A Napoli si presenta il progetto “Archivio sonoro della Campania”

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La serenataIl 12 marzo sarà inaugurato l’Archivio sonoro della Campania, un grande database che raccoglie i documenti relativi al patrimonio musicale e, in generale, espressivo di Napoli e della regione. L’appuntamento è per le 10 all’Archivio di Stato di Napoli ed è promosso dall’associazione culturale Altrosud, in collaborazione con gli Archivi del Mibact, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Centro di dialettologia e antropologia di Bellinzona, il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma e le Teche Rai. Si tratta di una nuova tappa di un progetto avviato oramai da alcuni anni e che ha già visto la realizzazione della copia digitale di importanti archivi etnomusicologici, come quello delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo, della Puglia e della Basilicata. Il progetto – come si può leggere nel sito – persegue la finalità di restituire “alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione a studiosi ed appassionati in strutture pubbliche come le sedi regionali dell’Archivio di Stato o della Biblioteca Nazionale”. L’editore Squilibri, di cui spesso si parla in questa rubrica in relazione al ruolo che ha assunto nello studio e la divulgazione delle musiche popolari del nostro paese, è tra i sostenitori del progetto, oltre che partner tecnico. Il procedimento di fruizione è legato all’elaborazione di una piattaforma informatica, in quadrata in una programmazione open source, attraverso la quale è possibile accedere ai materiali archiviati. La piattaforma è dotata di un sistema di ricerca differenziato per temi e modalità, attraverso il quale sé possibile accedere ai contenuti desiderati. Una volta individuati, i contenuti emergono attraverso elementi descrittivi di carattere generale e informazioni tecniche, come la data e il luogo di registrazione, i dati degli esecutori, così come dei soggetti che hanno effettuato le documentazioni.