In dirittura d’arrivo la 4° produzione discografica della band L’Orage

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L’Orage

MACCHINA DEL TEMPO

Uscita: 22 gennaio 2016

 

L'orage - Macchina del tempo (Copertina CD)Il Rock delle Montagne della band rock-folk più affermata del panorama italiano, consacrata agli occhi del grande pubblico dal secondo invito di Francesco De Gregori all’evento “Rimmel 2015” in Arena di Verona, reduce da oltre 100 concerti in tutt’Italia dalla pubblicazione dell’ultimo album 2 anni fa, torna con il nuovo progetto Macchina del Tempo, prodotto con Enrico ‘Erriquez’ Greppi, sostenuto da un ricchissimo crowdfunding che conferma la solidissima fanbase.

Scrittore, conduttore radiofonico, cantautore e performer, Alberto Visconti, la ‘penna’ de L’Orage, racconta il titolo di questo 4° lavoro discografico con la creativa precisione che contraddistingue il suo stile: “Ogni band può essere intesa come una ‘Macchina del Tempo’, l’elemento fondante della musica, del ballo che ancora oggi fa parte del nostro DNA; ma L’Orage è anche una macchina diacronica, che unisce gli strumenti antichi e di tradizione popolare, come ghironda e organetto diatonico, alla formazione rock in un continuo dialogo presente-passato divenuto ormai la nostra cifra stilistica. Vocazione di dialogo temporale sottolineata anche dalla scelta analogica fatta in studio a Roma con il fonico Gianluca Vaccaro”.

“Macchina del Tempo” è anche il primo album scritto d’un fiato: grazie ai lunghi anni on the road L’Orage ha sempre presentato album che raccoglievano pezzi con una lunghissima storia di palchi, testati dal pubblico, ballati fino allo sfinimento, riarrangiati in mille vesti a seconda dell’occasione – L’Orage sono infatti noti per riuscire a suonare dai picchi del grande alpinismo agli ascensori. Questa volta non è andata così, l’album andava scritto da zero, il patrimonio di musica già vissuta era finito e bisognava riempire di nuovo i cassetti. Terminati i tour,  con una formazione sensibilmente modificata grazie all’ingresso nel gruppo del franco-italiano Marc Magliano al basso elettrico, L’Orage si è chiuso in ritiro invernale in Valgrisenche, una delle valli più fredde e isolate della nativa Val d’Aosta e con uno strenuo lavoro collettivo, che per la prima volta vede la firma anche di Florian Bua (batteria) e Memo Crestani (chitarra), sono nate le canzoni e i ricchissimi arrangiamenti strumentali di Remy e Vincent Boniface, vere proprie canzoni dentro le canzoni, secondo uno stile musicale inconfondibile che L’Orage non intende tradire, nonostante i tanti ‘inviti al ritornello’ ricevuti nella loro ormai lunga carriera.

Così come l’abitudine alle citazioni letterarie non viene meno in quest’album, che apre con “I piedi più belli del mondo”, testo liberamente ispirato dal racconto di Heinrich Boll in “Diario d’Irlanda”, dove si narra la storia di una donna che ogni 24 o 25 settembre mette al mondo un figliolo, nato dall’unico ritorno annuale, a Natale, del marito migrante a Londra. Una storia mitologica, fatta di ostinazione, tenacia, povertà, migrazione e speranza sullo sfondo della bellezza selvaggia della costa irlandese, ironicamente e poeticamente illuminata dai piedi della madre-icona, straordinariamente belli, i più belli del mondo.

E proseguono con “Giulio Verne”, chiamato in causa durante una sfida di freestyle in cui Visconti provò il suo virtuosismo a rimare con qualsiasi cosa, compreso il barbuto e arcinoto scrittore ottocentesco, che qui diventa il simbolo di tutti coloro che sono sì famosi di nome, ma sconosciuti nei reali contenuti, come il protagonista del testo a disagio di fronte a chi lo mitizza per nulla. Ma il gioco degli intrecci ironici continua sulla pelle del povero “Giulio Verne” in questa canzone che lo stesso Visconti definisce “Devota al Ritornello”, signore dell’universo pop, qui esercitato con la minuziosa caparbietà dei veri montanari davanti alle sfide.

L'OrageE non manca nemmeno il ballo, impossibile assenza da parte della band che ha nel sangue il BalTrad, che ancora lo pratica nei singoli side projects dei vari membri, che da quel mondo di polke e mazurke clandestine, di rave acustici sui monti, non potrà mai staccarsi del tutto.  Due Scottish in rapida sequenza: “Il temporale” e “La Gelosa”, canzone autolesionista in cui Visconti racconta a tutte le donne sospettose del mondo le mille bugie e le mille astuzie a cui possono ricorrere con successo gli uomini, ‘una forma di esorcismo’ dice l’autore….

