Le recensioni di S&M: Baroque Accordion – Luca Pignata

468

BAROQUE ACCORDION

Luca Pignata

Etichetta discografica: autoprodotto

Anno produzione: 2018/2019

di Federico Zugno

 

Baroque Accordion – Luca PignataRicerca stilistica e intimità espressiva sono le fondamenta di Baroque Accordion, il primo lavoro discografico di Luca Pignata, pubblicato nell’estate 2019. Un titolo coraggioso, ma che non lascia spazio a divagazioni: musica barocca davanti agli occhi e una fisarmonica tra le braccia.
La raffinata intelligenza del musicista altoatesino trapiantato nelle Fiandre emerge già nella successione dei brani, presentando nella prima parte del disco pressoché tutte le forme compositive utilizzate da Johann Sebastian Bach. Apre un solare Preludio dalla Partita per violino solo BWV 1006a, ma i due Preludi e Fuga dal Clavicembalo ben Temperato (primo volume) che lo seguono spostano l’attenzione dal virtuosismo alla profondità compositiva e non perdono mai la portata melodica, enigmatica nel primo e solenne nel secondo. Siamo, finora, nel periodo che Bach passò a Köthen presso la corte del principe Leopoldo, dal 1717 al 1723, durante il quale fu molto prolifico sul versante della musica strumentale, e ci rimaniamo anche con la Suite francese n. 2, anticipata, però, dal Preludio Corale Erbarm Dich, O Herre Gott: qui è necessario fermarsi e approfondire questo quasi-esperimento del compositore di Eisenach, in cui una melodia struggente viene sorretta da rintocchi accordali. Pignata si rivela abile nel respiro e nella dinamica, senza alcuna forzatura interpretativa. La Suite sopra citata scorre fluida nei numerosi abbellimenti e nei dialoghi tra le voci, immagine acustica ritratta efficacemente nella copertina del disco.
Tappa obbligata di questo percorso è la trascrizione di musica organistica barocca, e in questo caso vengono presi come riferimento due autentici capolavori: la Ciaccona in Fa minore di Johann Pachelbel e il Preludio e Fuga in Sol minore per organo BWV 535. Emerge la mano di Claudio Jacomucci, autore della trascrizione, seguita fedelmente dal musicista che cura con attenzione i dettagli introdotti in ogni variazione della Ciaccona e raggiunge il climax di intensità del disco nella splendida cadenza finale della Fuga.
Una piccola gemma spunta a metà disco, la Sonata in Si minore K 87 di Domenico Scarlatti: tra le cinquecentocinquantacinque sonate del compositore napoletano, viene curiosamente proposta una tra le più intime e romantiche, che pare annunciare l’arrivo del pianoforte in tutte le sale da concerto europee.
Un percorso storico dunque, non una pretesa di imporre la propria interpretazione nella questione del rapporto tra fisarmonica e musica antica; Pignata è a fianco dell’ascoltatore e lo invita ad un ascolto concentrato e non affamato di convenzionale sfolgorio barocco. A dimostrazione di ciò, ecco l’ultima traccia del disco, che ci esorta a guardare anche oltre l’orizzonte storico dell’Annus Mirabilis 1685, data di nascita di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, e a continuare a ricercare nuovi sentieri musicali da poter percorrere con la fisarmonica.
È possibile acquistare il CD online e ascoltarlo in streaming in tutte le principali piattaforme (Spotify, YouTube Music, BandCamp, Deezer).

 

GUARDA IL VIDEO