Pillole di jazz… I Modi – Lezione n. 6
Cari amici di Strumenti&Musica, eccoci arrivati al sesto appuntamento della rubrica Pillole di Jazz. Oggi tratteremo… I Modi.
Conoscere le scale modali è di fondamentale importanza nel contesto dell’improvvisazione al fine di saper utilizzare le giuste scale su ogni singolo accordo. Quando si suona su un chorus di un brano, bisogna innanzitutto analizzare il grado dell’accordo che si sta suonando e, in relazione ad esso, suonare il modo corrispondente. A qualsiasi scala musicale può essere applicato il concetto di modo, in generale, da una qualsiasi scala si possono “estrarre” tanti modi quante sono le note. Ad esempio per le scale diatoniche, costituite da sette note, si possono contare 7 modi distinti. I modi e le scale modali non sono utilizzati esclusivamente per la definizione delle tonalità dei brani, ma anche, indipendentemente da queste, all’interno dei brani. In pratica partendo da ciascun grado della scala maggiore o minore, la disposizione dei toni e semitoni subirà una variazione conferendo un cambio di carattere alla scala stessa.
Versione per Pianoforte
Modi costruiti sulla scala di Do Maggiore
Modi costruiti sulla scala di La minore Melodica
Modi costruiti sulla scala di La minore Armonica
Esercizio sui modi della cadenza II-V-I maggiore
L’esercizio seguente tratta i tre modi usati sulla cadenza II V I maggiore.
Dorico per il II grado, misolidio per il V grado e ionico per il I. Provate ad improvvisare piccole linee melodiche per ciascun modo.
Esercizio sui modi della cadenza II-V-I minore
L’esercizio seguente tratta i tre modi usati sulla cadenza II V I minore.
Locrio per il II grado, superfrigio per il V grado e minore armonico per il I. Provate ad improvvisare piccole linee melodiche per ciascun modo.
Versione per Fisarmonica
(in collaborazione con il M° Ivano Biscardi)
Improvvisare sulla struttura armonica del brano Modal Mood
Per approfondimenti e informazioni scrivere a: autori.metodo@gmail.com
Le lezioni precedenti:
PER APPROFONDIMENTI
Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare
Metodo completo di Fisarmonica Moderna
VIRGINIO AIELLO nato a Catanzaro ha una formazione musicale di estrazione classica iniziata a soli 6 anni con lo studio della fisarmonica e del pianoforte e convertitasi più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. È diplomato in Pianoforte e Musica Jazz presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 consegue, con il massimo dei voti, il Biennio specialistico in Musica Jazz ad indirizzo compositivo. Ha vinto numerosi Concorsi sia come fisarmonicista che come pianista, tra cui il primo premio al Concorso Pianistico “Città di Castellaneta” e il secondo premio nei Concorsi Pianistici “AMA Calabria” e “Città di Terzo (AL)”.
Nel suo percorso di studi ha partecipato a seminari e stages con: Roberto Spadoni, Luigi Giannatempo, Giancarlo Gazzani (arrangiamento); Pietro Condorelli, Tino Tracanna, Riccardo Fassi, Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi, Nicola Pisani (improvvisazione e musica d’insieme); S. Battaglia, F. D’Andrea, E. Pieranunzi (pianoforte e improvvisazione); Carlo Boccadoro (composizione); Nino De Rose (head arrangement); Marcello Piras, Stefano Zenni (storia del jazz). Nel 2015 pubblica con il quartetto Sertango il lavoro discografico “El Barrio” composto da brani originali e classici del Tango Nuevo. Insegna pianoforte jazz complementare presso il Conservatorio di Musica di Cosenza ed è docente di pianoforte presso le Scuole Secondarie di Primo Grado ad Indirizzo Musicale. Ha collaborato a vari progetti, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, esibendosi in Italia con musicisti quali Sandro Satta, Nicola Pisani, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano, Marco Sannini, Attilio Zanchi, Nino De Rose, Giancarlo Maurino, Gaetano Partipilo. Ha pubblicato il volume “Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare” per M.A.P. Editions.