Poi “Le Storie di Ieri” eseguita magistralmente con Francesco De Gregori, loro primo fan da anni, in Arena di Verona per “Rimmel 2015”: una scelta naturale per un gruppo che tanti concerti ha fatto in memoria della Resistenza, che dopo De Gregori e la splendida interpretazione di De Andrè, si sente davvero ‘i ragazzi’ del testo.

L’immancabile montagna con “Skyline” scritta per l’edizione 2014 dei Piolets d’Or, di cui L’Orage sono praticamente la ‘band non ufficiale’. Dedicata a Walter Bonatti, scritta nell’anno in cui il Piolet d’Or fu assegnato all’eroico Kurt Diemberger, icona assoluta dell’alpinismo più radicale, la canzone è dedicata alla vera epica del grande alpinismo ed ai suoi titani. “Skyline” è impreziosita dalla voce di Naif, cantante valdostana dai brillanti esiti francesi, con cui L’Orage ha più volte collaborato.

Lo spirito bittersweet prosegue con “Com’è come non è”, pezzo amaro sull’euforia liberatoria che ti coglie quando prendi coscienza delle infinite bugie, omissioni, inganni propinati per decenni, una specie di catarsi che ti apre a qualsiasi opzione, ma che contiene in ogni verso un giocoso divertissement dedicato a Mina, il cui nome punteggia di nascosto tutto il testo. Scritto per un evento-omaggio all’ultimo mito della canzone italiana, la canzone diventa uno stravagante mix di protesta sociale e dono segreto ad una donna diversa.

Ancora la Val d’Aosta e la storia musicale che scorre nelle vene dei Boniface in “Monsieur T.” dedicata a Enrico T , cantautore, cabarettista, personaggio delirante, scomodissima coscienza civile della Valle, amico e collaboratore dei Trouveur Valdotèn, gruppo ‘di famiglia’ dei fratelli Boniface. Morto nel ’93, incarnava lo spirito dello ‘sbandato a testa alta’ nel quale il gruppo più intimamente si riconosce. Su di lui gli aneddoti si sprecano, come il racconto di un Guccini fan che si arrampica in Valle per conoscere questo personaggio così fascinosamente deragliante da ogni norma. Ma il nostro eroe si ubriaca oltre ogni limite e manca l’appuntamento.

 

L’Orage è:
Alberto Visconti: voce, chitarra classica
Rémy Boniface: violino, organetto diatonico, ghironda, mandolino, voce
Vincent Boniface: organetto diatonico, cornamuse, sax tenore, clarinetto, organo, bansuri, low whistle, voce
Matteo ‘Memo’ Crestani: chitarra elettrica, chitarra acustica, mandolino, charango, dobro
Florian Bua: batteria
Marc Magliano: basso elettrico

Enrico Fumasoli: fonico di sala
Marco Zaffuto: fonico di palco

Ospiti:
Enrico ‘Erriquez’ Greppi: voce su “L’Orage”, percussioni
Naif: voce su “Skyline”
Roberto Procaccini: organo su “Volevo Andarmene”

Testi: Alberto Visconti
Musiche: Alberto Visconti, Rémy Boniface, Vincent Boniface
(Tranne “L’Orage”: parole e musica di George Brassens; “Le Storie di Ieri”: parole e musica di Francesco De Gregori;  “Skyline”: parole di A. Visconti e Naif, musica di A. Visconti, Naif, R. Boniface, V. Boniface; “Monsieur Thiébat”: parole di A.Visconti e Gaetano Lo Presti, musica di A. Visconti, G. Lo Presti, R. Boniface, V. Boniface; “Non Risparmiare Energia”: parole di A. Visconti, musica di A. Visconti, R. Boniface, V. Boniface, M. Crestani, F. Bua; “I Piedi più Belli del Mondo”: parole di A. Visconti, musica di A. Visconti, R. Boniface, V. Boniface, M. Crestani, F. Bua
Arrangiamenti: L’Orage
Edizioni: tutte le tracce: Ph.D. Srl, eccetto “Le storie di ieri” (edizioni Universal Music Publishing Ricordi Srl) e “L’orage” (Copyright controlled)

Prodotto da Enrico ‘Erriquez’ Greppi.

Registrato da Gianluca Vaccaro presso il Terminal 2 Studio di Roma e da Raffaele ‘Neda’ D’Anello presso il MeatBeat Studio di Sarre

Mix e Mastering: Gianluca Vaccaro presso il Terminal 2 Studio di Roma

Foto: Roberto Serra

Una produzione L’Orage e Ph.D Music Management

Management e Booking: Tiziana Sconocchia (tiziana.sconocchia@ph-d.it)

www.lorage.it
Ufficio stampa: Alessia Capelletti

e-mail a.capelletti@capelletti-moja.com

tel. 347 5801910