L’umanità prima di tutto

Trasmettere il senso di umanità attraverso la fisarmonica nella concezione di Zorica Karakutovska

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Zorica KarakutovskaFisarmonicista e didatta dalla sensibilità fuori dal comune, Zorica Karakutovska è una musicista dalla profonda nobiltà d’animo. L’artista macedone racconta e descrive le mille sfide intraprese anche nell’ambito della didattica fisarmonicistica, la sua visione della musica e la sua opera di divulgazione legata al suo strumento, oltre a soffermarsi sui progetti futuri di cui lei è protagonista.

Nella tua attività artistica è fondamentale il ruolo di insegnante che ricopri con grande soddisfazione professionale e umana. Infatti, i tuoi studenti hanno vinto oltre cinquecento premi in concorsi nazionali e internazionali. C’è una ricetta perfetta o un segreto per essere un insegnante di successo?

Sono grata alla vita, perché ho avuto l’opportunità di imparare da persone con grande esperienza. La lezione più importante nel campo della musica è che il solo talento non è sufficiente per raggiungere il successo, poiché dietro ogni grande traguardo raggiunto c’è un lavoro scrupoloso e serio. Sto cercando di trasferire questa lezione ai miei allievi. Quando qualcuno inizia a studiare nella mia classe, la prima cosa che gli dico è che deve impegnarsi tanto per migliorare e per imparare a suonare bene la fisarmonica, ma la cosa più importante per me è che riesca a comprendere il vero e proprio senso dell’umanità.

Sei presidente dell’Associazione Macedone dei Fisarmonicisti (MAA), “Ljubiteli Na Klasichnatamuzika”, che è stata fondata a Skopje, oltre a diventare membro della “Confederazione Internazionale di Fisarmonicisti” (CIA) nel 2001. Qual è l’obiettivo principale di questa associazione e quanta responsabilità senti nel rappresentare un membro della Confederazione Internazionale dei Fisarmonicisti?

La più grande sfida come presidente del MAA, fin dall’inizio, è stata quella di promuovere la musica classica in Macedonia legata ovviamente alla fisarmonica, dove è conosciuta come uno strumento principalmente per suonare il folk. Come fondatore della scuola classica di fisarmonica nel mio Paese, ho dedicato la maggior parte della mia vita a essa. La strada per il successo è stata spinosa e incerta, con molti ostacoli e rifiuti, sacrificando gran parte del mio tempo libero. Erano necessarie grande tenacia e determinazione. Oggi, posso dire che tutti gli sforzi e i sacrifici sono assolutamente serviti. L’accordion ha ricevuto un grande riconoscimento nella nostra società, che era l’obiettivo principale della nostra associazione.

Attualmente sei Presidente del Consiglio Direttivo della Filarmonica Nazionale e Vicepresidente della “Confédération Internationale des Accordéonistes” (CIA), nonchè Membro del Consiglio Internazionale della Musica (IMC) dell’UNESCO. In che modo gestisci questi importanti e delicati incarichi?

Le capacità personali e di leadership sono essenziali per ricoprire queste due importanti e delicate funzioni, doti che ho sviluppato in tanti anni di ricche esperienze lavorative nel campo dell’arte e della cultura, oltre a partecipare a diversi comitati in organizzazioni con attività internazionali. Prima di diventare vicepresidente della CIA, sono stata membro del “CIA Music Committee”. Ma questi due ruoli, Presidente del Consiglio Direttivo della Filarmonica Nazionale di cui sono capogruppo, e Vice Presidente della CIA dove faccio parte del team, li ricopro con successo grazie alla collaborazione con i miei colleghi, che sono anche grandi professionisti.

Zorica KarakutovskaGrazie alla tua proficua attività didattica, hai ricevuto numerosi premi e riconoscimenti di assoluto prestigio. Dal punto di vista emozionale e professionale, come hai vissuto questi momenti di grande gratificazione?

