Un camaleontismo stilistico di larghe vedute
Am Bros One, “Profondo Blu”
Esiste una folta schiera di musicisti che, quasi come fosse un dogma, non abbandona mai la propria comfort zone stilistica neppure per una frazione di secondo, scegliendo di suonare scientemente solo un genere musicale. Al contrario, ci sono tanti altri musicisti che, sempre animati da una viva curiosità, da una fisiologica esigenza di esplorare, amano spaziare da un genere all’altro per cercare di trovare nuovi stimoli, nuove idee, nuovi spunti creativi. Questo è il caso dell’Am Bros One, interessante duo formato dal fisarmonicista Gabriel Ambrosone (qui alle prese anche con voce, percussioni ed elettronica) e dal suo fratello chitarrista Manuel (anche lui alle prese con voce, basso e percussioni). Entrambi danno vita a un nuovo capitolo discografico intitolato Profondo Blu, album che vede anche la presenza del batterista Antonio Pannese (in Oltre i Confini, Waltz for Sailors e Tempesta). Dieci i brani originali di cui consta la tracklist, tutti frutto della rigogliosità compositiva dei fratelli Ambrosone. Fisarmonicista e compositore estremamente versatile, dal fraseggio intenso, dalla profonda comunicativa, Gabriel Ambrosone è un fulgido talento classe 2001. Da sempre incline all’ascolto di svariati generi musicali in cui si destreggia brillantemente, dal folk al rock, dal tango al jazz, fino ad arrivare alla world music, il musicista di Avellino stringe numerose collaborazioni al fianco di artisti blasonati in ambito nazionale e internazionale come Carmine Ioanna, Daniele Di Bonaventura, Roy Paci, Antonio Fusco e molti altri ancora. Il suo talento è riconosciuto anche all’estero, in particolare in Francia, segnatamente a Grenoble, Vienne e Lyon, dove ha riscosso un buonissimo successo di pubblico e critica in alcuni jazz club assai prestigiosi. Oltre alla sua prolifica attività concertistica, è anche impegnato nel ruolo di direttore artistico di “Wave of Improvisation”, festival di cui è ideatore, una rassegna che si prefigge il lodevole obiettivo di creare una giusta coesistenza fra musicisti già affermati e giovani talentuosi emergenti. Sulla stessa falsa riga del fratello, Manuel Ambrosone è un chitarrista eclettico, capace di affrontare con spontaneità generi come rock, pop e jazz su tutti. Ma è l’improvvisazione l’aspetto che gli interessa maggiormente nella sua musica. Invece, venendo alla sua discografia, Profondo Blu è il CD più recente che, da co-leader, lo vede protagonista insieme a suo fratello. Albatros è una composizione intrisa di un senso melodico diretto, genuino e generoso, che esalta la naturalezza espressiva del duo. L’eloquio del fisarmonicista è volutamente essenziale, efficace, impreziosito da velati e fascinosi intercalari bluesy, ottimamente supportato dal comping cesellato dal chitarrista. Il Cacciatore di Tramonti, brano dal titolo evocativo, è accattivante fin dalle prime misure soprattutto per l’immediatezza del tema. Qui Manuel Ambrosone, voce e chitarra all’unisono nell’improvvisazione, dà vita a un solo pregno di musicalità. In Meduse emerge l’eleganza armonica del duo, che architetta soluzioni molto interessanti. L’elocuzione di Manuel Ambrosone è meditativa, adornata da colorazioni calde e intense. Rosa Marina è un brano vivace, spassoso, quasi come se, a tratti, fosse una sorta di divertissement. Qui, entrambi, a volte anche all’unisono, arricchendo la composizione con la loro voce, dipingono paesaggi sonori solari e rasserenanti. Tempesta, di primo acchito, lascia con il fiato sospeso per il mood del tema e per gli intarsi armonici costruiti dal fisarmonicista. Poi la composizione, fra intriganti progressioni e sonorità incisive, si snoda con un andamento ritmico incalzante, rockeggiante, enfatizzato dal drumming di Antonio Pannese. Proprio secondo la filosofia artistica di Gabriel Ambrosone e Manuel Ambrosone, Profondo Blu è un disco impossibile da etichettare in un solo genere musicale, ma la componente mediterranea di tutti i brani è molto evidente, presente. Un album, questo, che travalica steccati stilistici senza porsi minimamente il problema, appunto, di una classificazione necessaria. È musica interiormente sentita, a prescindere che si tratti di folk, rock, tango, jazz, world music o pop.
Am Bros One, Profondo Blu
Etichetta discografica: Ars Spoletium
Anno produzione: 2025