Masterclass di improvvisazione a San Leo (RN) con Simone Zanchini

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“L’IMPROVVISAZIONE NEL JAZZ E NELLA VITA QUOTIDIANA”

 

Il titolo è liberamente tratto dal libro di Davide Sparti scrittore filosofo esperto di jazz e di comunicazione, si declina come descrizione per un seminario tenuto dall’innovativo fisarmonicista Simone Zanchini.
Il seminario di improvvisazione è dedicato ai fisarmonicisti che intendono approcciare alla materia improvvisativa, i livelli vanno da quello medio all’avanzato. Alla ricerca di un suono personale e personalizzato attraverso il proprio strumento.

Questi alcuni degli argomenti trattati:

– Analisi dei differenti codici e linguaggi nell’improvvisazione applicati alla fisarmonica
– Uso corretto del mantice della sua espressione ed accentazione
– Uso corretto dei bassi nell’accompagnamento applicato a swing e latin-music
– Controllo del suono e sviluppo dell’articolazione jazz sulla fisarmonica
– Improvvisazione di gruppo a “Contuction”

Un seminario rivolto a tutti gli strumentisti che desiderino ampliare la propria conoscenza nel campo dell’improvvisazione e dei nuovi linguaggi applicati alla fisarmonica.

 

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Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei – Roccella Jonica) e nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano, India, Venezuela, USA, Giappone). Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. All’attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull’improvvisazione. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, tra i più recenti troviamo: nel 2006 Bebop Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop, nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l’unico disco tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria. Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion’s Concept (Silta Records), un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosidetta riconoscibile. Nel 2015 esce “CASADEI SECONDO me” (Stradivarius) il tributo al maestro Secondo Casadei, dove Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo e nel 2016 “Don’t try this anywhere” il personale tributo di Zanchini al grande sassofonista Michael Brecker.Un disco dalle sonorità e linguaggi moderni, registrato a New York con una band di altissimo livello internazionale con, tra gli altri, John Patitucci al basso e Adam Nussbaum alla batteria. Questo disco ha vinto il premio “Orpheus Award 2016” come miglior album dell’anno in Italia. In uscita per il 2018 “Cinema Paradiso” progetto sulle musiche di Nino Rota che vede Zanchini solista con la prestigiosa HR Frankfurt radio big band, la big band della radio-tv nazionale tedesca.