Il M° Rojac in concerto a Livorno con “l’Armonica a mantice di Greggiati”

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Corrado RojacIl M° Corrado Rojac, titolare della Cattedra di Fisarmonica presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, L'Armonica a mantice di Giuseppe Greggiati - seminario concerto di Corrado Rojac a Livornoterrà una conferenza, Venerdì 11 Maggio alle 15.30 nella sala dell’Auditorium I.S.S.M. Pietro Mascagni di Livorno, sul tema “L’Armonica a mantice di Giuseppe Greggiati”. Alle 21.15, il docente e concertista triestino si esibirà proprio con lo strumento fattosi costruire sulla base dei disegni ritrovati ad Ostiglia in provincia di Mantova ed interpreterà alcuni brani dello stesso Giuseppe Anselmo Greggiati. Il concerto avrà luogo nella chiesa di San Ferdinando in piazza Garibaldi.

Va ricordato in proposito che il M° Rojac ha pubblicato un libro insieme ad Ilaria Nardi pubblicato da Ars Spoletium; queste le note introduttive:

 

Metodo Giuseppe GreggiatiIl presente lavoro dà alle stampe un metodo per fisarmonica anteriore al 1850. Lo scritto, opera di Giuseppe Greggiati, si intitola Metodo per armonica a mantice, ed è provvisto di una dettagliata descrizione organologica dello strumento (Parte Prima), di una nutrita raccolta di esercizi tecnici concepiti per lo studio dello stesso (Parte Seconda) e di cinquanta brani, in parte originali e in parte trascritti, che ne inaugurano il repertorio (Parte Terza). Esso è stato rinvenuto presso il Fondo musicale “G. Greggiati” di Ostiglia, in provincia di Mantova, dove è conservato nella Sezione Manoscritti Teoria B 71/I, II, III.

Lo strumento di Greggiati è di origini viennesi. Dal Metodo si desume che egli vi apportò alcune modifiche: esse rappresentano la nascita della prima fisarmonica italiana. L’accurata descrizione dello strumento, presente nel Metodo, mi ha permesso di ricostruirne una copia.

Grazie al Metodo per armonica a mantice di Giuseppe Greggiati il mondo della fisarmonica acquisisce oggi informazioni che illuminano un periodo storico di cui, relativamente al nostro strumento, si sono avute finora conoscenze estremamente limitate. La certezza, per esempio, che la fisarmonica giunga in Lombardia nel 1833. Significativa, nondimeno, l’immagine di un fisarmonicista in panni borghesi, presente nella Tavola II del metodo, che diventa una vera e propria icona del primo periodo della fisarmonica: rappresenta infatti un’ulteriore conferma del fatto che, al suo apparire, la fisarmonica fosse strumento musicale della piccola borghesia e non, come si è creduto in passato, della classe contadina.

Nella presente prefazione al Metodo di Greggiati intendo dapprima illustrare il mio fortunato incontro con il testo, aggiungendo un breve sguardo storico sulle vicissitudini che ne hanno reso possibile la fruizione odierna. Mi sembra poi opportuno presentare una breve biografia dell’autore, una breve descrizione del Metodo stesso, ed accennare ad una sua contestualizzazione storica, svolta attraverso l’illustrazione e il confronto con testi simili coevi. Sarà utile, infine, soffermarsi anche sul repertorio che Greggiati ha voluto inserire nel Metodo stesso, e provvedere anche per esso ad un inquadramento storico ed estetico.

Nella descrizione della Parte Prima del Metodo sarà opportuno approfondire l’organologia della fisarmonica utilizzata da Greggiati. Oggi, infatti, la fisarmonica da concerto è ben diversa; essa si è evoluta seguendo proprio le linee auspicate dall’autore del Metodo (nella conclusione della Parte Prima); egli stesso volle infatti ampliare le potenzialità dello strumento in suo possesso, arricchendone le possibilità armoniche (descritte nel Metodo con molta cura), iniziando così il processo che porterà all’odierno strumento da concerto.

Seguirà poi il nocciolo del presente libro, la revisione e la riscrittura della Parte Terza del Metodo per lo strumento in uso ai giorni nostri; essa presenta pregevoli contenuti tecnici ed espressivi, utili per l’apprendimento anche agli studenti dello strumento odierno.

Conclude la presente pubblicazione il catalogo dei brani composti o trascritti da Greggiati per fisarmonica. Essi sono conservati, come il Metodo stesso, presso il Fondo musicale “G. Greggiati” di Ostiglia. Grazie al catalogo è possibile comprendere l’effettiva mole di brani che Greggiati scrisse per l’armonica a mantice. Il catalogo è curato da Ilaria Nardi, che ha completato e perfezionato quello già esistente presso il Fondo musicale.

Considero parte integrante del presente lavoro anche la realizzazione di una copia dello strumento concepito da Giuseppe Greggiati, grazie alla ditta Pigini di Castelfidardo e, in particolare, grazie a uno dei sapienti artigiani che vi operano, Adriano Clementi. Grazie alla ricostruzione dell’Armonica Greggiati inizia anche per lo strumento fisarmonica una filologia storica, sia della tecnica esecutiva e sia delle peculiarità proprie di uno strumento dell’Ottocento.

Intendo completare il presente lavoro con la pubblicazione della Parte Prima del Metodo nella sua versione integrale, in cui potrò dar spazio a tutte le informazioni che contiene.

Seguirà la pubblicazione della Parte Seconda, utile a chi desideri intraprendere lo studio dello strumento di Greggiati, e a porre quindi le basi per uno studio filologico dell’armonica a mantice.

In quest’ottica uscirà poi un’altra pubblicazione della Parte Terza del Metodo, questa volta nella versione originale: si riprenderà la scrittura, propria di Greggiati, nella tonalità di Do maggiore, e con essa i suoi segni di articolazione del mantice, e molte altre sue “invenzioni”.

Negli anni a venire il lavoro si amplierà ulteriormente: le vettorialità da seguire sono la figura del Giuseppe Greggiati etnomusicologo e del Giuseppe Greggiati compositore.

Corrado Rojac

 

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