“Le fisarmoniche uscite dalle sue mani cantano come angeli …” L’ultimo saluto a Elio Baldoni

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Elio BaldoniQuando scende il tramonto sulla lunga e intensa esistenza di un personaggio che ha attraversato secoli e continenti promuovendo a 360° gradi la sua amata fisarmonica, viene spontaneo dire che di uomini così si è perso lo stampo. Classe 1923, Elio Baldoni se ne è andato giovedì scorso con la dignità e la semplicità che ne ha caratterizzato la vita: “Negli ultimi tempi si era messo in attesa, era pronto”, ha detto il parroco don Bruno Bottaluscio, conoscente di vecchia data, descrivendo la serena uscita di scena di “un pezzo storico della comunità fidardense, esempio di ingegno, creatività, professionalità e dirittura morale”. Un uomo ricordato con affetto profondo da familiari ed amici ed altrettanto profondamente stimato nel mondo della fisarmonica di cui ha scritto un pezzo di storia. Musicista, didatta, artigiano, imprenditore e soprattutto sopraffino accordatore/collaudatore, Elio ha costruito con coraggio e intraprendenza il suo destino. Di modeste origini, nato a pochi passi dalla fabbrica Soprani, è stato il classico emigrante in cerca di fortuna. Dopo gli esordi da fisarmonicista con il maestro Giovanni Marcosignori (padre di Gervasio), si trasferisce nel 1956 in Canada come tecnico della “Excelsior Supply Company” di Montreal. La miccia si accende in fretta: passano pochi mesi e grazie all’incontro con il Maestro Antonio Rambaldi, fonda una scuola di fisarmonica che diverrà un punto di riferimento nel Nord America e si fa conoscere al grande pubblico tramite svariate esibizioni radiofoniche e sull’emittente televisiva BBC, ossia i mezzi di comunicazione che all’epoca si andavano diffondendo. Anni pionieristici, di grande lavoro e collaborazioni prestigiose, di cui Baldoni era fiero, avendogli offerto nuove sicurezze e gratificazioni. Rientrato in Italia, si contraddistingue presto anche per il fiuto imprenditoriale, fondando nel 1982 la “Beltuna Accordions”, nome derivante da “Bell Tone”, campanello e tono, frutto dell’esperienza nord-americana. Il compagno di avventura, con cui l’anno dopo l’azienda si trasferisce da via Verdi a via Casenuove evolvendo in “Beltuna snc”, è Arnaldo Mengascini, che ne diviene con il tempo l’unico proprietario con il figlio Francesco, proseguendo l’attività di uno dei marchi più ambiti dai migliori fisarmonicisti. Anche dopo la meritata pensione, Elio continua a frequentare l’ambiente, partecipando fra l’altro come membro delle commissioni giudicatrici a vari concorsi con l’amico Bio Boccosi. Anche in età avanzata non era raro incontrarlo con il suo bastone e il passo cadenzato, un sorriso cordiale e curioso, sempre aperto sul mondo con il cruccio di un udito via via più debole, in giro per il centro storico della sua amata Castelfidardo. Sempre disposto a condividere le sue esperienze e conoscenze, Baldoni lascia un ricordo dolce e importante: accordatore di grandissima finezza, a lui si affidavano alcuni tra i più grandi artisti che eloquentemente non esitarono a definirlo: “uno dei più esperti tecnici al mondo” (Gervasio Marcosignori), “le fisarmoniche uscite dalle sue mani cantano come angeli” (Wolmer Beltrami).

 

Alessandro Mugnoz