Come riconoscimento per i grandi risultati dell’educazione e della cultura musicale durante la mia carriera e dell’attività pedagogica, ho vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra i più significativi il “CIA Merit Award” appunto come riconoscimento dell’eccezionale contributo al movimento internazionale della fisarmonica assegnato dalla CIA e il prestigioso premio “13 novembre” della città di Skopje, presentato per straordinarie conquiste dell’educazione e della cultura musicale. Da un punto di vista emotivo ricevere tutti questi premi è un grande onore e piacere, ma anche dal punto di vista professionale è un obbligo a continuare sulla stessa strada verso nuovi successi.

Invece, in ambito concertistico, hai calcato alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo. Analizzando il tuo stile e il tuo approccio, come riesci a creare il giusto equilibrio tra pulizia tecnica esecutiva e capacità espressiva?

Mi sforzo sempre di trovare un equilibrio tra la parte tecnica e quella interpretativa. Come disse Beethoven (secondo me il suo pensiero più significativo): «Suonare una nota sbagliata è insignificante, suonare senza passione è imperdonabile». E la musica dovrebbe accendere il fuoco nel cuore dell’uomo e far venire le lacrime agli occhi di una donna.

Dal 1995 sei sempre presente nelle giurie dei più importanti concorsi nazionali ed internazionali per fisarmonica solista e musica da camera. Quali sono i tuoi irrinunciabili parametri di giudizio attraverso cui valuti i fisarmonicisti e le loro esibizioni?

Apprezzo la musicalità e la prontezza tecnica, ma soprattutto ammiro la personalità nell’interpretazione. È proprio quella la componente che dobbiamo coltivare e far emergere nella formazione dei giovani musicisti. E noi, da docenti, dobbiamo saperla riconoscere e valorizzarla.

Zorica KarakutovskaA proposito di fisarmonica, che modello usi in studio di registrazione e nei tuoi concerti?

Durante i miei studi ho suonato un modello del marchio “Hohner”. Poi mi sono diplomata e sono diventata concertista suonando un bellissimo strumento dell’azienda italiana “Bugari”.

Pensando invece all’immediato futuro, la tua agenda artistica è già fitta di impegni?

Innanzitutto stiamo organizzando un concerto solenne in occasione del 6 maggio, giornata mondiale della fisarmonica, come parte del progetto internazionale CIA, che quest’anno si terrà per la quindicesima volta, appunto il 6 maggio, presso la Filarmonica Nazionale a Skopje (capitale della Macedonia, n.d.r.). Il concerto di gala WAD, negli anni scorsi, è diventato un importante e prestigioso evento culturale e artistico nel Paese e anche all’estero, perché il concerto è trasmesso da un’emittente televisiva nazionale che lo mette in onda in tutto il mondo via satellite. Nel frattempo ci sono altre esibizioni, ma questa è per noi la più significativa in questo periodo. Colgo questa grande opportunità per annunciare l’esibizione del trio composto da Aleksandar Kotevski al violoncello, me alla fisarmonica e Marija Gjoshevska al pianoforte, a Roma, il 17 settembre 2023, al “Festival Musicale delle Nazioni” (Concerti del Tempietto). Siete tutti invitati!

 

(Foto di UNFPA North Macedonia/Georgiev)

 

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Own humanity first of all: transmitting the sense of humanity through the accordion in the conception of Zorica Karakutovska

 

Zorica KarakutovskaAccordionist and teacher of unusual sensitivity, Zorica Karakutovska is a musician with a deep nobility of soul. The Macedonian artist talks and describes the thousand challenges also undertaken in the field of accordion teaching, his vision of music and his work of dissemination linked to his instrument, as well as focusing on his future projects in which he is the protagonist.

In your artistic activity, the role of teacher that you cover with great success is fundamental. In fact, your students have won over five hundred awards on national and international competitions. Is there a perfect recipe or secret to being a successful teacher?

I am grateful that in my life I had the opportunity to learn from people with great experience. The most important lesson in the field of music is that only talent is not enough to achieve success and that behind every great success is a painstaking and serious work. I am trying to transfer this lesson to my pupils and students. When someone first starts to learn in my class the first thing that I tell them is that I do not know how much they will use to progress and learn in playing accordion, but most importantly for me is they have to learn from me how to be a human.

