“Festival Musica dei Popoli”. Dal 27 settembre la nuova edizione

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Mulatu AstatkeSi svolgerà a Firenze dal 27 settembre all’11 novembre la nuova edizione del Festival Musica dei Popoli. La manifestazione – come i lettori di questa rubrica ormai sanno – rappresenta una delle migliori e più riuscite politiche culturali del nostro paese, e si contraddistingue per la selezione di musica e spettacoli di alta qualità, ma soprattutto per l’inserimento di questi in un programma definito secondo con equilibrio e oculatezza. Quest’anno il tema della rassegna – organizzata dal Centro FLOG Tradizioni Popolari con la direzione artistica dell’etnomusicologo Leonardo D’Amico – avrà come tema “Africa. La diaspora” e vedrà alternarsi sul palco dell’Auditorium FLOG artisti di fama internazionale, non solo africani. Sabato 11 ottobre si esibirà, infatti, il gruppo salentino Officina Zoè, con Baba Sissoko e Kalifa Kone. Il titolo dello spettacolo racchiude lo spirito della manifestazione: “Taranta nera, il salento incontra l’Africa”. Come si può leggere nel programma ufficiale: “Le voci come comunicazione ed espressione: così come i canti dei griot sono la memoria storica dei popoli della savana cantando le gesta dell’epica mandinga, i canti di lavoro delle donne salentine scandiscono il duro lavoro nei campi. Le percussioni come battito vitale della terra e delle cerimonie: così come i tamburi africani fungono da veicolo di comunicazione e di trance nelle cerimonie rituali, il battito del tamburello salentino scandisce da tempi immemori le cerimonie di guarigione dal morso della taranta e portano fino a noi i ritmi dei riti dionisiaci della Magna Grecia”. Il programma, però, rende anche omaggio alle tante tradizioni musicali africane che sono riuscite a influenzare e orientare il corso della musica internazionale. In questo quadro viene proposto il concerto di Seun Kuti & Egypt 80, previsto per il 18 ottobre. Figlio di Fela Kuti – “uno degli artisti più influenti del XX secolo” e inventore, insieme al batterista Tony Allen, del famoso Afro Beat – Sean ricalca la tradizione ritmica nigeriana, apportando, insieme ai contenuti politici tanto cari al padre, le innovazioni degli stili contemporanei più trascinanti e internazionali: dalla black music al rap a al new soul. Tra gli artisti che si esibiranno e che avranno il compito di rappresentare l’Africa contemporanea e il profilo multiforme delle espressioni musicali attraverso le quali si esprime, è importante segnalare: Baloji, artista originario della Repubblica Democratica del Congo e residente in Belgio, che ha innestato sul rap e l’hip hop metropolitani di matrice francese alcune suggestioni stilistiche della sua terra di origine; la cantante, ballerina e percussionista della Costa D’Avorio Dobet Gnahoré, il cui concerto è previsto per il 25 ottobre; Mulatu Astatke, percussionista, vibrafonista, compositore e stella del jazz etiope; Fatoumata Diawara, una delle artiste africane più famose al mondo. Ha pubblicato il suo album di debutto nel 2011 con la World Circuit e sta girando il mondo ininterrottamente “conferendo” – come si può leggere nelle note di presentazione del suo concerto – “una prospettiva decisamente africana al concetto di cantautrice”.

Il programma definitivo della rassegna si può consultare qui.

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