Prospettive e Contrasti: il debutto discografico del Trio Zazel tra tradizione e nuove sonorità

Il disco del Trio Zazel disponibile in copia fisica e sulle piattaforme digitali

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Prospettive e ContrastiCon Prospettive e Contrasti, il Trio Zazel firma il suo debutto discografico, presentando un progetto che unisce l’attenzione verso la tradizione e l’apertura verso la contemporaneità. L’ensemble, formato da Francesco Gemo (violino), Mattia Geracitano (violoncello) e Riccardo Pugliese (fisarmonica), propone un percorso di ascolto che si muove attraverso epoche e linguaggi differenti, ponendo al centro la ricerca timbrica e la volontà di espandere il repertorio dedicato a una formazione ancora poco esplorata.

Il titolo del disco sintetizza efficacemente la filosofia del progetto. Prospettive rimanda alle molteplici possibilità interpretative e sonore offerte da questa particolare combinazione strumentale, ma anche alle direzioni future che la ricerca del Trio intende intraprendere: nuove commissioni, trascrizioni originali, e collaborazioni con compositori contemporanei. Contrasti invece allude alle differenze di linguaggio, di epoca e di colore che caratterizzano le opere scelte.

L’apertura è affidata a una pagina di Joseph Haydn, il Trio in Fa maggiore n. 6 (Hob. XV:6), esempio luminoso di equilibrio formale e di finezza cameristica. Nella versione del Trio Zazel, la fisarmonica assume il ruolo che nell’originale era affidato agli strumenti a tastiera, ma offre una nuova rilettura sonora. Il risultato non è una semplice trasposizione, bensì una ricreazione del tessuto timbrico, dove i rapporti tra le voci si ridefiniscono in un intreccio di trasparenze e densità inedite.

Il dialogo con la musica contemporanea si apre con Interludio di Lorenzo Marino, scritto appositamente per il Trio e presentato in prima esecuzione al Festival di Nuova Consonanza 2024. Nella scrittura del giovane compositore, il gesto cameristico diventa terreno di esplorazione formale: un fitto dialogo tra i tre strumenti, in cui equilibrio e frattura convivono e in cui la voce del violoncello, improvvisamente, emerge come simbolo di un punto di non ritorno. Un brano che, nella sua estensione formale, mostra una profonda riflessione sul concetto di “sospensione” e sull’identità stessa dell’ensemble.

Altro esempio di collaborazione diretta tra il Trio e un’autrice contemporanea è El Duende di Martina Cavazza Preta, presentato in prima assoluta al Festival Pontino 2025. Ispirandosi al celebre saggio di Federico García Lorca, la compositrice costruisce una trama sonora che dà corpo a quel principio vitale e oscuro, il duende, che trasforma la sofferenza in canto e la tensione in danza. La scrittura ritmica, fondata su cellule asimmetriche e sincopate, traduce in suono l’idea stessa di vitalità inquieta: un “folletto” musicale, dunque, che anima e sconvolge l’essenza del brano.

Il disco si chiude con una inedita trascrizione dei Liebeslieder-Walzer op. 52 di Johannes Brahms, nella versione per trio ideata da Riccardo Pugliese. Nati come ciclo per quartetto vocale e pianoforte a quattro mani, questi valzer vengono qui ripensati in una veste cameristica che intende restituire una nuova compattezza sonora. La fisarmonica si pone come collante tra le due voci ad arco, con una tavolozza timbrica capace di evocare nuove sfumature sonore.

Con Prospettive e Contrasti, il Trio Zazel vuole presentare un progetto che non si limita a reinterpretare il passato, ma lo trasforma in terreno di sperimentazione viva, dove la curiosità e la ricerca diventano la cifra distintiva di un inedito e inusuale ensemble nel panorama cameristico contemporaneo.

 

Trio Zazel, Prospettive e Contrasti

Etichetta discografica: Ars Spoletium

Anno produzione: 2025

 

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