You are the president of the Macedonian Association of Accordionists (MAA) “Ljubiteli na klasichnata muzika” which was founded in Skopje and became a member of the International Confederation of Accordionists (CIA) in 2001. What is the main objective of this association and how much responsibility do you feel in being a member of the International Confederation of Accordionists?

The biggest challenge as a president of MAA from the beginning was to promote the classical music on accordion in Macedonia where our instrument is known as an instrument for playing of traditional folk music. As a founder of classical school on accordion in my country, I devoted most of my life to the instrument. The way for the success was thorny and uncertain, with many obstacles, denials and sacrifices of my free private time. It was needed great persistence and female endurance. From today’s point of view, I can conclude that all effort and sacrifices were worthening. The accordion as an instrument received a big recognition in our society which was the main objective of our association.

You are currently President of the Executive Board of the National Philharmonic and Vice-President of the Confédération Internationale des Accordéonistes (CIA) Member of the International Music Council (IMC) of UNESCO. How do you handle this important and delicate functions?

The personal abilities and leadership skills which are essential for executing these two important and delicate functions I developed through many years rich experiences working in the field of art and culture, as well as participating in different committees in organizations with international activities. Before I became Vice President of CIA, I was member of the CIA Music Committee. But, these two functions, President of the Executive Board of the National Philharmonic where I am leader of the team and Vice President of CIA where I am part of the team, I execute them successfully in collaboration with my colleagues which are also great professionals.

Zorica KarakutovskaThanks to your fruitful teaching activity, you have received numerous prizes and awards of absolute prestige. From an emotional and professional point of view, how did you experience these moments of great gratification?

As recognition for outstanding achievements of musical education and culture during my career and pedagogical activity, I won numerous awards and honors and among the most significant are the “CIA Merit Award” as recognising oustanding contribution to the international accordion movement awarded by the CIA and the prestigious award ‘13th November’ of the City of Skopje, presented for outstanding achievements of musical education and culture. From an emotional point of view, receiving all these awards is a great honor and pleasure, but also, from the professional point of view receiving these awards for me is an obligation to continue on the same path to new successes.

In the concert field, you have trod several of the most prestigious stages in the world. By focusing on your style and your approach, how do you manage to create the right balance between executive technical cleanliness and expressive capacity?

I always strive to find a balance between the technical and the musical part of the interpretation. As Beethoven said, for me, his most important thought, “to play a wrong note is insignificant. To play without passion is inexcusable!” And, “music should strike fire from the heart of man and bring tears from the eyes of woman”.

Since 1995, you have always been present on the jury of the most important national and international competitions for solo accordion and chamber music. What are your indispensable parameters of judgment through which you evaluate accordionists and their performances?

I value musicality and technical readiness, but most of all I value the individuality in the interpretation. It is precisely that component that we must nurture in the creation of young musicians and as professors we must know how to recognize and value it.

Zorica KarakutovskaSpeaking of accordion, which model do you use in the recording studio and in your concerts?

During my studies I played a model from the brand “Hohner” and after I graduated and became a concert and I have played a beautiful instrument from the Italian brand “Bugari”.

Thinking instead of the immediate future, is your artistic agenda already full of commitments?

First of all, we are organising a solemn concert on the occasion of 6th May, the World Accordion Day, as a part of the CIA international project, which this year will be held for the 15th time on the May 6th at the National Philharmonic in the capital of Macedonia – Skopje. The WAD Gala Concert in the past years become an important and prestigious cultural and artistic event in the country and also abroad, thanks to the fact that the concert is broadcasted by a National TV station that is listened all over the world through satellite. In the meantime, there are other performances, but this one is the most significant for us in the following period. I am using this great opportunity to announce the performance of the trio consisted of me on accordion, Marija Gjoshevska on piano and Aleksandar Kotevski on violoncello in Rome on 17.09.2023 at the Roma – Italia Festival musicale delle nazioni – Musica al tempietto. You are all welcome!

 

(Photo by UNFPA North Macedonia/Georgiev)

 

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