“Iperventilazione” e “Monocromo”
Dove analogico e digitale s’incontrano
Prosegue l’esplorazione di Accordion Waves suona italiano, l’ultimo progetto discografico del Nuovo C.D.M.I. in collaborazione con ArsSpoletium. Oggi è la volta dei due brani per fisarmonica ed elettronica: Monocromo, di Corrado Rojac e Iperventilazione, di Andrea Veneri.
Scrivere per fisarmonica ed elettronica è una scelta che fin dalla nascita della fisarmonica classica è apparsa estremamente ricca di possibilità espressive. Si tratta, in ultima analisi, di due strumenti in grado di intervenire con grande precisione sul suono, sia dinamicamente che espressivamente: l’uno grazie al mantice e al gesto dell’esecutore, l’altro grazie ai sempre più incredibili passi avanti nello sviluppo tecnologico.
Il primo brano su cui ci vogliamo soffermare è Monocromo per fisarmonica e live electronics, di Corrado Rojac, docente di fisarmonica presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste.
Il brano, inciso per l’occasione dal fisarmonicista fidardense Carlo Sampaolesi, in collaborazione con la Scuola MNT del Conservatorio Tartini di Trieste, è ispirato alle opere pittoriche di Sonia Costantini e pone le sue fondamenta sulla polarità suono-rumore, mimesi della polarità luce-ombra così centrale nei lavori dell’artista mantovana.
All’inizio del brano, i suoni, brevi note o piccoli cluster nella zona grave dell’estensione, tessono una trama quasi impalpabile intorno al rumore, che funge qui da cuore pulsante. L’espressione non è casuale: in alcuni momenti, infatti, sembra di percepire un vero e proprio battito cardiaco. Progressivamente, però, il suono assume una sempre maggiore importanza e si sposta verso la zona più acuta dell’estensione, fino al culmine, in cui è possibile scorgere i contorni sfumati del corale, con agglomerati più stabili, interpolati dal rumore.
Si tratta, indubbiamente, di un brano costruito con minuzia, che rivela la grande esperienza e preparazione musicale del suo autore. Concertista e compositore ormai da tempo affermato, Corrado Rojac, infatti, oltre al diploma in fisarmonica, conseguito nel 1994 al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, è diplomato anche in violoncello (Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, 1992), in pianoforte (Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, 1992), e in composizione (Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, 2005), oltre ad essere laureato in Lettere e Filosofia.
L’altro brano che osserviamo è Iperventilazione per fisarmonica, suoni preregistrati ed elaborazione digitale del suono, di Andrea Veneri, laureato in Musica Elettronica al Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina. Dopo gli iniziali studi pianistici, Andrea Veneri approda alla musica digitale con Stefano Isola, Silvio Romano ed Enrico Cosini prima, e alla musica elettronica al Conservatorio di Latina con Luigi Ceccarelli poi. Membro del collettivo di musica e danza Sonico Moto, e cofondatore del collettivo di improvvisazione e composizione Meno Infinito, Veneri si è esibito in Italia e all’estero, collaborando in concerti di improvvisazione, sonorizzazione di film muti e performance teatrali.
In questo lavoro, da me inciso nella prima fase del progetto Accordion Waves suona italiano, il ruolo dell’elettronica è più evidente e centrale che in quello di Rojac, al punto che in diversi momenti è addirittura prevalente rispetto alla fisarmonica. La tensione si accumula poco per volta, in maniera dapprima latente, poi sempre più incisiva, proprio come quando si aumenta la frequenza degli atti respiratori, aumentando così il livello di anidride carbonica nell’organismo. Come scrive lo stesso Veneri nelle note sul brano: “Questa condizione [l’iperventilazione n.d.r.] può portare a stati di agitazione, palpitazione, vertigini, visione offuscata, stordimento e sincope”, evidenziando la forte fisicità del brano.
ACCORDION WAVES suona italiano
Corrado Rojac – Monocromo
Andrea Veneri – Iperventilazione