Coba cittadino onorario: “a Castelfidardo devo tutto…”

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La commozione e la storia esemplare della star asiatica

 

Coba cittadino onorario di CastelfidardoCASTELFIDARDO – «L’Italia mi ha cambiato la vita e mi ha dato tutto, specialmente Castelfidardo, la patria della fisarmonica dove ho costruito la mia cultura musicale». Una notorietà internazionale, una carriera lunga 40 anni impreziosita da 37 album, due milioni di dischi venduti, centinaia di concerti in oltre 60 Paesi, migliaia di composizioni, riconoscimenti e collaborazioni ai più alti livelli: eppure, Yasuhiro Kobayashi, in arte Coba, la star acclamata da schiere di fan e dalla rete asiatica Nhk che lo ha seguito anche in questa trasferta, non ha trattenuto la commozione. E con gli occhi lucidi ha ricevuto la cittadinanza onoraria conferitagli dal Consiglio Comunale per gli elevati meriti artistici, per avere radicalmente trasformato l’immagine della fisarmonica inserendola con successo nella musica pop contemporanea. “Celebriamo non un musicista ma un modello da prendere ad esempio, un grande che ci onora della sua presenza con la semplicità e l’affetto di un amico”, ha sottolineato il sindaco Roberto Ascani sottolineando l’umiltà di Coba che non ha esitato a raccontare se stesso. Svelando la sua delusione quando a 8 anni, già iniziato al pianoforte, il padre gli donò una fisarmonica: per oltre sei mesi quello strumento indesiderato rimase chiuso nella custodia, ma quando la curiosità ebbe il sopravvento e lo aprì per sentirne il suono la passione è sbocciata dirompente. «A differenza del piano che tocchi solo con le dita della mano, la fisarmonica la abbracci, diventa un tutt’uno ed è come se le vibrazioni uscissero dal petto: da quel momento ho deciso che volevo inventarne un nuovo stile, riscattandola dai vecchi canoni e valorizzandola sulla scena pop: la centralità doveva averla la voce della fisarmonica, non quella del cantante». Coba cittadino onorario di CastelfidardoIl sogno del bambino si realizza risalendo all’origine. “All’epoca non c’erano smartphone, internet e neppure il fax, le informazioni erano poche ma quando sul retro dello strumento ho visto la scritta made in Castelfidardo, ho deciso di venire qua: a 18 anni sono arrivato alla stazione di Ancona, ho aspettato due ore gli agenti dell’Excelsior che proprio quel giorno era in sciopero e capito come funzionavano le cose in Italia: dovevo arrangiarmi!». Stabilendo una sincera amicizia con Peppino Principe, Valentino Lorenzetti, Wolmer Beltrami e Gervasio Marcosignori, all’epoca sulla cresta dell’onda, studiando dall’insigne Adamo Volpi, Coba è tenacemente ed efficacemente diventato ciò che è ora: «un uomo fortunato di essere reputato fra i più grandi musicisti asiatici». Un artista completo, che l’amministrazione comunale e l’associazione culturale Marcosignori hanno voluto formalmente legare alla città, “perchè lui come Gervasio – ha detto il presidente Enrico Cetrari – pur girando il mondo tiene sempre Castelfidardo e la fisarmonica nel cuore”. La cerimonia svoltasi al Salone degli Stemmi prima del concerto serale all’Astra, ha visto altresì la partecipazione attiva di Valentino Lorenzetti e Davide Bugari, della classe ad indirizzo musicale dell’I.C. Soprani e della Presidente della Fondazione Carilo Fulvia Marchiani.