La letteratura per fisarmonica – gli autori e le composizioni principali

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LA LETTERATURA PER FISARMONICA:
GLI AUTORI E LE COMPOSIZIONI PRINCIPALI

Con brevi analisi dei brani più significativi

 

PREMESSA

Giovanni Gagliardi a Parigi 1910Con questo primo articolo iniziamo un percorso, una sorta di carrellata panoramica che ci porterà a riflettere su alcuni aspetti della letteratura musicale per fisarmonica attraverso brevi biografie, con citazioni e aneddoti, nonché analisi e commenti.

Il lavoro si occuperà dei principali autori e delle rispettive opere più significative che costituiscono il repertorio internazionale dello strumento. In particolare, analizzeremo la letteratura originale, per fisarmonica sola e in formazioni cameristiche o d’insieme, ma anche qualche trascrizione importante, nonché alcune opere didattiche. Il raggio di azione parte dai primi decenni del ‘900, tralasciando dunque tutto il repertorio ottocentesco, mentre i Paesi indagati saranno nell’ordine: Italia, USA, Germania, Francia, Russia (ex URSS), Paesi del Nord Europa e Spagna. Premettiamo anche che gli autori verranno presentati in base a un ordine cronologico inerente la pubblicazione delle loro prime opere.

Saranno illustrate esclusivamente  composizioni di cui, oltre al valore intrinseco, sia “certificabile” una diffusione e presenza nel repertorio storico e contemporaneo a livello di registrazioni discografiche, concerti, festival, concorsi, ma anche nel Web (YouTube, Spotify, ecc.). Andremo così ad abbracciare quasi ogni genere musicale, senza pregiudizi o barriere ideologiche. Di ciascun autore/brano, nei limiti del possibile, verrà data anche una breve bibliografia e/o discografia.

Iniziamo quindi il viaggio con la letteratura italiana per fisarmonica.

 

LA LETTERATURA FISARMONICISTICA ITALIANA

L’Italia non è solamente la patria, universalmente e storicamente riconosciuta, delle principali aziende produttrici che hanno fatto la storia dello strumento – basti pensare a Soprani, Dallapè, Scandalli, Zero Sette, Excelsior, ecc. – ma anche la nazione in cui sono state create opere didattiche e partiture, originali o trascritte, tra le più significative a livello internazionale. E questo sin dal secolo XIX: ricordiamo Giuseppe Greggiati, la cui opera si staglia nettamente sul repertorio ottocentesco per la fisarmonica dell’epoca; oppure Giovanni Gagliardi, autentico profeta della fisarmonica “classica”, a cavallo del XIX e XX secolo.

 

I PRINCIPALI AUTORI

Giovanni Gagliardi a Metz 1906Li dividiamo idealmente in due “gruppi”: quelli che hanno scritto fino agli anni ’60/’70 – soprattutto per strumenti tradizionali, ovvero a “bassi standard” – e coloro che hanno prodotto opere dagli anni ’70 fino ai giorni nostri, principalmente (ma non solo!) per strumenti maggiormente evoluti, dotati di un manuale sinistro a “bassi sciolti” (Free Bass). Ovviamente tale divisione non sarà netta (non potrebbe esserlo!) tuttavia presuppone storicamente che gli uni abbiano composto in gran parte musica tonale, mentre gli altri si siano dedicati (anche) a musica atonale, dodecafonica, seriale e a tutti quei nuovi linguaggi e commistioni stilistiche che costituiscono quella che solitamente viene chiamata “musica contemporanea” o “musica nuova”.

La quasi totalità degli autori di cui ci occuperemo sono musicisti importanti, citati in enciclopedie e testi specifici, che hanno lasciato tracce non solo nel settore fisarmonicistico, ma anche in altri campi musicali. E ciò per affermare che il nostro strumento, pur essendo ancora relativamente giovane, può in ogni caso contare su un repertorio solido e dalle radici ben salde.

 

LE OPERE

1960 - Silvio Scandalli Gorni Kramer Gervasio MarcosignoriCi è sembrato opportuno occuparci non solo di musica cosiddetta “colta”, ma anche di altri generi musicali, che oltre a possedere una propria significativa storia hanno contribuito largamente allo sviluppo e alla diffusione dello strumento fisarmonica.

