Il fisarmonicista Marcello Paolo Guarnacci in concerto a Reggio Emilia

275

Marcello Paolo GuarnacciPer la XXXII edizione della Rassegna “L’Ora della Musica”, l’Auditorium dell’Istituto Musicale “Achille Peri” di Reggio Emilia ospiterà domenica 10 marzo p.v., alle ore 11.00, il concerto di Marcello Paolo Guarnacci, ventitreenne fisarmonicista agli esordi di un percorso artistico – professionale che sembra annunciarsi sotto i migliori auspici, a cominciare dal programma del concerto con musiche di J. S. Bach, L. Berio, G. Frescobaldi, D. Scarlatti e J. Tiensuu. Marcello Paolo Guarnacci studia Fisarmonica al Conservatorio “O. Respighi” di Latina con Patrizia Angeloni, diplomandosi con il massimo dei voti (Borsa di studio come miglior diplomato nell’a. a. 2008/09) e risultando il primo allievo diplomato nella Scuola di Fisarmonica; successivamente consegue i diplomi di Composizione con il massimo dei voti, sotto la guida di Alberto Meoli e di Direzione d’Orchestra, primo diplomato nella Scuola di Benedetto Montebello. Prosegue poi gli studi accademici in fisarmonica sempre al Conservatorio di Latina, dove attualmente è laureando al Biennio di II livello in Discipline musicali; nel 2012 è vincitore assoluto della settima edizione del Premio Nazionale delle Arti 2012, sezione Fisarmonica, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, riservato agli studenti delle Istituzioni AFAM; nel corrente anno accademico è stato per un semestre allievo del Prof. Hans Maier presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen, Germania, nell’ambito del progetto Erasmus, conducendo non solo gli studi ma anche una apprezzata attività concertistica (Alte St. Laurentiuskirche in Schramberg e Preisträgerkonzert (Concerto dedicato agli allievi vincitori Concorsi di Esecuzione musicale) presso Staatliche Hochschule für Musik in Trossingen; con musiche di Bach e Berio; Concerto di musica antica (organico: Voce, Cembalo, Fisarmonica), dal titolo “Seconda pratica”, presso Altes Rat – und Schulhaus in Trossingen con musiche di C. Monteverdi, S. d’India, G. Frescobaldi, G. F. Sances.

In ambito fisarmonicistico Guarnacci ha inoltre frequentato seminari e masterclass con Stefan Hussong, Teodoro Anzellotti, Matti Rantanen, Krzysztof Olczak, Giorgio Dellarole. Ha tenuto concerti come solista e in formazioni cameristiche per diverse istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Festival “100 Years John Cage”, Halberstadt (Germania); Accademia Musicale di Kaliningrad, Russia (in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali); Carrefour Mondial de l’Accordéon, Québec (Canada); Nuova Consonanza, Roma; Teatro Olimpico di Roma; Campus Internazionale di Musica di Latina; Museo Nazionale Pigorini, Roma; Regione Abruzzo; Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Roma; Guardia di Finanza, Roma. Attivo nell’ambito della musica contemporanea, ha collaborato con: Freon Ensemble in occasione dell’ “Incontro tra scuole di composizione” (Roma, Scuola Popolare di Musica di Testaccio); Orchestra Sinfonica del Conservatorio “O. Respighi” di Latina in occasione del Festival “Le Forme del Suono – Musiche della Contemporaneità” nell’esecuzione della “Serenata per un satellite” di B. Maderna (2010), della Sinfonia n.2 di D. Guaccero (2012), delle prime escuzioni italiane del repertorio per quartetto di fisarmoniche con AccoEnsemble (2012). Partecipa inoltre come interprete al Festival di Nuova Consonanza 2011 eseguendo in prima assoluta opere di alcuni giovani compositori italiani; per Freon Musica – Atlante Sonoro 2012, è presente come interprete e compositore, con la prima assoluta di “Motus Operandi (2011)” per vibrafono e fisarmonica; recentemente ha pubblicato per la casa editrice Bèrben (Ancona) “Trittico sopra i caratteri (2012)”, per fisarmonica sola.

