La magia ancestrale delle corde e il respiro del mantice per Morricone
Vincent Beer-Demander & Grégory Daltin, “Nell’Italia di Ennio Morricone”
Ennio Morricone è un’istituzione della musica mondiale, non solo un orgoglio per l’Italia, ma una figura iconica per i musicisti di tutto il globo. Svariati i tributi dedicati al compianto maestro, con diverse formazioni, ma in questo caso è il duo francese composto da Vincent Beer-Demander (mandolino, voce in A la Calabrese) e Grégory Daltin (fisarmonica) a rendergli calorosamente omaggio con una nuova opera discografica dal titolo Nell’Italia di Ennio Morricone. Quindici i brani di cui consta la tracklist: Viaggio, Variazioni da un Tema Sereno, Regalo di Nozze, Hundred Yark Dash, La Storia Vera della Signora delle Camelie (Preludio), Serenata Passacaglia, Canone Inverso e C’era una Volta il West sono pietre miliari figlie dell’ispirata e ubertosa vena compositiva di Morricone, mentre Il Padrino (Nino Rota-Christian Gaubert), A la Calabrese – Hommage à Ennio Morricone (François Rossé), Umoresca (Richard Galliano), Tango Cromatico per il Maestro – Hommage à Ennio Morricone (Régis Campo), Santo Luca (Grégory Daltin), Valse di Roma (Claude Salmieri) e Preludio e Danza – In Memoriam Ennio Morricone (Vincent Beer-Demander) completano l’album. A impreziosire questo lavoro discografico, due ospiti d’eccellenza: Claude Salmieri (pianoforte in Valse di Roma, percussioni in A la Calabrese), pianista, batterista, percussionista, compositore e arrangiatore transalpino di caratura internazionale e Petra Magoni (voce in C’era una Volta il West), una fra le cantanti italiane più estrose, eclettiche e comunicative degli ultimi vent’anni. Dal fraseggio verace, fluido, in possesso di una tecnica impeccabile congiuntamente a un’abbagliante espressività, Vincent Beer-Demander è uno fra i mandolinisti più blasonati in ambito mondiale. Nell’arco della sua carriera stringe numerose collaborazioni di prestigio al fianco di musicisti quali Vladimir Cosma, Richard Galliano, Lalo Schiffrin, Claude Bolling, Francis Lai, Ricardo Sandoval, Leo Brower, Hamilton de Holanda, soltanto per menzionarne alcuni. Grazie al suo fulgido talento si esibisce in tutto il mondo, in Paesi quali Italia, Germania, Stati Uniti, Giappone, Colombia, Cina, Israele, Portogallo, Russia, Inghilterra, Ungheria e non solo. Venendo alla sua discografia, fra le varie produzioni, Nell’Italia di Ennio Morricone è un album recentemente pubblicato. Grégory Daltin è uno fra i fisarmonicisti più apprezzati a livello internazionale. Il suo tocco, la gestione della dinamica, le colorazioni timbriche e la fervida immaginazione armonica rappresentano i segni particolari della sua carta d’identità artistica. Nel corso della sua attività professionale calca il palco e condivide lo studio di registrazione con molti artisti di rango nazionale e mondiale come Michel Godard, Richard Galliano, Paolo Fresu, Marco Bardoscia, Didier Labbé, Michel Becquet, Daniel Lassalle, Stéphane Labeyrie, Vladimir Cosma, Jean-Claude Petit, Jean-Claude Vannier e tantissimi altri ancora. Le sue qualità lo portano a tenere concerti in tutti i continenti, in nazioni quali Spagna, Italia, Belgio, Sudafrica, Madagascar, Guyana Francese, Marocco, Turchia, Isola della Riunione, Senegal, Giappone. Fra i suoi venti dischi circa, Nell’Italia di Ennio Morricone lo vede protagonista da co-leader assieme a Vincent Beer-Demander. Il mood tensivo di Regalo di Nozze crea uno stato di suspense, soprattutto grazie alle inebrianti asperità armoniche cesellate dal mandolinista e dal fisarmonicista, brillanti anche in alcuni crescendo e decrescendo che alzano sensibilmente la temperatura misurata dal termometro emozionale. Qui Beer-Demander e Daltin dialogano concependo dinamiche di pregevole fattura e dissonanze particolarmente intriganti. Il Padrino rappresenta un mirabile esempio delle doti narrative e descrittive di Vincent Beer-Demander e Grégory Daltin, autori di alcune sostituzioni armoniche estremamente interessanti, carezzevoli nella loro interpretazione. L’impatto di A la Calabrese è devastante, specialmente a livello sonoro. Qui il fisarmonicista e il mandolinista, incalzati dallo stimolante manto ritmico tessuto alle percussioni da Claude Salmieri, dialogano fittamente dando vita a quadri melodici, armonici e timbrici elettrizzanti, anche qui il tutto arricchito da progressioni, cromatismi e spigolosità armoniche vibranti. Il clima di Umoresca è esotico, enfatizzato dalle corde di Beer-Demander e dal mantice di Daltin. In questa composizione, sulle intense linee melodiche costruite dal mandolinista, il fisarmonicista dà vita a un comping orchestrale, denso di nuance timbriche e notevoli escursioni nella dinamica. In Santo Luca si respira un’atmosfera mediterranea. L’eloquio di entrambi è animato da una palpabile focosità comunicativa, sempre supportato da un totale controllo del proprio strumento. Valse di Roma è una composizione struggente, avvolta in un senso di mestizia, vena elegiaca amplificata in maniera particolare dalle pennellate soulful di Grégory Daltin e dalle toccanti corde di Vincent Beer-Demander. Preludio e Danza – In Memoriam Ennio Morricone è un brano immerso in uno stato di suspense sottolineato dalla simbiosi del duo, che crea dipinti armonici intrisi di pathos. C’era una Volta il West, gemma preziosa dell’indimenticato Ennio Morricone, è interpretata da Petra Magoni in modo personale, singolare. Lei sfrutta brillantemente la dinamica e attinge alla sua ricca palette timbrica, attraverso cui crea paesaggi sonori di grande profondità espressiva. Nell’Italia di Ennio Morricone è un vero e proprio ritratto dedicato al maestro. Un atto d’amore vissuto e manifestato con grazia, candore d’animo, alto senso estetico e spirito immaginativo. Un arazzo di suoni e note attraverso cui mettere a nudo il proprio stato d’animo, spesso cangiante. Un tributo, ornato dai luminosi arrangiamenti di Vincent Beer-Demander e Grégory Daltin, che lascia un segno tangibile.
Vincent Beer-Demander & Grégory Daltin, Nell’Italia di Ennio Morricone
Etichetta discografica: Maison Bleue
Anno produzione: 2024