Pillole di jazz… I Voicings – Lezione n. 5

905

Cari amici di Strumenti&Musica, siamo giunti alla mia quinta lezione inserita nella rubrica Pillole di Jazz. In questo appuntamento tratteremo i voicings, ovvero la strumentazione, la disposizione verticale e l’ordine delle note che compongono un accordo. Nel jazz, ogni voicing è una combinazione di suoni, raddoppi di note, omissioni di funzioni, spostamenti di note e quindi presenta un numero di parti (di solito l’accordo è triade o quadriade, cioè è a 3 o a 4 parti, ma teoricamente raggiunge le 7 note della scala cui è riferibile). Prendendo come esempio un disco di jazz moderno, pochi degli accordi che si ascoltano sono composti dalla tonica, terza, quinta e settima e dai rispettivi rivolti. Già intorno agli anni Quaranta, si iniziano ad usare le estensioni degli accordi, o voicings, che in pratica sono degli accordi più ricchi e complessi.

I voicings seguenti non impiegano la radice, cioè la nota che dà il nome all’accordo, ma utilizzano al suo posto la 9a in tutte le sue possibili collocazioni intervallari (9a maggiore, 9a minore, 9a aumentata) rispetto alla virtuale nota fondamentale; è prevista, inoltre, l’omissione di alcuni gradi, i quali risultano impliciti nell’armonia (tonica, quinta) i quali vengono sostituiti dalle tensioni oltre il settimo grado, cioè undicesime e tredicesime. La sonorità del voicing determina l’orientamento stilistico del brano.

 

Versione per Pianoforte

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 1)

 

 

Applicandoli ad una progressione tipica II-V-I, permettono di effettuare pochi spostamenti nel passaggio da un accordo all’altro. I concatenamenti da un accordo all’altro di una progressione avvengono con lo spostamento di una sola nota dal II al V, con più note dal V al I. Da notare che la posizione dal terzo grado evolve in quella dal settimo grado dell’accordo successivo e viceversa. Tali vocings possono essere usati in diverse circostanze e modi ad esempio come sostegno alla melodia o l’improvvisazione, o, in fase di accompagnamento di un solista, suonando la fondamentale con la mano sinistra.

N.B. trasportare gli esercizi in tutte le tonalità.

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 2)

 

 

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 3)

 

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 4)

 

 

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 5)

 

 

 

 

Voicings per la mano destra costruiti sul II V I maggiore 

Suonare con la mano sinistra la fondamentale dell’accordo e con la mano destra i voicings usando le seguenti diteggiature: 1 3 5, 1 2 5 e, per i voicings stretti, 2 3 5.

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 6)

 

 

 

 

Voicings per la mano destra costruiti sul II V I minore 

Suonare con la mano sinistra la fondamentale dell’accordo e con la mano destra i voicings usando le seguenti diteggiature: 1 3 5, 1 2 5 e, per i voicings stretti, 1 2 4.

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 7)

 

 

 

 

Esercizio

Costruire i voicings sulle seguenti progressioni armoniche. Studiare con entrambe le mani, usando le seguenti diteggiature: mano sinistra 5 2 1, 5 3 1 per i vocings larghi e 3 2 1 per quelli stretti; mano destra 1 3 5, 1 2 5 e 2 3 5 per i voicings stretti. Varianti all’esercizio possono essere: suonare il voicing con la mano sinistra ed improvvisare con la mano destra, basandosi sul centro tonale di appartenenza; suonare la fondamentale dell’accordo con la mano sinistra e i voicings in modo ritmico con la mano destra. Trasporre le progressioni armoniche nelle 12 tonalità.

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 8)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Versione per Fisarmonica

(in collaborazione con il M° Ivano Biscardi)

 Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 9)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pillole di jazz... I voicings - lezione 5 (immagine 10)

 

 

 

 

 

N.B. Trasportare gli esercizi in tutte le tonalità.

Per approfondimenti e informazioni scrivere a: autori.metodo@gmail.com

 

Le lezioni precedenti:

Lezione 1

Lezione 2

Lezione 3

Lezione 4

 

PER APPROFONDIMENTI

Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare

Metodo completo di Fisarmonica Moderna

 

Metodo pratico di pianoforte jazz complementareVIRGINIO AIELLO nato a Catanzaro ha una formazione musicale di estrazione classica iniziata a soli 6 anni con lo studio della fisarmonica e del pianoforte e convertitasi più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. È diplomato in Pianoforte e Musica Jazz presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 consegue, con il massimo dei voti, il Biennio specialistico in Musica Jazz ad indirizzo compositivo. Ha vinto numerosi Concorsi sia come fisarmonicista che come pianista, tra cui il primo premio al Concorso Pianistico “Città di Castellaneta” e il secondo premio nei Concorsi Pianistici “AMA Calabria” e “Città di Terzo (AL)”. Metodo completo di fisarmonica moderna (copertina)Nel suo percorso di studi ha partecipato a seminari e stages con: Roberto Spadoni, Luigi Giannatempo, Giancarlo Gazzani (arrangiamento); Pietro Condorelli, Tino Tracanna, Riccardo Fassi, Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi, Nicola Pisani (improvvisazione e musica d’insieme); S. Battaglia, F. D’Andrea, E. Pieranunzi (pianoforte e improvvisazione); Carlo Boccadoro (composizione); Nino De Rose (head arrangement); Marcello Piras, Stefano Zenni (storia del jazz). Nel 2015 pubblica con il quartetto Sertango il lavoro discografico “El Barrio” composto da brani originali e classici del Tango Nuevo. Insegna pianoforte jazz complementare presso il Conservatorio di Musica di Cosenza ed è docente di pianoforte presso le Scuole Secondarie di Primo Grado ad Indirizzo Musicale. Ha collaborato a vari progetti, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, esibendosi in Italia con musicisti quali Sandro Satta, Nicola Pisani, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano, Marco Sannini, Attilio Zanchi, Nino De Rose, Giancarlo Maurino, Gaetano Partipilo. Ha pubblicato il volume “Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare” per M.A.P. Editions.