Quando la spregiudicatezza regna sovrana
Silvia Bolognesi Young Shouts, “A Frame in the Crowd”
Affrancarsi dall’idea del facile appeal per proporre progetti che catturino l’attenzione di un pubblico non necessariamente eterogeneo è sempre un’impresa ardua. Ma l’ardimentosa contrabbassista jazz e compositrice Silvia Bolognesi, nel corso degli anni, ha ampiamente dimostrato di avere connaturato nel suo DNA uno spirito iconoclasta, innovativo, mirato all’avanguardia, che le consente di prendere (scientemente) le debite distanze da certe logiche commerciale, a volte, risibili e tarpanti per la creatività. Nel solco di quanto già tracciato attraverso la produzione dei suoi dischi precedenti, ecco venire alla luce A Frame in the Crowd firmato Silvia Bolognesi Young Shouts, intraprendente quartetto formato da Emanuele Marsico (voce e tromba), Attilio Sepe (sax alto e sax tenore) la stessa Silvia Bolognesi (contrabbasso) e Sergio Bolognesi (batteria ed elettronica). Sono sei i brani presenti nel CD, frutto della vulcanica materia grigia di Silvia Bolognesi, fatta eccezione per Dyani (testo di Griffin Alan Rodriguez). Musicista totale, assai creativa, eclettica e infaticabile sperimentatrice, Silvia Bolognesi è una contrabbassista che gode di alta considerazione a tutte le latitudini. Nell’arco della sua brillante e prolifica carriera ha stretto collaborazioni di assoluto prestigio insieme a numerosi musicisti di statura nazionale e mondiale, fra cui: Dee Alexander, Cristiano Arcelli, Gianni Basso, Stefano Bollani, Piero Bittolo Bon, Paolo Botti, Jean Paul Bourelly, Jo Bowie, Fabrizio Bosso, Rob Brown, Tony Cattano, Ernest Dawkins, Maria Pia De Vito, Hamid Drake, Rossano Emili, Ettore Fioravanti, Tiziana Ghiglioni, Tristan Honsinger, Paul Jeffrey, Stefano Maltese, Sabir Mateen, Andrea Melani, Pasquale Mirra, Nicole Mitchell, David Murray, Simone Padovani, Daniele Paoletti, Evan Parker, Emanuele Parrini, Fabrizio Puglisi, Enrico Rava, Ernest Reisenger, David Riondino, Bobo Rondelli, Giancarlo Schiaffini, Alan Silva, Ballake Sissoko, Gunter “Baby” Sommers, Achille Succi, Marco Tamburini, Chad Taylor, John Tchicai, Les Tartit, Pietro Tonolo, Gianluigi Trovesi, Ken Vandermark. Grazie al suo cristallino e conclamato talento, si è esibita in svariati e importanti festival in Italia e all’estero, ad esempio in Spagna, Bulgaria, Slovenia, Polonia, Giappone, Stati Uniti, Germania, Olanda. Nel 2010 ha vinto il “Top Jazz” di “Musica Jazz” come “Miglior nuovo talento del jazz italiano” e, nello stesso anno, ha conquistato il trofeo “In Sound” per la categoria “Contrabbassisti”. La sua attività concertistica è affiancata da quella didattica, per la quale è impegnata in Italia e in Europa. Per quanto concerne invece la sua produzione discografica, che comprende oltre quaranta album in cui è leader o sideman, eccola di nuovo protagonista con A Frame in the Crowd. L’impatto sonoro di Kick Him Out è molto forte, nonché estremamente interessante l’intreccio timbrico fra tromba e sax. L’eloquio di Sepe (al sax alto) è intrigante, inebriante, pregno di pungenti scorribande cromatiche e sostenuto dal cangiante e incalzante comping cesellato dal tandem Silvia Bolognesi-Sergio Bolognesi. Marsico (alla tromba) dà vita a un discorso improvvisativo guizzante, impreziosito da brillanti idee armoniche. Snap si apre con l’accattivante riff di Silvia Bolognesi. L’elocuzione (alla tromba) di Emanuele Marsico è sinuosa, arricchita da inflessioni esotiche, sonorità (volutamente) sghimbesce e improvvisi sprint cromatici. Il mood del brano eponimo A Frame in the Crowd, specialmente nelle misure iniziali, è etereo, evocativo, avvolto in un senso di mestizia. Qui il sassofonista (al sax alto) costruisce un solo narrativo, descrittivo, enfatizzato dal comping policromatico architettato dalla coppia Silvia Bolognesi-Sergio Bolognesi. Sull’onda della stessa vibrazione emozionale, il trombettista sviscera un playing icastico, colmo di comunicatività. Partorito in direzione contemporary jazz, con le influenze free che rappresentano un segno particolare della carta d’identità di Silvia Bolognesi, dall’ascolto di A Frame in the Crowd emerge un messaggio artistico forte e chiaro: la mission della musicista toscana è quella di esprimersi attraverso una personalità stilistica e una cifra estetica volte a renderla riconoscibile già dopo poche battute, sia come contrabbassista che (soprattutto) come compositrice, ovviamente anche grazie all’indispensabile contributo fornito dai suoi tre formidabili compagni di viaggio, con quella spregiudicatezza che caratterizza fortemente la sua visione della musica.
(Foto di Rossetti Phocus)
Silvia Bolognesi Young Shouts, A Frame in the Crowd
Etichetta discografica: Fonterossa Records
Anno produzione: 2021