Alla ricerca di Sweelinck

Cinzia Luisato, “Swee”

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Cinzia LuisatoSwee è il titolo dell’ultimo lavoro discografico di Cinzia Luisato, uscito nel dicembre 2022 per Barvin Edizioni Musicali e dedicato a una selezione per fisarmonica sola della musica di Jan Pieterszoon Sweelinck: quattro toccate e due temi con variazione. Compositore e musicista olandese vissuto a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, figura misteriosa e complessa, celebre come compositore innovatore e virtuoso di organo e clavicembalo, Sweelinck è amatissimo e prolifico autore sia di musica vocale che strumentale, tra cui spiccano numerose pagine per organo e cembalo in cui si trovano alcuni dei tratti fondamentali della scrittura tastierstica seicentesca.

Lo Sweelinck di Cinzia Luisato “suona bene” sulla fisarmonica e, allo stesso tempo, la fisarmonica di Cinzia Luisato si esprime in modo identitario quando suona Sweelinck. Non è un particolare irrilevante, perché l’interconnessione irrinunciabile tra elementi quali l’opera originale, la natura della trascrizione, l’identità musicale e sonora dello strumento trascrittore e la qualità della prassi esecutiva determina sempre la qualità e il senso di tutta l’operazione musicale che si crea alle radici e intorno alla trascrizione. E allora, in questo disco ci viene incontro, al primo ascolto, un suono presente – senza alcuna mistificazione digitale – che non ha bisogno di celarsi o inorgoglirsi in riverberi artificiali; forse, il suono di uno sconosciuto organo portativo, che, però, riconduce subito a una fisarmonica arcaica e contemporanea allo stesso tempo, che si esprime con un impianto esecutivo rigoroso, coerente tanto con la scrittura, quanto con una certa concezione della fisarmonica da concerto.

Il titolo del disco, Swee, non è casuale: lascia intuire che questo lavoro si configura come una prima parte di un’operazione più complessa che nel prossimo album – con il temperamento mesotonico, ci svela la stessa Luisato – arriverà finalmente a ricomporre l’intero cognome di Sweelinck e a chiudere il cerchio dell’ampio progetto di ricerca sotteso inevitabilmente a tutta l’operazione.

L’amore di Cinzia per Sweelinck viene da lontano, dai tempi degli studi al Conservatorio di Castelfranco Veneto (dove si è diplomata nella classe di Ivano Paterno per poi essere attiva come fisarmonicista e docente al Liceo Musicale), e in qualche modo sarà poi Sweelinck a “cercare” Cinzia che, durante la ricerca svolta nel 2020 per la laurea magistrale in archeologia, s’imbatte in una raccolta di rari manoscritti, contenenti proprio alcune pagine dell’adorato compositore olandese. Seguono due anni di ricerca e di studio, non solo direttamente delle fonti, ma anche attraverso corsi e master class con specialisti, in particolare con il prof. Roberto Loreggian, clavicembalista e organista, nel contesto dei corsi organizzati dall’Associazione “Antiqua” di Pordenone. L’obiettivo non è quello di ricevere istruzioni su come suonare quel repertorio, ma quello di conoscere i principi conduttori della prassi esecutiva originale per poter giungere a una prassi esecutiva fisarmonicistica, rigorosamente informata e coerente, ma autonoma e mai puramente imitativa del cembalo.

L’ attitudine di archeologa – musicista di Cinzia Luisato a porsi domande, a non ignorare mai la complessità della ricostruzione di epoche molto lontane da noi, a individuare i termini di interconnessione inevitabili e a incrociare dati ha orientato un lavoro musicale importante. Ecco, allora, manoscritti di difficile reperibilità, spesso fonti diverse dello stesso materiale da analizzare e confrontare, apparati critici da studiare, opinioni contrastanti di illustri musicologi, diteggiature originali da decifrare e poi da interrogare per avvicinarsi a tutte quelle indicazioni sottese che svelano la natura tecnica e musicale della prassi esecutiva originale da trasformare per lo strumento a mantice che, a sua volta, avanza le proprie pretese. Se, infatti, il suono tenuto è in grado, anche qui, di aggiungere ricchezza, restituendo e chiarendo un testo musicale a più dimensioni, la continuità del suono impone la responsabilità di un sapiente uso delle articolazioni che nell’interpretazione della Luisato risultano essere strutturalmente fondanti, prioritarie nella gestione di un eloquio talvolta più fluido, talvolta estremamente eterodiretto, ma sempre al servizio di un gusto personale in cui non mancano mai senso di solennità e spazio poetico.

 

Cinzia Luisato, Swee

Etichetta discografica: Barvin Edizioni

Anno di produzione: 2022

 

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