Le canzoni di Paolo Conte da un’altra prospettiva

Ilaria Pilar Patassini with Angelo Valori & Medit Orchestra – “Canto Conte”

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Canto ConteFamosissimo in tutto il mondo soprattutto per Azzurro, divenuta negli anni una hit, quasi come se fosse un secondo inno d’Italia, Paolo Conte è uno fra i cantautori italiani più eleganti, estrosi ed eclettici degli ultimi cinquant’anni. Ma la sua ricca discografia contiene capolavori assoluti che esaltano la sua poliedricità stilistica attraverso cui, da sempre, spazia con disarmante naturalezza dal cantautorato alle colorazioni jazz, passando per la chanson. La raffinata cantante Ilaria Pilar Patassini, con la Medit Orchestra diretta da Angelo Valori, rilegge e riveste la musica dell’artista astigiano, con un trascorso da avvocato, in modo personale. E lo fa dando alla luce la sua nuova creatura discografica intitolata Canto Conte. Ad arricchire l’orchestra di Valori, tre eccellenti solisti quali Manuel Trabucco al clarinetto e al sax, Danilo Di Paolonicola alla fisarmonica e lo Special Guest Alessandro D’Alessandro all’organetto in Madelaine, Messico e Nuvole, Come mi Vuoi e Il Maestro. Diciotto i brani figli della fertilità compositiva di Paolo Conte scelti dall’autrice dell’album, brillantemente riarrangiati con un alto tasso di classe. In grado di spaziare con disinvoltura dal pop al jazz, fino a giungere alla world music, Ilaria Pilar Patassini è una cantante dal timbro vellutato, dalla notevole levità interpretativa, che spicca per la sua intensa comunicativa. Grazie alle sue indubbie qualità, nel corso della carriera stringe numerose collaborazioni al fianco di musicisti, attori e artisti in generale di rango nazionale e internazionale, stimati a tutte le latitudini, come Geoff Westley, Joe Barbieri, Bungaro, Pacifico, Franco Piana, Don Byron, Gianluigi Trovesi, Enzo Favata, Peppe Servillo, Neri Marcoré, Dino Piana, Tosca, Daniele Di Bonaventura, soltanto per elencarne alcuni. Venendo invece alla sua discografia, Canto Conte è il nuovo lavoro dato alle stampe di recente. Alle prese con una Verde Milonga è reinterpretata dalla cantante con finezza, a tratti con un imprinting velatamente attoriale e sapiente gestione della dinamica, ottimamente supportata dal manto armonico dell’orchestra, dai sinuosi interventi di Trabucco e dalle adamantine incursioni di Danilo Di Paolonicola. Un Vecchio Errore è una canzone che alza notevolmente il livello dei decibel emozionali. Qui, il trasporto emotivo di Ilaria Pilar Patassini emerge in modo preponderante, sempre avvolta dal carezzevole tappeto armonico cesellato dall’ensemble diretto da Angelo Valori. Gli Impermeabili, altro evergreen del maestro Conte, si apre con gli archi incalzanti e con il timbro suadente della Patassini che, inoltre, impreziosisce la sua interpretazione con un sopraffino e fugace utilizzo dei mordenti. In Madeleine, la cantante mette in evidenza un timbro arioso, maliardo, soprattutto in alcuni passaggi. Spassiunatamente, canzone dal forte impatto emozionale, è interpretata da Ilaria Pilar Patassini con sensualità, carnalità, ancora una volta con saggia gestione della dinamica, brano in cui gli speziati disegni melodici di Trabucco e Di Paolonicola profumano di Mediterraneo. La danzante Messico e Nuvole è colorata dall’organetto di Alessandro D’Alessandro, che sparge soffi di mantice con parchezza e leggiadria. Come mi Vuoi è arrangiata praticamente per trio: voce, pianoforte (suonato da Angelo Valori) e organetto; dunque senza orchestra. Anche qui, il pathos che sgorga dalle corde vocali e dall’anima “soulful” della cantante è tangibile. Alessandro D’Alessandro lavora di mantice con grande padronanza e consapevolezza, incentrando tutte le suoi incursioni su una dinamica toccante, altamente efficace specie dal punto di vista espressivo. Il Maestro chiude l’album. Anche in questo caso, la presenza dello Special Guest Alessandro D’Alessandro è assai preziosa, in quanto lui, seppur con poche note, aggiunge bei colori alla palette sonora della Medit Orchestra. Pur rispettando profondamente l’estetica di una figura iconica vivente come Paolo Conte, Ilaria Pilar Patassini e l’orchestra diretta dalle sicure e sapienti mani di Angelo Valori dipingono, in note, un volto differente del cantautore di Asti. Poiché fra variazioni melodiche, spostamenti di accenti, sostituzioni armoniche, dunque con arrangiamenti particolarmente accurati, forniscono una (ri)lettura strettamente personale che non intende per nulla destrutturare la musica dell’artista piemontese. Ma è un modo affettuoso e addirittura amorevole di omaggiarlo senza scadere in volgari emulazioni. Il tutto nel segno di una classe cristallina che rappresenta l’acme di Canto Conte.

 

(Foto di Master Graphics Photografy)

 

Ilaria Pilar Patassini with Angelo Valori & Medit Orchestra, Canto Conte

Etichetta discografica: Parco della Musica Records

Anno produzione: 2025

 

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