Il folk dal sapore avveniristico

Pierpaolo Vacca, “Travessu”

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TravessuIl mood ancestrale del folk, quello che profuma di terra, mare e sole che si unisce in modo simbiotico con sonorità contemporanee, “2.0”, dal gusto futuristico, per offrire una prospettiva stilistica completamente diversa e, soprattutto, per sdoganare il concetto della musica popolare considerata solo come un genere démodé. Pierpaolo Vacca, ardimentoso organettista e compositore, riesce in questa brillante operazione, cioè quella di creare un fascinoso anello di congiunzione fra passato e presente attraverso Travessu, la sua nuova realizzazione discografica. Insieme a lui, in questo album, figurano alcuni ospiti d’eccezione di fulgido talento come DJ Cris (synth, batteria ed elettronica in Danzas | Sardstep), Fabio Calzia (chitarra in Tziu Soddu), Nanni Gaias (batteria in Tziu Soddu), Dino Rubino (pianoforte in Cappotto e Vinza Manna) e Pape Ndiaye (tama in Campid Afro). La tracklist è formata da tredici brani, di cui Tziu Soddu, Ballu Travessu, Campid Afro, Sa Hesta ‘e Santu Predu e Ispossoriu sono composizioni originali frutto della rigogliosità di Vacca, mentre Danzas | Sardstep (Pierpaolo Vacca – Cristian Orsini), Cappotto (Pierpaolo Vacca – Dino Rubino), Vinza Manna (Pierpaolo Vacca – Dino Rubino), Dillu (tradizionale), Ballu Tzoppu (tradizionale), Passu Torrau (tradizionale), Ballu Tundu (tradizionale) e Danza (tradizionale) completano il CD. Organettista e compositore particolarmente intraprendente, dalla fervida immaginazione, Pierpaolo Vacca è un luminoso talento dell’organetto. Dopo la gavetta nelle piazze della Sardegna, fra rassegne, sagre e processioni, nel 2004 entra nel gruppo folkloristico ovoddese Oleri con cui collabora tutt’ora. Nel 2011 fonda i Folkaos, gruppo combat folk con cui si esibisce in diverse piazze e festival della Sardegna. Dal 2014, con il cantante e chitarrista Giuseppe Muggianu, suona nel progetto In Giro per Canzoni dedicato ai cantautori italiani. Nel 2018, invitato da Paolo Fresu al festival “Time in Jazz”, si esibisce in un concerto in “Solo” dal titolo Jazz e Tradizione Popolare tra Passato e Futuro, a cura di Fabio Calzia, progetto caratterizzato da uno stile molto personale che prevede l’utilizzo di effetti elettronici nella musica tradizionale sarda. Nel giugno 2019 partecipa al progetto Music@work ideato e sviluppato dall’associazione Cherimus. In una breve permanenza a Dakar (capitale del Senegal) contribuisce alla nascita del gruppo sardo-senegalese Gegò Yegó insieme a Massimo Congiu, Francesco Medda (Arrogalla), Pape Ndiaye, Pape Ndiop e Kalsoum. Contestualmente la formazione registra un disco in cui si fondono le musiche tradizionali della Sardegna con le melodie e i ritmi del Senegal in modo originale e moderno. Nell’arco della sua carriera stringe diverse collaborazioni con svariati e importanti artisti come Alberto Sanna, Gisella Vacca, Mauro Palmas, Francesco Fry Moneti, Modena City Ramblers, Andrea Pisu, Jullien Cartonnet, soltanto per elencarne alcuni. Venendo alla sua discografia, Travessu segna il suo debutto da leader in un album. Danzas | Sardstep, probabilmente, è il brano che più di tutti rappresenta l’inclito esempio della commistione tra folk ed elettronica, fra passato e presente. Qui, infatti, il playing solare e genuino di Pierpaolo Vacca evoca il retaggio della musica popolare, ma è radicalmente rinverdito dall’utilizzo creativo di DJ Cris dei synth e dell’elettronica. Il mood rarefatto di Cappotto è denso di suspense. Qui l’organettista, anche con l’ausilio dell’elettronica, cesella un manto melodico ipnotico, intessendo un fitto dialogo con Dino Rubino che dà vita a un pianismo tensivo, ricco di ammalianti intarsiature armoniche. In Vinza Manna si respira un clima soulful. Questa composizione, di primo acchito, colpisce per la bellezza e per la profondità comunicativa del tema. Vacca e Rubino conversano architettando trame melodiche e armoniche carezzevoli, curando egregiamente la dinamica ed esprimendosi con un pathos che conquista. Ispossoriu è un brano dall’imprinting sacrale in cui l’organettista, alquanto ispirato, si racconta e si descrive attraverso un eloquio sorgivo. Travessu è una preclara dimostrazione di coesistenza fra l’antico e il contemporaneo, un disco che solo all’apparenza è un ossimoro stilistico, poiché invece è concepito con una brillante idea di continuum tra il passato e il presente che volge lo sguardo e orienta l’orecchio verso il futuro, senza snaturare la pura essenza del folk. Ma arricchendolo di ingredienti freschi come fosse un piatto tipico della cucina tradizionale sarda rimodernato da uno chef stellato dell’organetto come Pierpaolo Vacca.

 

(Foto di Alessia Zedde)

 

Pierpaolo Vacca, Travessu
Etichetta discografica: EtnoTuk (By Tuk Music)
Anno produzione: 2024

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