Non possiamo quindi tralasciare il jazz, considerando che uno dei “pionieri” in Italia è stato altresì uno dei più grandi fisarmonicisti-compositori: Gorni Kramer. Così come non si può non considerare la musica da ballo e la sua schiera di fisarmonicisti virtuosi, che tanta importanza ha avuto ed ha tuttora nell’evoluzione del costume. E di certo non possiamo ignorare la presenza della fisarmonica nel teatro musicale e nella musica da film. Insomma la letteratura per fisarmonica – e non solo quella italiana – se si limita a quella accademica, solistica e didattica, rappresenta in realtà solamente una fetta del repertorio globale dello strumento.

Osservando e mettendo in relazione gli autori – e le rispettive opere – dei due periodi citati, si possono cogliere vari aspetti circa l’evoluzione della letteratura per fisarmonica in Italia.

1.     Dal punto di vista quantitativo, specie nel settore “colto”, gli esponenti del secondo periodo sono molto più numerosi, rispetto al primo, registrando una crescita esponenziale.

2.     La musica da camera – ensemble di più fisarmoniche, ma soprattutto fisarmonica con altri strumenti – è sempre più presente negli ultimi decenni alla pari dei “concerti per fisarmonica e orchestra”, che nel primo periodo erano praticamente assenti.

3.     Anche nel settore della musica teatrale (opere e teatro musicale in genere), e nella musica da film, la presenza dello strumento ha avuto una sensibile crescita nelle opere più recenti.

4.     Probabilmente però nel secondo gruppo mancano alcuni “autori di riferimento”, per così dire, che invece erano presenti nel primo periodo: pensiamo a Pozzoli o Ferrari Trecate, o anche a Fugazza o Volpi per l’ambito didattico e non solo.

5.     Per contro notiamo che, nel secondo gruppo/periodo, abbiamo sempre più esponenti di spicco della musica cosiddetta “colta”; dagli anni Novanta, un po’ tutti gli autori importanti dell’ambiente musicale accademico scrivono, senza problemi o remore, per fisarmonica, anzi spesso ne sono attratti, al di là delle consuete commissioni…

6.     I fisarmonicisti-compositori nella prima fase erano essenzialmente operanti nell’ambito “extracolto” – ricordiamo Kramer, Wolmer, Ferrari, Fancelli, Principe – mentre successivamente sono presenti anche nel repertorio “colto”; basti pensare a Di Gesualdo, Battiston, fino a Rojac, ecc.

 

GianFelice Fugazza e Bio BoccosiCiò che accomuna, in qualche modo, i due periodi storici è la constatazione che molti dei musicisti indagati sono stati, o sono tuttora, dei grandi didatti oltre che compositori.

Ricordiamo Luigi Oreste Anzaghi, GianFelice Fugazza, Vittorio Melocchi, Ettore Pozzoli, Guido Farina, Felice Lattuada, che hanno lasciato opere pedagogiche significative anche al di là del settore fisarmonicistico. E analogamente in tempi più recenti, abbiamo autori/didatti come Di Gesualdo, Bartolozzi, Bellucci, Bettinelli, Porena, Davide Anzaghi, ecc.

In conclusione non possiamo sottacere che molti musicisti italiani, soprattutto fisarmonicisti-compositori, hanno sostanzialmente fondato, o contribuito a fondare, la letteratura per fisarmonica in altri Paesi. Si pensi alla cosiddetta “Scuola americana”, la prima in ordine cronologico nell’ambito della letteratura specifica. Ebbene i principali esponenti, nonché autentici pionieri, sono tutti italiani o di origine italiana: i fratelli Guido e Pietro Deiro, Pietro Frosini, Anthony Galla-Rini, Charles Magnante, Tito Guidotti, Andy Arcari, Joe Biviano, ecc. Ma anche un musicista come Paul Creston, nome d’arte di Giuseppe Guttoveggio.

Se diamo invece uno sguardo agli albori della letteratura francese, ossia al cosiddetto “musette”, scopriamo che alla nascita di questo particolare e affascinante genere ha profondamente contribuito una schiera di fisarmonicisti italiani, o di origine italiana, tra cui: Charles e Michel Peguri, Louis Ferrari, Tony Murena, Joss Baselli (Basile), Joe Rossi, passando per Marcel Azzola, ecc. e giungendo a Richard Galliano, la cui famiglia è di origine piemontese.

Insomma il genio italico non si è rivelato e diffuso solamente nell’ambito costruttivo della fisarmonica, ma anche in quello artistico e creativo.

Dal prossimo articolo inizieremo ad indagare i singoli autori e le loro opere più significative.

 

Alessandro Mugnoz