Musica italiana del Trecento e pop italiano che profumano di nuovo

Giovanna Carone, “Dolcissime Radici”

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Dolcissime RadiciFrutto di una profonda ricerca (anche interiore) stilistica, di un sapido continuum fra tradizione e modernità, la raffinata cantante Giovanna Carone dà vita a Dolcissime Radici, la sua nuova opera discografica comprendente undici brani appartenenti (principalmente) alla musica italiana del Trecento e al pop italiano, ma (re)interpretati con una nuova linfa, ricchi di humus, attraverso una propria identità e una spiccata personalità che emergono prepotentemente. O Vezzosetta dalla Chioma d’Oro (Villanella: dal primo libro di villanelle di Andrea Falconieri 1586 – 1656), Passione (Libero Bovio – Ernesto Tagliaferri – Nicola Valente), Lamento di Apollo (dalla Dafne di Francesco Cavalli 1602 – 1676), Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli (ricordo di Cesare Pavese – Mario Pogliotti), Giovine Vagha (Ballata Francesco Landini 1325/1335 – 1397), Un Giorno Dopo L’Altro (Luigi Tenco – Chaumelle), Ecco la Primavera (Francesco Landini 1325 – 1335 – 1397), Fantasia – Se l’Aura Spira (Aria di Girolamo Frescobaldi 1583 – 1643), Un Anno d’Amore (Mogol – Alberto Testa – Gaby Verlor – Nino Ferrer), Di Sole e d’Azzurro (Adelmo Fornaciari – Matteo Saggese – Mino Vergnaghi) e La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno (Max Gazzè) i titoli dei brani presenti nel CD. Al fianco di Giovanna Carone, un nutrito parterre di eccellenti musicisti come: Vince Abbracciante alla fisarmonica (in Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli, Un Anno d’Amore, Di Sole e d’Azzurro), fresco vincitore dell’”Orpheus Award”, premio della critica per produzioni fisarmonicistiche, con il suo disco intitolato Terranima,  Pippo D’Ambrosio alle percussioni (in O Vezzosetta Dalla Chioma d’Oro, Passione, Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli, Giovine Vagha, Ecco la Primavera), Nando Di Modugno alla chitarra (in O Vezzosetta dalla Chioma d’Oro, Passione, Giovine Vagha, Ecco la Primavera, Fantasia – Se l’Aura Spira, Un Anno d’Amore, Di Sole e d’Azzurro), Leo Gadaleta al violino, Fender Rhodes, chitarre ed elettronica, nonché arrangiatore dell’album (chitarra in Passione, Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli, chitarra synth ed elettronica in Giovine Vagha, violino, Fender Rhodes ed elettronica in Ecco la Primavera, violino in Un Anno d’Amore, Di Sole e d’Azzurro), Guido Morini al clavicembalo e al pianoforte (in O Vezzosetta dalla Chioma d’Oro, clavicembalo in Fantasia – Se l’Aura Spira, Un Anno d’Amore, Di Sole e d’Azzurro), Roberto Ottaviano al sax soprano (in Giovine Vagha, Ecco la Primavera), Mirko Signorile al pianoforte (in Lamento di Apollo, Un Giorno Dopo l’Altro, Fantasia – Se L’Aura Spira, La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno), Giorgio Vendola al contrabbasso (in O Vezzosetta dalla Chioma d’Oro, Passione, Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli, Giovine Vagha, Ecco la Primavera, Fantasia – Se l’Aura Spira, Un Anno d’Amore, Di Sole e d’Azzurro). Nel corso della sua prolifica e fulgida carriera, Giovanna Carone ha cantato per “Mousikè”, “Antiche Note di Umbria e Toscana”, “A.Gi.Mus.” di Roma, Basilica “San Nicola” a Bari, “Pietà dei Turchini” a Napoli, “Festival Leonardo Leo”, “Suoni del Mediterraneo”, “Festival Farinelli”, “Musica nella Corti di Capitanata”, “Festival dell’Aurora” di Crotone, “Voci dell’Anima”, “Cantar Lontano” a Milano. Ha inciso “Il Primo Libro dei Madrigali a Quattro Voci” di Pomponio Nenna, “Adies Mes Amour”, “Donnamor” con il tiorbista Rosario Conte, “Il Bacio alla Barese” sull’ottavo libro di Madrigali di Pomponio Nenna. Nel 2008, insieme al pianista Mirko Signorile, forma il Farlibe Duo, un profondo sodalizio musicale che sfocia nella registrazione di Betàm Soul, Far Libe e Mirazh. Diversi i festival ai quali questo duo è stato invitato, fra i quali: “L’Adriatico Mediterraneo”, “Time Zones”, “Pietre che Cantano”, “Nel Gioco del Jazz”, “Sulle Ali della Bellezza”, “Bari in Jazz”, “Santafiora Festival”, “Piano Ostuni” “Mito” di Torino. Dal 2017, invece, a riprova del suo elogiabile eclettismo, Giovanna Carone collabora con Elisa Barucchieri e la compagnia di danza Resextensa nello spettacolo Sospensioni Sonore, mentre nel 2018-2019 è in tour con Daniele Sepe e l’Orchestra della Magna Grecia. Dal vivo, si è esibita su Rai Radio 3 nel programma 6 Gradi e per i concerti del Quirinale. Nel 2015 dà vita allo spettacolo Marlene Cherche la Rose sulla vita, i film e le canzoni di Marlene Dietrich, più volte replicato in teatro con ottimi riscontri. Nel 2017 è in tour in Svizzera per lo spettacolo Auf Flügen des Gesanges con l’attrice Eva Mattes. Nel 2020, ecco la sua nuova realizzazione discografica intitolata Dolcissime Radici. In Un Paese Vuol Dire Non Essere Soli l’interpretazione di Giovanna Carone è intrisa di eleganza, adornata da una maliarda comunicatività, a tratti teatrale, ottimamente sostenuta dal comping tessuto da Leo Gadaleta, Giorgio Vendola e Pippo D’Ambrosio. Suggestive le incursioni di Abbracciante, che si esprime attraverso un playing intenso, velatamente melanconico, locupletato da un nobile senso melodico. Lo struggente mood di Un Anno d’Amore lascia il segno. Morini, Di Modugno, Gadaleta, Vendola e Abbracciante accompagnano il canto appassionato e appassionante di Carone con fervore espressivo e finezza. La versione della famosissima Di Sole e d’Azzurro, magnificamente interpretata da Giorgia, è (ri)visitata in chiave colta, in cui Giovanna Carone interpreta la canzone con un imprinting personale, meno sinuoso in confronto all’originale, di chiara derivazione classica, distaccandosi (di proposito) dalle venature blue-eyed soul appartenenti alla vocalità della cantante romana. Dolcissime Radici è un album che rappresenta un ammaliante caleidoscopio, un trait d’union fra l’antico e il moderno, impreziosito da svariate e fascinose colorazioni europee, world music e brasiliane, partendo dalle radici, da quelle radici che Giovanna Carone non intende obliare per volgere lo sguardo al presente con maggiore consapevolezza e spirito di innovazione.

 

(Foto di Umberto Diecinove)

 

Giovanna Carone, Dolcissime Radici

Etichetta discografica: Digressione Music

Anno produzione: 2020

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