prezioso libro sulla Farfisa. Nel pomeriggio la carovana del Castelfdardo Day ha fatto tappa alla Scandalli Accordions, gentilmente aperta dalla proprietà nonostante fosse domenica, dove è stato illustrato il delicato processo di costruzione della fisarmonica. A seguire il concertista Mirco Patarini si è esibito in una demo con un rarissimo esemplare di Scandalli “Super VI”. Il Castelfidardo Day si è concluso in serata, alle 18.30, con il concerto al Teatro Astra della Fisorchestra Città di Castelfidardo, diretta dal M° Riccardo Burattini. La Fisorchestra ha suonato opere di G. Rossini (Gazza ladra e Barbiere di Siviglia), G. Verdi (Vespri siciliani), Strauss (Fantasia valzer viennesi), Bizet (una suite dall’opera Carmen), per poi passare a un repertorio prettamente leggero composto da tanghi argentini, musiche francesi e colonne sonore di musiche da film. Applausi e richieste di bis a fine concerto da parte del pubblico, subito esaudite dal M° Riccardo Burattini con l’esecuzione di una dei tanghi più famosi di tutti i tempi: la celeberrima Cumparsita.

di Lorenzo Baiocco