Fidharmoneon… un po’ fisarmonica un po’ bandoneón

La Maxim's Group presenta il nuovo strumento

436

Massimo Tagliata e il FidharmoneonIl nostro percorso di ricerca tra storia e sviluppo fa tappa presso la Maxim’s Group di Maximiliano Ciucciomei, azienda produttrice dei marchi Settimio Soprani, Sonola, Frontalini e Crucianelli, promotrice di un progetto innovativo e ambizioso volto a rivoluzionare, nei propositi dei vari attori coinvolti, la fisarmonica, almeno per come siamo abituati a concepirla. Oddio… di rivoluzioni a tal proposito ce ne sono state tante, dall’implementazione del cassotto alla sperimentazione dell’amplisound, passando per l’introduzione dei bassi sciolti con i tanti sistemi adottati dalle varie scuole europee e asiatiche, fino al midi, alle casse in carbonio e chi più ne ha più ne metta. Uno strumento in costante fermento, che  sembra riporre, nella sola fattezza ed estetica di base, l’unico vincolo con la tradizione. Nei piani di Marco Fabbri invece, bandoneonista e restauratore di strumenti a mantice, il processo creativo parte addirittura dalle fondamenta, ovvero dal nome… Fidharmoneon.

Il Fidharmoneon nasce, dopo un paio d’anni di studi, in un piccolo laboratorio ubicato sull’Appennino Bolognese, dalla combinazione di due strumenti, la fisarmonica, appunto, e il bandoneón. A prima vista appare del tutto simile a una fisarmonica tradizionale, che sprigiona, però, sonorità inedite, paragonabili proprio a quelle dello strumento inventato dal musicista tedesco Heinrich Band. Con la supervisione di Massimo Tagliata, il percorso di questo nuovo prototipo si delinea, successivamente, in modo più chiaro e concreto e si arriva alla produzione e al brevetto dell’ultimo modello. Il segreto di tutto ciò? A detta dei diretti interessati non c’è nessuna modifica sostanziale all’impianto di base, gli ingredienti sono sempre quelli: somiere, voci, pelli e il buon vecchio legno, magari assemblati in modo curioso.

Il Fidharmoneon si presenta con 37 tasti sonanti a destra, 96 bassi a sinistra e nessun selettore di timbro. A destra sono montate voci in seconda, ottava reale più ottava superiore, mentre sulla tastiera sinistra le voci dei bassi sono sempre in seconda (Do1 e terzetto) e anche gli accordi suonano in seconda (Do3 con la seconda voce che parte dal Fa#3). Disponibile nella versione sistema pianoforte o cromatico, con bassi standard o bassi sciolti per quinte, lo strumento è realizzato con la regia di un esperto del settore, Rodolfo Spadari.

 

SCARICA IL DEPLIANT CON LE FOTO E I CONTATTI DELL’AZIENDA