Conosciamo allora Marcello Paolo Guarnacci più da vicino:

Un percorso che si snoda tra produzione e studio. La tua esperienza più recente?

A mio avviso, uno degli aspetti più interessanti che riguarda l’odierno percorso di studi in Conservatorio (per tutti gli strumenti, non solo per la fisarmonica), è la possibilità di frequentare e seguire le lezioni, per un certo periodo, in un’Università o Istituto musicale di pari grado all’interno dell’Unione Europea. Ciò è reso possibile in termini sostanziali anche grazie all’importante contributo dei programmi di mobilità internazionale, come ad esempio il Progetto Erasmus. Nella mia esperienza personale (ho da poco terminato, infatti, un periodo di studio all’estero), posso dire che quest’opportunità ha rappresentato una vera e propria apertura verso una nuova realtà, per certi aspetti simile per altri radicalmente diversa, non solo in termini geografici o linguistici, ma anche per quanto riguarda la modalità di approccio didattico, delle relazioni professionali e del modus operandi che può caratterizzare il tessuto sociale di un Paese piuttosto che di un altro. Ritengo estremamente formativa un’esperienza del genere, di grande arricchimento umano prima che musicale.

Come vedi il percorso il nostro attuale percorso formativo?

Dopo diversi anni dall’immissione della Fisarmonica tra gli strumenti presenti nei Conservatori italiani, e a seguito dell’entrata a regime della riforma che riconosce tale Istituzione come destinataria e responsabile dell’Alta Formazione, penso sia stata molto positiva l’estensione di tale inserimento anche alle scuole di livello inferiore, non ultimo ai “neonati” Licei Musicali. Trovo però doveroso, a questo punto della storia, che a ciò corrisponda un adeguamento dell’offerta didattica, in termini di definizione – o ridefinizione – di programmi adatti a questo tipo d’impostazione degli studi. A conti fatti, bisognerà fare in modo che, in otto anni complessivi di scuole medie – inferiori e superiori, gli studenti raggiungano un livello di preparazione strumentale tale da poter permettere loro l’ammissione ai Nuovi corsi ordinamentali presenti nei Conservatori – senza ulteriori debiti formativi da recuperare, ricevendo altresì, strumenti importanti per l’approccio al lavoro che verrà svolto nel livello successivo! Guarderei ad esempio alla creazione di nuova letteratura pensata appositamente per questa fase di studio, così da poter strutturare un percorso atto all’esplorazione di tutti gli aspetti tecnici e delle particolarità di linguaggio che caratterizzano il nostro repertorio di musica colta da concerto, ma pur sempre ad un livello di difficoltà adeguato al corso.

Non solo Fisarmonica… Perché?

Nel mio percorso formativo, parallelamente allo studio dello strumento, ho frequentato i corsi di Composizione e Direzione d’orchestra. Le acquisizioni e gli stimoli che ne sono conseguiti, rappresentano oggi non solo elementi importanti del mio bagaglio conoscitivo, ma spesso costituiscono un input per la ricerca di nuove soluzioni sullo strumento, da un punto di vista tecnico, timbrico e fonico. Che, da qualche tempo, sto iniziando a tradurre in musica, focalizzando la mia attenzione sulla produzione di letteratura per il mio strumento, anche in ambito cameristico.

Un’ attività così intensa per una persona così giovane… verrebbe da chiedere: Qual è il tuo “filo rosso”?

La Musica mi accompagna dall’età di 6 anni. La Musica riempie le mie giornate, i miei spazi. Per la musica e Con la musica ho gioito, ho pianto. Ma ho sempre trovato, in ciò che facevo, lo specchio esatto di come ero – e di come sono, in ogni fase della mia vita…Sempre in maniera nitida, senza nessun filtro. Spero di poter vedere sempre in Lei, allo stesso modo, negli anni a venire, lo specchio di come sarò…

A cura della Redazione