Videoclip n. 13 sulla tecnica della Fisarmonica Diatonica

181

Integrazioni al Metodo di base per FISARMONICA DIATONICA a 8 bassi

di Edgardo e Alessandro MUGNOZ

– Articoli/Videoclips per “Strumenti&Musica” a cura di Alessandro Mugnoz –

 

Alessandro MugnozXIII Video (13° articolo)

In questo videoclip sulla fisarmonica diatonica, riprendendo le esercitazioni sulla tecnica basilare dello strumento, ci occupiamo del “bellow shake”, ovvero della oscillazione ritmica del mantice, una particolare tecnica probabilmente poco impiegata nella fisarmonica diatonica, ma piuttosto usata nelle fisarmoniche unitoniche.

Il “bellow shake” consiste nell’alternanza, più o meno rapida, del movimento del mantice – apertura/chiusura – mentre si mantiene premuto uno o più tasti. Però mentre nelle fisarmoniche unitoniche tale tecnica produce generalmente effetti simili al “tremolo” degli archi, nelle fisarmoniche bitoniche/diatoniche, data la loro particolare struttura tecnico-fonica, si ottengono vari risultati differenti, davvero molto interessanti, a seconda delle note interessate e della parte di strumento su cui si applica l’effetto.

Ecco i principali effetti, o abbellimenti, ottenibili nella tastiera destra (m. d.):

a) trilli, di 2a M o 2a m; b) tremoli, di 3a o di 4a; c) trilli doppi, ovvero a note doppie; d) trilli tripli, ovvero ad accordi; e) trillo combinato con tremolo, ovvero trillo unito al tremolo simultaneo.

Ovviamente gli effetti saranno tanto più brillanti ed efficaci quanto più veloce e precisa sarà l’oscillazione stessa del mantice. Per arrivare a risultati soddisfacenti si consiglia di iniziare lo studio di tale tecnica partendo da andamenti piuttosto lenti, ma con movimenti precisi, per poi aumentare gradualmente la velocità di esecuzione.

Tale esercizio risulterà di fondamentale importanza non solo per tale tecnica specifica ma anche, e soprattutto, per ottenere una sempre maggiore padronanza del mantice.

Ulteriore suggerimento: tenere il manale piuttosto aderente al dorso della mano sinistra, così come le cinghie che devono ben aderire alle spalle. Ad ogni modo occorre tener presente che, a differenza delle fisarmoniche unitoniche, tale tecnica risulta generalmente più agevole sulle diatoniche, data la loro maggior leggerezza e maneggevolezza.

Nel videoclip si fa riferimento agli esercizi n. 5.12, illustrati a pag. 146 del nostro testo, ma si raccomanda vivamente di esercitarsi anche in altre posizioni e con progressioni ascendenti e discendenti, successivamente poi con varie metriche e differenti ritmiche, magari inventando propri esercizi e/o piccoli brani, eventualmente con l’aiuto del proprio insegnante.

 

Buono studio e buon divertimento!

 

Alessandro Mugnoz

 

GUARDA IL VIDEO

ACQUISTA IL METODO PER FISARMONICA DIATONICA A 8 BASSI