Una vetrata di immagini sonore

Théo Ould, “Laterna Magica”

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Laterna magica - Théo OuldRecentemente pubblicato da Alpha Classic, Laterna Magica è il nuovo disco del fisarmonicista francese Théo Ould, con musiche di Jean-Philippe Rameau, Joahnn Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Piotr Ilich Tchaikovsky, Dmitri Shostakovich, Enrique Granados, Régis Campo e Tomás Gubitsch.

Il titolo di questo album, “en jouant sur la métaphore de la lanterne magique chère à Marcel Proust“, fa riferimento all’omonimo oggetto, che, grazie alla luce di una lampada o di una candela, riesce a proiettare immagini dipinte su lastre di vetro. Uno strumento affascinante, che riesce a dar vita a personaggi, luoghi e storie, evocando molteplici e colorate figure su una parete vuota e scura.

Il disco di Théo Ould può essere visto, in questo senso, con un’analogia: la fisarmonica si pone come una lanterna magica, capace di proiettare una variegata “vetrata musicale”. Le differenti immagini sonore presentate offrono all’ascolto diverse sfaccettature della fisarmonica da concerto, passando trasversalmente tra vari autori, periodi storici e generi; inoltre, princìpi di affinità o contrasto fanno da fil rouge nel collegamento dei brani. Dunque, in questa “proiezione” musicale, la fisarmonica e il suo esecutore rivelano numerose identità sonore dello strumento.

All’ascolto di questo disco, il viaggio tra le immagini musicali si rivela assai variegato e proteiforme: oltre al repertorio originale, scritto ex novo per lo strumento, molto interessanti sono le trascrizioni proposte, di differenti periodi e originariamente destinate a una differente strumentazione. Inoltre, la tavolozza timbrica viene ampliata ulteriormente: sono presentati brani che prevedono l’ausilio dell’elettronica, oltre che alcune composizioni di musica cameristica, sia in duo con il violinista Luka Faulisi che con la violoncellista Lisa Strauss.

Nelle esecuzioni della Toccata dalla Partita in Mi minore di Johann Sebastian Bach e della Gavotta dalla Suite in La di Jean-Philippe Rameau è possibile notare come la fisarmonica riesca a valorizzare la scrittura clavicembalistica, rendendo chiarezza all’apparato polifonico e contrappuntistico di queste composizioni. Inoltre, nella Ciaccona bachiana, trascritta dalla celebre revisione di Ferruccio Busoni, è possibile individuare molte varietà timbriche dello strumento – ottenute anche grazie all’impiego dei differenti registri – e un virtuosismo tecnico dell’esecutore.

Laterna magica di Régis Campo è il brano che ha dato il titolo al disco di Théo Ould. Dal carattere energico e ritmico, esplora numerose potenzialità tecniche dello strumento; la ricerca compositiva di questo brano indaga vari aspetti della fisarmonica, da quello timbrico – nelle differenze tra manuale destro e sinistro – a quello ritmico-percussivo – con l’uso di tecniche strumentali come l’oscillazione del mantice, o con la percussione del mantice e dei pulsanti dei registri –.

La Romanza di Piotr Ilich Tchaikovsky, uno dei brani giovanili del compositore russo, è stata scritta originariamente per pianoforte, ma riesce ad adattarsi alle caratteristiche tecniche della fisarmonica. Théo Ould ricrea, con il proprio strumento, il carattere della composizione, talvolta malinconico – come nella parte iniziale e conclusiva del brano – talvolta quasi festoso – come si evince nella parte centrale, di contrasto –. Dal carattere cupo e nostalgico è altresì la Danza Spagnola di Enrique Granados. Anche in questa esecuzione la fisarmonica ripropone l’originale pianistico in una nuova – ma altrettanto melanconica – veste sonora.

Il vasto assortimento sonoro del disco di Théo Ould risulta molto interessante anche nelle composizioni cameristiche. Il tono elegiaco e grazioso del Minuetto mozartiano, tratto dalla Sonata in Mi minore per violino e tastiera, si esprime qui in maniera ideale. L’unione timbrica tra violino e fisarmonica, seppure nata “a posteriori” rispetto agli anni delle sonate mozartiane, risulta particolarmente adatta a queste composizioni; la scrittura tastieristica di questo brano, inoltre, ben si adatta a una riproposizione sullo strumento a mantice. La trascrizione del Finale dalla Sonata per violoncello e pianoforte di Dmitri Shostakovich, invece, si presenta come un dialogo paritetico tra fisarmonica e violoncello; i due strumenti, interagendo l’uno con l’altro, esprimono appieno il tono drammatico di questa musica.

Molto particolari e d’effetto, infine, sono le composizioni di Régis Campo e di Tomás Gubitsch per fisarmonica ed elettronica. Nelle loro diverse conformazioni e caratteri, questi brani riescono a proiettare l’immagine sonora della fisarmonica in nuove prospettive musicali. Il risultato è una fusione assai singolare che crea varie e particolari atmosfere timbriche, grazie alla fusione tra il suono analogico dello strumento a mantice e quello creato elettronicamente. In À ce train-là e Tango tangenti, Gubitsch fonde elettronica e tango argentino, con la fisarmonica che rimembra le sonorità del bandoneón. Sonorità completamente differenti da quelle meditative di Au bourd du Nahuel Huapi, nel quale la fisarmonica dialoga, in una scrittura contrappuntistica, con scansione ritmica e suoni creati dell’elettronica. In Pagamania ! di Campo, invece, è il tono ironico e grottesco del brano a richiamare l’attenzione.

Infine, la Laterna magica di Théo Ould si conclude con Ad astra, brano in cui fisarmonica ed elettronica si fondono in sonorità sospese, soffuse, quasi a voler portare l’ascoltatore, alla fine di questo variegato viaggio musicale, verso una dimensione cosmica, astrale.

 

(Foto: Angie Kremer)

 

Théo Ould, Laterna Magica

Etichetta discografica: Alpha Classic

Anno produzione: 2023

 

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