Quando il mantice è amplificatore di sentimenti

Paolo Presta, “Ibridanze”

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IbridanzeLa musica, da sempre, è per antonomasia un potentissimo mezzo comunicativo attraverso cui manifestare i propri stati d’animo, tramite cui raccontare e raccontarsi, descrivere e descriversi, donando a chi ascolta la parte più intima e più autentica di sé. Alcuni musicisti riescono a esternare i propri sentimenti diventando un tutt’uno con il proprio strumento, altri tendono a farsi imprigionare dallo sfoggio della tecnica, spesso e purtroppo fine a se stessa, per alzare il livello dei decibel dell’applausometro. Ibridanze, invece, nuova fatica discografica del genuino e generoso fisarmonicista, organettista e compositore Paolo Presta è nel solco della narrazione emotiva più pura, cangiante, volta a permeare nell’interiorità dell’ascoltatore. Sono nove i brani originali frutto della fertilità compositiva di Paolo Presta che compongono la tracklist. Al suo fianco, in questo nuovo progetto, ecco sei brillanti partner: Federica Greco (voce), Gianluca Bennardo (trombone), Antonio De Paoli (violino), Massimo Garritano (chitarra), Dario Della Rossa (pianoforte) e Francesco Magarò (percussioni). Fisarmonicista e organettista sanguigno, dal playing intenso e carico di nerbo, nonché interessante compositore, Paolo Presta è un musicista cresciuto dapprima con l’ascolto del folk-rock italiano, tanto da fondare successivamente la band I Musicanti del Vento con la quale intraprende una prolifica attività concertistica e discografica. Dopo qualche anno, spinto dalla sua sempre viva curiosità artistica, decide di approfondire la conoscenza del jazz e dell’improvvisazione in generale. Proprio in questo periodo nasce un trio, Kumè, con cui ottiene svariati riconoscimenti come, ad esempio, il premio “Jazz-Up New Generation”. A seguire entra nel gruppo Parto delle Nuvole Pesanti, formazione di cui era fan. Dunque, il passaggio da ascoltatore e appassionato di questa band a membro rappresenta per lui uno fra i momenti più significativi della sua carriera. In seguito arrivano numerose esperienze anche all’estero fra cui la composizione e l’esecuzione dal vivo delle musiche di Psycha, spettacolo del coreografo greco Kostantin Michos, svoltosi all’interno del “Mikroskopiko Theater” di Atene. Negli anni a venire, sia i progetti da leader che le varie collaborazioni, sono figli di contaminazioni stilistiche e generi differenti così come sono diversi i dischi registrati e i live in Italia e fuori dai confini nazionali. A ‘sta Frinesta, a tal proposito, è un progetto realizzato insieme alla cantante e percussionista Federica Greco, ma anche la collaborazione con il cantautore Fabio Curto, il tour con Max Gazzè e la Calabria Orchestra. E dulcis in fundo, fresco di stampa, ecco il nuovo CD, primo da leader, intitolato Ibridanze. Amore e Rabbia, come si evince chiaramente dal titolo, rappresenta un contrasto di sentimenti. Qui, infatti, il mood è inizialmente crepuscolare, elegantemente descritto dal mantice di Paolo Presta e dalle corde di Massimo Garritano. Poi il brano prende una piega diversa, diventa tumultuoso, incalzante, sottolineato dal playing del fisarmonicista e del chitarrista che intessono stimolanti trame armoniche. Il clima in Giochi di Ninfe è evocativo, gioioso, spassoso, un tema che invita alla spensieratezza. Qui alle prese con l’organetto, Paolo Presta cesella un manto armonico e ritmico efficace per la voce leggiadra e aggraziata di Federica Greco. Tammurriata de Buenos Aires, fin dalle prime battute, colpisce per la focosità dell’andamento ritmico, ma soprattutto per l’intrigante utilizzo delle progressioni. Inoltre, ciò che cattura l’attenzione, sono gli accattivanti intervalli e le asperità armoniche architettate da Presta. Il tutto impreziosito ed enfatizzato dalla tammorra di Francesco Magarò. Il Bosco del Corvo, caratterizzato da alcuni intarsi contrappuntistici intessuti dal fisarmonicista e dal pianista Dario Della Rossa, è una composizione vibrante. Qui i due musicisti dialogano sfruttando le dinamiche in modo sopraffino. Tra folk e world music, Ibridanze è un album che testimonia proprio l’alternanza di stati d’animo vissuti da Paolo Presta, interiorizzati e trasferiti in note. Un disco in cui l’espressività è la regina indiscussa, senza mai eccedere in virtuosismi autocelebrativi.

 

(Foto di Michele Catanzariti)

 

Paolo Presta, Ibridanze

Etichetta discografica: Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali

Anno produzione: 2024

 

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