Le canzoni della Cupa: annunciato il nuovo album di Vinicio Capossela

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Capossela MedimexEra stato annunciato e in parte anche anticipato il nuovo album di Vinicio Capossela. Le occasioni sono state varie, anche se in gran parte riconducibili alle attività che lo hanno visto coinvolto con più coerenza negli ultimi mesi, come lo Sponz Festival e, in generale, la frequentazione del mondo espressivo popolare. Un mondo che Capossela ha, a onor del vero, sempre lambito, ma che grazie al “ritorno” a Calitri (paese di origine dei suoi genitori) ha iniziato ad assumere i tratti di un vero e proprio insieme di riferimenti. Innanzitutto stilistici – molti dei suoi brani storici sono stati, in più occasioni, riproposti con l’ormai famosa Banda della Posta, composta da musicisti irpini solitamente impegnati in musiche per matrimoni – e poi immaginari. Questi ultimi hanno composto un nuovo quadro espressivo che Vinicio ha già proposto nel bellissimo romanzo “Il paese dei coppoloni” e, più recentemente, nell’omonimo film-documentario di Stefano Obino, proiettato al cinema il diciannove e venti gennaio scorsi. Il nuovo album – il cui titolo rimbalzava addirittura da anni non solo negli ambienti musicali – arriverà all’inizio di marzo, a confermare la straordinaria produttività di un artista che, con sempre maggiore raffinatezza e coerenza, si cimenta in varie forme espressive. Per il momento è stato anticipato da uno dei brani che ne compongono la scaletta, diffuso proprio oggi attraverso il Corriere della Sera. Il titolo del brano è “Il Pumminale” ed è stato presentato con un video girato da Lech Kowalski. Come si può leggere nelle note di presentazione diffuse dalla pagina face book di Capossela, il brano è ispirato “a una delle doppie anime dell’uomo che la cultura popolare – dove più labile era il confine tra Realtà e mondo della Verità – ci ha abituato a conoscere”. Un mondo che riflette la sua “doppiezza” e finanche il suo “politeismo”: “Un mondo in cui non c’è distinzione netta tra umano e animale, in cui tutta la natura è espressione della divinità e per questo inconoscibile, se non con l’esperienza diretta”. Insomma un piccolo manifesto di intenti, che si può “leggere” nel bellissimo video riportato qui di seguito.

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