Il direttore artistico Renzo Ruggieri presenta la 43° edizione del PIF

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Il Maestro Ruggieri: “Apertura e cultura, il Pif come Sanremo”

 

Renzo RuggieriCASTELFIDARDO – Entusiasmo, qualità, innovazione. Soffia un’aria fresca sul Pif 2018 – Premio internazionale di Fisarmonica – la cui 43° edizione è alle porte: dal 9 al 16 settembre, irrompe un programma ricco di emozioni con centinaia di musicisti in gara e ospiti illustri. Il nuovo direttore artistico, il Maestro abruzzese Renzo Ruggieri, trasmette una visione a 360 gradi, energia e la sua esperienza tracciando un’impronta già ben distinta. “Dobbiamo osare: il Pif è la fisarmonica, Castelfidardo è il mondo della fisarmonica. Aspiriamo ad essere come il festival di Sanremo che non rappresenta una linea, una convinzione o una tendenza stilistica, ma le abbraccia tutte, accogliendo ogni voce. Recuperiamo inoltre un aspetto preminentemente culturale: non solo audizioni e concerti scritturando il musicista di turno che attira pubblico, ma scelte forti con formule innovative aperte al futuro e a un passato che non possiamo dimenticare“. Ogni evento sarà gratuito e racconterà una storia con taglio agile e connubi appositamente concepiti per la rassegna fidardense. Vedi gli appuntamenti serali dislocati fra centro storico e teatro. Dall’anteprima di domenica 9 “che riporterà all’Astra il teatro unendo l’arte circense e musicale con uno spettacolo di altissimo valore – Fissò Armonikos – in cui si omaggia Paolo Soprani nel centenario della morte”, all’Electro talk & play di martedì 11 (ore 21 sala convegni) dedicato all’elettronica applicata alla fisarmonica in cui si alterneranno con interventi di 10 minuti personaggi e musicisti presentando i rispettivi progetti. Apertura ufficiale in piazza con gli “Alici&Calici” di mercoledì 12 in collaborazione con Marchigianamente che esalterà l’enogastronomia e la versatilità di un tris d’assi: Sergio Caputo, Simona Molinari e Michele Monina coordinati da Mattia Toccaceli e accompagnati dalle note del Calambre quartet. La serata di giovedì 13 è da virtuosi: memories di Peppino Principe, “perché non si può parlare di futuro senza ricordare il passato da cui veniamo“, ripercorrendo l’esuberante animo giovanile del maestro e il personaggio di straordinario successo nell’età più matura. Venerdì 14, ecco il grande jazz, “unendo i talenti di due fra i più promettenti artisti della nuova leva, come il fisarmonicista portoghese Joao Barrados e il sassofonista Francesco Cafiso”. Sabato 15, un altro gioiello: la prima assoluta di “S-confini” con tre artisti rappresentativi la musica sperimentale (Vladimir Blagojevic), la nuova tendenza neoclassica (Cesare Chiaccheretta) e il crossover (Marco Gemelli) attraversando genere popolare, classico e jazz. Domenica 16, una chiusura esplosiva con un autentico fuoriclasse dell’organetto: Riccardo Tesi e la Banditaliana.
Un contenitore che dispensa pillole uniche e speciali: due world premières con uno dei più importanti artisti russi, Yuri Shishkin, l’Accordion Stage Academy per musica nuova a cura del nuovo CDMI, le lezione gratuite di strumento della civica scuola “Soprani”, i concerti aperitivo, workshop, momenti di festa come quello offerto sabato dall’Orchestra del Saltarello che ha animato anche la notte della taranta e il I maggio romano. Il tutto ruota attorno al nucleo centrale del Premio&Concorso fondato su quattro sezioni (classico, virtuoso, jazz, world music) cui è dedicata ciascuna giornata per il quale si è consolidato un consistente numero di iscrizioni formando una giuria stellare presieduta da un artista che ha cambiato la storia della musica: Friederich Lips.

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