L’eleganza, nella vita così come nella musica in questo caso specifico, non è una qualità che si compra tanto al chilo al mercato rionale. Bensì è una virtù connaturata nel DNA di un essere umano, precipuamente di un musicista, che si può anche affinare con il tempo. A New Start, nuovo capitolo discografico della sopraffina cantante Michela Musco, rappresenta un fulgido esempio proprio del concetto di eleganza in note. Coadiuvata da sei musicisti dall’indubbio valore quali Simone Pescari (sax), Romano Viazzani (fisarmonica), Roman Gomez (pianoforte in Separation e What You Do To Me, bandoneon e pianoforte in A Somebody e Big Daddy), Marco Marino (contrabbasso), Giorgos Roulos (contrabbasso in A Somebody, Big Daddy e A Tree That Gets No Smile), Maurizio Picchiò (batteria), più il quintetto d’archi Collegium Tiberinum, l’artista originaria di Spoleto dà vita a un album contenente otto brani originali autografati da Romano Viazzani, Mark Bird, Connie Rogers e Giovanni Proto. Cantante dalla vocalità policromatica, ibrida, a cavallo fra pop e jazz, con alcune nuance timbriche liriche, Michela Musco prende parte a diversi programmi su Rai 1 condotti da Loretta Goggi, Pippo Baudo e Gigi Sabani, e si esibisce in giro per l’Europa fra Italia, Francia e Inghilterra. Nel 2005 ottiene il 2° premio di “Eccellenza in Arte Lirica” al concorso internazionale “Léopold Bellan”, mentre nel 2006 conquista il 1° posto in canto lirico nello stesso concorso. Nella Fantasia in Do Maggiore di Beethoven, diretta dal M° Bruno Garlej, canta da solista e, inoltre, interpreta il ruolo della Regina della Notte ne Il Flauto Magico di Mozart diretta da Christiane Issarteel. Nel 2019 è invitata dal viceconsole italiano in Guyana Francese per un recital dedicato agli espatriati italiani, in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Sempre dal 2019, ogni anno, Michela Musco interpreta La Marseillaise alla partenza della Maratona de Deauville. Venendo alla discografia, A New Start è la sua nuova creatura appena uscita. Il groove di A New Start (Romano Viazzani), la title-track, è coinvolgente fin dalle primissime misure. Qui la cantante dà dimostrazione di un’ottima padronanza vocale, fra potenti falsetti e vibrati di modulazione, il tutto nel segno di un’impeccabile intonazione e di un totale controllo sulle intriganti asperità melodiche e armoniche che caratterizzano parte di questo brano. In Living in a Dreamworld (Romano Viazzani – Giovanni Proto – Mark Bird) si swinga tout court con gusto e leggiadria, composizione in cui Michela Musco manifesta la sua anima jazzy con candore e generosa espressività, brillantemente supportata dalla sezione ritmica. In Big Daddy (Connie Rogers) la cantante blueseggia con un timbro suadente, cambiando registro con naturalezza e consapevolezza, oltre a segnalarsi per uno scat raffinato. What You Do to Me (Romano Viazzani – Giovanni Proto – Mark Bird) colpisce sin dalle prime battute per l’accattivante riff di fisarmonica concepito da Romano Viazzani, che brilla anche per un’inebriante discesa cromatica. L’impatto di Paris Opera Tango (Romano Viazzani) è forte. L’atmosfera è filmica, densa di suspense. Michela Musco canta con l’impostazione lirica, gestendo sapientemente il diaframma, l’emissione e mettendo in evidenza una buonissima estensione; ottimamente sostenuta dal mantice di Viazzani e dal fine manto armonico cesellato dal quintetto d’archi Collegium Tiberinum. A New Start è un puzzle sonoro che abbraccia pop, jazz e tango, con intarsi di musica colta. Un album che si caratterizza per l’eleganza delle composizioni, per la levità e la potenza vocale di Michela Musco, sempre raffinata nelle sue interpretazioni, per la qualità di tutti i suoi partner musicali che la accompagnano con maestria, senza mai eccedere, ma ponendosi al servizio della cantante solo ed esclusivamente per il bene della musica. Un lavoro discografico ad hoc per coloro che amano l’eclettismo stilistico, per quelli che non si fossilizzano soltanto su un unico genere.
Michela Musco, A New Start
Etichetta discografica: Ars Spoletium
Anno produzione: 2025