Miranda Cortes. Vive l’accordéon! La Fisarmonica al femminile

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Miranda CortesUna cascata di capelli rossi ricade sul mantice; lo sguardo e il sorriso molto rivelano e molto altro lasciano presagire mentre la gestualità strumentale racconta un viaggio senza sosta attraverso le pieghe della musica. Non è la solita figura femminile che, ahimé, dagli spot pubblicitari ammicca verso i nostri occhi ormai assuefatti e indifferenti.
È Miranda Cortes, al secolo Miranda Danielle Valérie Cortese, musicista francese dalla poliedrica professionalità: fisarmonicista (che non disdegna altri strumenti), cantante, improvvisatrice, compositrice, attrice.
La incontriamo sui palchi di mezzo mondo come leader de “La Frontera”, il gruppo di world music che ha fondato nel 2001 e con cui ha inciso diversi dischi; non è raro riconoscerla in una di quelle sessioni di improvvisazione tanto care ai musicisti che, in ogni dove, improvvisando senza pronunciare una sola parola, si incontrano, si conoscono e si dicono arrivederci a chissà quando; la ritroviamo poi in una molteplicità di organici strumentali, spaziando in modo decisamente personale tra blues, swing, klezmer, ska, tango, ritmiche mediorientali ed etniche in genere. In contesti in cui la Musica è sempre la vera protagonista, la Cortes colloca la fisarmonica in un ruolo primario anche quando corale, consegnandole una veste lontana dalla mera nota di colore che troppo spesso nella world music risulta tanto suadente quanto marginale. Ma non è difficile ascoltare Miranda Cortes anche come fisarmonicista impegnata in un programma solistico di musica “colta”, o in teatro, in collaborazioni con poeti e scrittori, o scorgere la sua tacita presenza come discente in uno dei tanti corsi che risponde al suo desiderio di imparare ancora. Un percorso artistico e professionale fuori dagli schemi, chiaramente animato da una sorta di continua ricerca e sorretto da una solida preparazione musicale e culturale; una versatilità e una presenza musicale di rara originalità, riconosciute più volte dalla critica insieme a quel grande carisma che facilmente si attribuisce ad una fascinosa presenza scenica ma che affonda le sue vere radici nella autenticità della esperienza umana e musicale.

Musicista, cantante, attrice: come si forma Miranda Cortes? Riconosci una formazione “altra” rispetto ai cosiddetti studi accademici?
A mio parere la formazione musicale di una persona non è una questione di standard “accademici” o “non accademici”, ognuno di noi è il risultato di incontri e di apprendimenti, che possono aver spianato una strada creativa-artistica oppure possono averla sotterrata. Chi ha avuto sin da piccolo di stare con delle persone o in situazioni ricche di stimoli, d’incoraggiamento alla ricerca della propria identità, ha inevitabilmente arricchito e formato il proprio bagaglio culturale, esistenziale, conoscitivo e artistico e la musica ha trovato un suo posto. Spesso è una questione di fortuna e/o soldi, non è poetico dirlo ma è una constatazione. La mia formazione musicale? Mah, molto sinuosa direi, ho iniziato a 8 anni e interrotto a 16, per tante ragioni, poi ho continuato a mantenere una connessione molto forte, anzi più forte di prima, con la musica in genere, cioè con tutto quello che poteva capitarmi sotto le mani. A 20 anni ho conosciuto una formazione che ha illuminato il mio sentire l'”oggetto fisarmonica” e mi ha ridato voglia di suonare: Les Negresses Vertes, un gruppo parigino pop-gitano (difficile definire il genere), dove la fisarmonica oltre ad essere protagonista, aveva un suono bellissimo, un suono diverso dal solito. Questo è stato il mio trampolino di lancio per ricominciare a suonare, e sono iniziati per gioco dei ritrovi con amici, tante esperienze diverse, finché l’impegno musicale è diventato sempre più organizzato. Ho avuto l’opportunità di suonare con molti musicisti in varie formazioni folk, pop, rock, cantautoriale, etnico e ad un certo momento ho pensato che mi mancava un tassello per completare il mio quadro e quindi (dopo un po’ di anni) mi sono diplomata in fisarmonica classica. Nel frattempo ho continuato a sperimentare vari linguaggi musicali tramite varie collaborazioni, tra cui anche quello teatrale con Ivano Marescotti, Giorgio Fabbris, Giuseppe Gentile. Dal 2009 con Armando Carrara stiamo portando in giro uno spettacolo prodotto dalla Compagnia teatrale La Piccionaia, in cui suono, recito e canto. La voce è un’altra passione che mi sta catturando sempre di più, ma forse è meglio fermarsi qui…

Quali sono le radici della tua passione per la fisarmonica?
Nessuna, ovvero il mio debutto musicale non si ricollega alla passione per la fisarmonica; un bel giorno mio padre venne da me e mi disse: “Abbiamo deciso che comincerai a studiare la musica. Quale strumento vuoi imparare? Puoi scegliere il pianoforte o la fisarmonica, però la fisarmonica ce l’abbiamo già!” (…)

L’intervista completa a Miranda Cortes è disponibile sul sito di Ars Spoletium.